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8/12/2025 Diocesi di Gorizia - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa di San Giacomo Apostolo <Fogliano Redipuglia, Redipuglia>
Data ultima modifica: 10/10/2023, Data creazione: 8/3/2011


Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale


Denominazione Chiesa di San Giacomo Apostolo


Altre denominazioni S. Giacomo Apostolo


Ambito culturale (ruolo)  maestranze goriziane (costruzione edificio)



Notizie storiche  1578 (?) - 1578 (?) (preesistenza intero bene)
Edificazione di una chiesetta dedicata a San Giacomo Apostolo, ubicata sulle pendici del Carso.
1618 - 1618 (preesistenza intero bene )
Rifacimento della chiesa in seguito ai danni riportati nell’incendio appiccato durante la guerra di Gradisca nel 1615 - guerre austro-veneziana.
1758 - 1758 (preesistenza interno della chiesa)
La chiesa fu completata con la realizzazione del nuovo altare marmoreo, ad opera dello scultore altarista Pariotti di Udine.
1814 - 1814 (preesistenza interno della chiesa )
La chiesa fu nuovamente destinata al culto in seguito alla sua profanazione avvenuta durante il periodo dell'occupazione napoleonica.
1915 - 1918 (preesistenza intero bene)
Durante la prima guerra mondiale, la chiesetta fu dapprima danneggiata da una granata scoppiata agli inizi del conflitto; successivamente, durante la prima e seconda battaglia dell’Isonzo, andò completamente distrutta.
1923 - 1925 (costruzione intero bene )
Costruzione ex novo della chiesa, su un sito diverso della chiesa precedente posto al di fuori dell’originario centro abitato, per volontà dell’allora parroco di San Pier d’Isonzo, don Giovanni Battista Falzari. L’appezzamento di terreno dell’erigenda chiesa fu acquisito dalla famiglia de Dottori da parte del Comune di Fogliano e quindi donato alla Parrocchia. Il progetto della nuova chiesa fu redatto dall'architetto Federico Marzoni per conto del Ministero dei Lavori Pubblici – Ufficio Ricostruzioni; i lavori, iniziati nell'ottobre del 1924 - posa della prima pietra il 24 ottobre – furono conclusi nel settembre dell'anno successivo.
1925 - 1925 (benedizione intero bene)
La chiesa fu benedetta il 15 settembre 1925 ad opera del parroco don Giovanni Battista Falzari.
1953 - 1953 (istituzione intero bene )
Fin dalle origini la chiesa di San Giacomo Apostolo dipendeva dalla chiesa madre di San Pier d'Isonzo; nel 1949 fu elevata a curazia indipendente e nel 1953 a parrocchia – decreto dell'arcivescovo Giacinto Ambrosi di data 7 luglio 1953 mentre il riconoscimento civile è del 12 settembre 1953.
1973 - 1975 (ampliamento intero bene )
Ampliamento della chiesa, per volontà del parroco don Nino Lupieri, in seguito all'aumento della popolazione. I lavori, eseguiti dall'impresa Brussi e Steffè di Monfalcone, iniziarono nel novembre del 1973; il 5 giugno 1974 fu demolito il tetto della chiesa originaria; a lavori conclusi, la nuova chiesa fu benedetta il 23 marzo 1975 dal cappellano militare don Giuseppe Ginelli.
1984 - 1984 (consacrazione intero bene )
Consacrazione della chiesa impartita dall'arcivescovo di Gorizia, mons. Antonio Vitale Bommarco, il 23 settembre 1984 – si veda la lapide marmorea inscritta murata nelle parete di fondo della chiesa.



Descrizione  La chiesa di San Giacomo si mostra nelle sue due distinte fasi costruttive, ben riconoscibili nello sviluppo dei volumi e nella soluzione dei prospetti. Costruita ex novo nel primo dopoguerra, l'edificio fu infatti ampliato nel corso degli anni Settanta per rispondere alle esigenze di uno spazio più capiente per accogliere la popolazione aumentata di numero. Nella sua porzione originaria che si attesta verso il fronte strada, la chiesa, composta da un'unica navata con presbiterio absidato, dal punto di vista compositivo si rifà ad uno stile storicista, secondo una tendenza ben diffusa all'inizio Novecento ed in particolare nel dopoguerra nella ricostruzione di moltissimi edifici. Nella fattispecie per la chiesa di Redipuglia si fece ricorso al romanico, scelta che trova riscontro nell'impiego del tamponamento in mattoni e dei rivestimenti in pietra a vista, nell'inserimento in facciata dell'arcone cieco e dell'ampio rosone. Molto più essenziale e privo di qualsiasi ricercatezza formale l'ampliamento, in seguito al quale la chiesa originaria fu ridotta a zona filtro d'ingresso, mentre la parte di nuova costruzione fu riservata per la chiesa vera e propria, ruotando di 90° l'orientamento della chiesa stessa. L'interno dell'edificio è nell'insieme piuttosto semplice, senza nascondere una certa rusticità legata in particolare alla scelta dei materiali; non è arricchito da alcun apparato pittorico – decorativo mentre gli elementi liturgici, raggruppati nella parte presbiterale dimostrano una certa eleganza di esecuzione.

