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3/11/2025
Diocesi di Castellaneta - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di Santa Maria Assunta <Mottola>
Data ultima modifica: 08/02/2018, Data creazione: 11/5/2011
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie storiche
1198 - 1198 (completamento intero bene)
I lavori di costruzione furono ultimati nel 1198,
1507 - 1507 (ristrutturazione intero bene)
Al Vescovo di Mottola Raffaele Biscicelli, nel 1507, risale la prima modifica dell’edificio originario. Egli conferì l’orientamento canonico Est-Ovest e ampliò gli spazi interni, favorendo l’impostazione longitudinale e la scansione in tre navate.
1776 - 1776 (ristrutturazione navate laterali)
Nel 1776, per volere del Vescovo di Mottola Ortis Cortez, furono poste le coperture lignee delle navate laterali e del transetto.
1800 - 1800 (ristrutturazione navata centrale)
Nel 1800 il Vescovo Mastrillo provvide alla copertura della navata centrale.
1816 - 1817 (ristrutturazione coperture)
Le volte tufacee della chiesa vennero realizzate nel 1816-17, sostituendo l'originaria copertura in legno ormai fatiscente.
1934 - 1934 (restauri intero bene)
Risale al 1934 il primo urgente intervento di consolidamento che interessò le cappelle della navata laterale a sud
2017 - 2017 (restauri intero bene)
I lavori hanno interessato il consolidamento ed il restauro dell'intero edificio
Descrizione
La prima Cattedrale romanica del XII secolo fu edificata nel 1198 e dedicata a San Tommaso di Canterbury. Sino a tutto il XV secolo l’ingresso era posto a nord ed il perimetro si sviluppava con asse N-S nella zona attualmente antistante l’abside. Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo probabilmente Mons. Roberto Biscicelli (o Piscicelli) fece ristrutturare radicalmente il duomo, che si sviluppò finalmente da Ovest ad Est, scandito in senso longitudinale da sei colonne in tre navate (più ampia la centrale), con un unico abside a fondo semicircolare; nelle navate laterali sono realizzate quattro cappelle per lato con altari ad eccezione della prima della navata sinistra, destinata a sede del Fonte Battesimale. Le volte tufacee della chiesa vennero realizzate nel 1816-17, sostituendo l'originaria copertura in legno ormai fatiscente.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa ha uno sviluppo longitudinale a croce latina. È a tre navate divise da tre colonne per lato da cui partono archi a tutto sesto. Le navate laterali sono costituite da quattro cappelle ciascuna, tutte voltate a botte; sul fondo di ognuna si apre una porta che dà accesso a locali di pertinenza della chiesa; sopra di esse sono presenti due balconate. Il soffitto delle navate laterali è costituito da quattro volte a stella. La zona absidale ha forma semicircolare con copertura a stella ed è rialzata di tre gradini rispetto all'impianto dell'intera chiesa. Il soffitto della navata centrale è costituito da tre volte a stella e da una cupola priva di decorazioni e caratterizzata da quattro finestre circolari che portano luce nella zona del presbiterio; in controfacciata si apre la grande vetrata del rosone, mentre nella parte alta della navata centrale sono posizionate tre vetrate per lato che danno luce all'interno della chiesa.
Pavimenti e pavimentazioni
L'intera pavimentazione della struttura è stata realizzata con lastre di marmo bianco con venature di color grigio.
Struttura
L'intera struttura, in seguito agli ultimi restauri, presenta una muratura costituita da blocchi di tufo a faccia a vista. Alcuni elementi decorativi sono, invece, scialbati di bianco; sulla facciata principale il rosone centrale e l'intero architrave con le colonne sottostanti che circondano il portale d'ingresso si presentano con una colorazione bianca, così come lo stemma e la piccola cornice di un ingresso oggi murato che sono collocati sul lato sinistro della chiesa. L'interno presenta le murature scialbate di bianco, mentre elementi strutturali quali archi e colonne si presentano a faccia a vista.