Preesistenze
Sul muretto di contenimento di una proprietà in via del Carso a Redipuglia è conservata una pietra iscritta proveniente dall’antica chiesetta di San Giacomo. L'origine della chiesa a Redipuglia potrebbe risalire al tardo cinquecento; rifatta più volte nel corso dei secoli in seguito ai danni e profanazioni subite, andò completamente distrutta durante la prima guerra mondiale. L'edificio, secondo una descrizione fornita da un verbale relativo ai danni di guerra a seguito della prima guerra mondiale, si conformava come una chiesetta di origine campestre che a partire dal Trecento si diffusero nel territorio; era costituita da una navata longitudinale e da un presbiterio con abside poligonale, sopraelevato di tre gradini dalla navata e sormontato da una volta reale; esternamente era preceduta da un pronao coperto sostenuto da due pilastri e la facciata era percorsa da due lesene che alla loro sommità sorreggevano un campaniletto a vela con due campane; essendo in posizione rialzata vi si accedeva da un gradinata. Tutte le murature erano in pietrame, intonacate e tinteggiate. Nel corso dei secoli subì degli interventi che interessarono maggiormente l'interno, conferendole un gusto tipicamente barocco; in particolare la navata fu coperta da un soffitto piano; fu posata la nuova pavimentazione in riquadri di pietra bianca e nera e realizzato un ricco cornicione di coronamento che girava sia internamente che esternamente; sopra la porta d’ingresso in controfacciata fu eretta la cantoria lignea sorretta da colonne in pietra. La chiesa fu dotata di un altare maggiore in pietra e decorazione ad intarsi marmorei, con l'alzata a colonne marmoree, anch'esso tipicamente barocco; vi era inoltre un altare laterale riccamente lavorato in pietra calcarea senza marmi; l’abside era ornato da una decorazione pittorica.
Impianto planimetrico
La chiesa sorge su un fondo di proprietà parrocchiale, piuttosto consistente, costeggiato sul fronte e sul lato destro da una strada a bassa percorrenza. Sul fronte principale un piazzale in ghiaia precede l'oratorio e la canonica, posti sul retro, ed in posizione isolata l'edificio di culto, collocato sul lato destro del piazzale protendendosi fino al limite con la strada; l'ampia area retrostante funge da spazio aperto pertinenziale, delimitato in parte da un muretto con ringhiera in ferro – in corrispondenza dei vuoti tra gli edifici - e per la maggior parte del perimetro da una semplice rete metallica. La chiesa, con l'ultimo ampliamento, ha mutato l'orientamento da Ovest-Sud Ovest a Sud-Sud Est, ponendosi ortogonale alla strada che corre lungo il fronte principale; il corpo dell'ampliamento infatti è stato annesso impostando il lato corto addossato al fianco sinistro della navata esistente. È stato mantenuto l'ingresso principale della precedente chiesa, nel fianco sinistro dell'attuale chiesa, spostato verso il fronte principale; il piazzale in ghiaia - in parte adibito a parcheggio - funge così da sagrato per la chiesa, con un vialetto in lastre di pietra che lo percorre centralmente partendo dal portale d'ingresso della chiesa. L’edificio si caratterizza per una configurazione planimetrica semplice costituita da un ambiente longitudinale occupato per la maggior parte dalla navata e nella parte terminale dal presbiterio rialzato dalla navata da due gradini e concluso sul fondo da un’abside semicircolare più stretta; la navata è preceduta da un vestibolo trasversale della stessa larghezza della chiesa, separato dalla chiesa vera e propria da un muro a tre fornici: in questo spazio, in corrispondenza del fianco sinistro della chiesa, si trova l’ingresso principale - filtrato da una bussola vetrata in aggetto all’interno; sul lato opposto, separato da una porta rettangolare, si apre un ambiente absidato adibito a cappella feriale; sul muro di fondo della chiesa - in corrispondenza del fronte principale verso la strada - invece sono annessi due vani a pianta rettangolare, di cui uno destinato a sacrestia, l’altro a magazzino. Le dimensioni massime della chiesa sono: lunghezza 23,15 ml; larghezza navata 12,36 ml; larghezza - comprensiva dell’ambiente absidato corrispondente alla chiesa postbellica 17,41; altezza navata 7, 29 ml; altezza vestibolo - catena di capriata 7,77 ml; altezza vestibolo – colmo sottotrave 9,82 ml.
Strutture verticali
La struttura è in muratura portante, in pietrame nell'edificio postbellico, mentre nell'ampliamento è in laterizio; esternamente le superfici sono intonacate e tinteggiate di color beige. Lungo l'intero perimetro il basamento è valorizzato da un paramento in pietre bugnate posate a corsi orizzontali - leggermente più alto nella parte originaria dell'edificio; le modanature sono differenziate in mattoni mentre degli inserti lapidei, talvolta in bugnato e talvolta lavorati da una fine decorazione in rilievo, si inseriscono sul paramento murario in maniera casuale. Nonostante nell'ampliamento sia stato ripreso lo stile dell'edificio esistente, si distingue nettamente la parte originaria dall'aggiunta successiva, la cui soluzione dei prospetti risulta estremamente semplificata. Il fronte principale dell'edificio è costituito dal fianco della chiesa postbellica, privo di modanature ad eccezione di una cornice modanata a denti di sega e con dentelli inferiori, anch'essa in mattoni, che corre sotto la linea di gronda proseguendo lungo l'intero perimetro della chiesa vecchia ad enfatizzare l'attacco della copertura; vi si aprono due finestre centinate, alte e strette, con l'intradosso valorizzato da un profilo in mattoni, impostate su una mensola lapidea orizzontale. Spostato completamente a destra, fuoriesce in aggetto il corpo della sacrestia; è costituito da un volume più basso, con copertura a capanna, anch'essa valorizzata dalla cornice in mattoni a dentelli; in posizione centrale vi sono due finestre centinate, uguali alle precedenti, protette da grata in ferro; nel fianco sinistro della sacrestia si apre il portale d'ingresso ad arco, con l'intradosso in mattoni e l'arco valorizzato da un profilo in mattoni alternati a conci lapidei; sopra la copertura della sacrestia si eleva il campanile a vela. Alla sua destra, in posizione arretrata in linea con la chiesa, emerge il presbiterio absidato, più basso della chiesa, completamente liscio ad eccezione della cornice sotto la copertura e di tre finestre centinate alte e strette, con profilo in mattoni, attualmente tamponate. I fianchi mostrano la struttura della chiesa originaria, a ridosso del fronte principale, e dell'ampliamento tardo novecentesco, realizzato in linea con il corpo esistente, seppur di altezza inferiore. In particolare il fianco sinistro, nella porzione a destra, è composto dalla facciata principale della precedente chiesa. Dalla forma a capanna, presenta un ampio arco centrale con tamponamento in mattoni a corsi orizzontali, leggermente arretrato rispetto alla linea della facciata a creare un effetto chiaroscurale; l'arco, impostato su peducci costituiti da altre due formelle scolpite, ha il profilo valorizzato in mattoni in cui si inseriscono dei conci lapidei. Al centro si apre il portale d'ingresso rettangolare, inquadrato in pietra con i bordi modanati; la parte superiore dell'arco è occupata da un rosone interamente lavorato attorno al quale sono applicate quattro formelle lapidee scolpite disposte a croce. Altre due formelle scolpite sono collocate ai lati dell'arco sopra il portale e al centro sopra l'arco; dei conci in bugnato evidenziano puntualmente gli spigoli della facciata, talvolta completati dall'applicazione di una croce in ferro. A sinistra della facciata antica il fianco prosegue con la struttura dell'ampliamento della chiesa, ritmata da due coppie di finestre centinate binate, anch'esse valorizzate all'intradosso da un profilo in mattoni; una sottile e lineare cornice in mattoni corre circa trenta centimetri sotto la copertura; la stessa soluzione del prospetto è realizzata in maniera simmetrica sul lato opposto, dove però in corrispondenza della facciata originaria vi è l'aggetto del presbiterio absidato
Coperture