Facciata
La facciata è riconducibile alla tipologia architettonica dalmata-veneziana; un gruppo di facciate di chiese, tutte situate in Terra d'Otranto, si contraddistinguono per questa particolare tipologia architettonica caratterizzate da un gioco di elementi concavi e convessi. La facciata è scandita in tre parti da quattro lesene e rispecchia la divisione interna a tre navate. Le due porte laterali sono realizzate con architravi estremamente semplici mentre il portale centrale è sovrastato da due festoni concavi in salita fino alla gemma, che è nel punto di incontro, decorati con fiori e frutti, e poggiano sui capitelli delle due lesene laterali scanalate, ognuna delle quali è affiancata da una colonnina liscia con capitello corinzio, su un leone posto a “guardiano del tempio”. Sull’architrave è scolpita l’iscrizione H.I.F.M.RB. A.D. MCCCCCVII. Al di sopra del portale centrale vi è il rosone costituito da un'ampia vetrata, mentre sui due ingressi laterali si stagliano simmetricamente due eleganti bifore con arco a tutto sesto. La parte superiore della facciata termina con un merletto di arcatelle, ed è delineata nella porzione centrale da due archi concavi in salita sino al loro incontro, mentre nelle porzioni laterali da due archi convessi
Interno
La chiesa ha uno sviluppo longitudinale con una navata centrale e due navate laterali accessibili attraverso grandi archi a tutto sesto. Subito sopra l’ingresso laterale a sinistra, si può notare il listello in pietra locale riportante l’iscrizione del XIII secolo CV FILIO HENRICO REGE SICILIE HOC:OP(us) COSTR(uxit) e l’aggiunta probabilmente posteriore ANNO. SIO? P.F. che dovrebbe riferirsi alla ricostruzione in epoca sveva del Castello. La prima cappella della navata sinistra ospita l’antico Fonte Battesimale medievale, scomparso e recentemente recuperato. L'acquasantiera dell’inizio del XVIII secolo, decorata con lo stemma del vescovo Mastrilli (1703-1714), che era stata utilizzata come Fonte Battesimale, attualmente è stata ricollocata presso l’ingresso del tempio. La seconda cappella della navata sinistra ospita il dipinto di committenza confraternale: la Madonna del Rosario; segue l’altare edificato nel 1945 e dedicato ai soldati polacchi che parteciparono alla II Guerra Mondiale. In questa occasione fu murata la porta laterale. Segue l’ultima cappella della navata sinistra, il cui altare occupa attualmente quello che fu l’ingresso della primitiva Cattedrale, trasformato dal vescovo Mastrilli agli inizi del XVIII secolo nella Cappella di S. Giuseppe. Attualmente essa ospita un dipinto abbastanza rovinato e di autore anonimo, databile al XVIII-XIX secolo, rappresentante la Vergine col Bambino adorata da un gruppo di Santi. Segue la Cappella del SS. Sacramento, costruita sotto il vescovo Luigi Della Quadra nel 1664. Notevole, in questa Cappella, il prezioso altare realizzato in finto marmo sormontato da una Ultima Cena del napoletano Federico Maldarelli (1821-1893). Si giunge quindi al presbiterio che ospita tre affreschi, superstiti della più antica decorazione della cattedrale. Segue la sacrestia e la cappella dedicata a San Tommaso di Canterbury, la cui immagine, del XVI secolo, fu acquistata dal vescovo Piscicelli. Nella cappella accanto campeggia la statua in cartapesta di San Giuseppe. La statua del Sacro Cuore di Gesù è ospitata dalla penultima cappella, mentre l’ultima ospita la statua lignea di Sant’Antonio da Padova.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2017)
Durante gli attuali lavori di restauro sono stati realizzati ex novo l’altare, l’ambone, la sede e due scanni in pietra di Trani.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Puglia Diocesi di Castellaneta Decanato Mottola Parrocchia di Santa Maria Assunta
Via Mazzini 8 - Mottola (TA)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
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