La copertura della chiesa è a falde con manto in coppi, organizzate a coppie con orditure diverse tra il vestibolo - il cui asse di colmo è ortogonale a quello della chiesa – e la chiesa vera e propria - dove i due assi coincidono; nelle due absidi invece la copertura è a falde concentriche. All’intradosso navata e presbiterio sono sormontati da una volta a carena di nave rovesciata - costituita da due sezioni piane laterali e da una parte centrale concava - mentre la copertura dell’abside presbiterale è piana; il vestibolo invece presenta la struttura a capriate lignee poggiate su mensole lignee modanate, costituente cinque campate, con arcarecci longitudinali, listelli lignei e sottomanto di copertura in tavolato a vista; la copertura della cappella annessa è anch’essa piana
Campanile
Il campanile presenta una struttura a vela che si erge sul fronte principale della chiesa, sopra la sacrestia. Il fusto in muratura piena intonacata è in leggero aggetto rispetto alla struttura della chiesa; appena sopra la copertura della chiesa si apre la cella campanaria ad arco scemo definita inferiormente da una mensola lapidea in aggetto, sostenuta da due mensole modanate poste lateralmente. La cella è protetta sul fronte da un parapetto in mattoni disposti a formare un disegno a rombi vuoti su pieni, coronati da una cimasa lapidea; sul retro il foro dell'arco presenta una tamponatura in mattoni a corsi orizzontali in cui si apre una bifora centinata separata da una colonnina lapidea con capitello scolpito con motivo fogliare: nella bifora sono ospitati due campanelli sostenuti da una trave metallica; due feritoie alte e strette si aprono nei fianchi della cella. La copertura del campanile è a capanna, con struttura lignea - a vista nelle parti in aggetto -, valorizzata inferiormente dalla cornice in mattoni che riprende il motivo della chiesa. Un quadro con la raffigurazione di San Giacomo in bassorilievo lapideo su fondo dorato, inserito appena sopra la copertura della sacrestia, decora il campanile; a completamento, dei conci di pietra bocciardata, delle formelle lapidee scolpite e delle croci in ferro sono applicati in maniera puntuale sulla struttura muraria.
Apparato decorativo
L’interno della chiesa ha un aspetto sobrio ed essenziale, valorizzato da un gioco di contrasti tra diversi materiali: le pareti sono intonacate e tinteggiate di color beige tenue, la pavimentazione è realizzata in piastrelle di cotto, uniforme in tutti gli spazi, del tavolato ligneo è adoperato per la realizzazione dei controsoffitti nella copertura mentre un rivestimento in mattoni evidenzia alcuni elementi. L'ingresso in chiesa avviene dal fianco sinistro ed è filtrato da una bussola interna vetrata; una sorta di nartece - corrispondente alla navata della chiesa post bellica - funge da zona filtro, separata dalla navata vera e propria - che si sviluppa sul fianco sinistro, ortogonalmente al nartece - mediante tre arcate a tutto sesto. Il nartece, con la copertura a travatura lignea a vista, nel muro di fronte all'ingresso riporta un arco pensile, impostato su peducci lapidei e differenziato da un profilo in mattoni, come segno a memoria dell'arco santo originario; al centro dell'arco si apre una finestra dalla forma a croce che guarda nel presbiterio absidato della chiesa postbellica, il cui accesso avviene da una semplice porta. Altri due archetti pensili in mattoni sono mantenuti nell'attuale controfacciata, in corrispondenza delle due originarie finestre ad arco, attualmente tamponate; sempre su questo lato si aprono due porte, di cui la seconda, che connette alla sacrestia, è valorizzata da una bella cornice lapidea finemente lavorata da un motivo ad anelli circolari in cui si inseriscono fiori e motivi vegetali; seriormente il portale è desinato da un timpano polilobato che riprende il motivo sottostante sulla cornice ed al centro è impreziosito da uno stemma arcivescovile sorretto lateralmente da due angeli e da un arcangelo sopra, scolpiti in rilievo. Alla sua destra è murata la lapide commemorativa in riferimento all'ampliamento ed alla consacrazione dell'edificio. Una porta di fronte all'ingresso porta all'originale presbiterio: di piccole dimensioni, concluso da un'abside semicircolare, ha le pareti rivestite da lastre di marmo chiaro posate verticalmente a formare un alto basamento; due finestre ad arco alte e strette, disposte lateralmente, portano luce all'interno; al centro del presbiterio è collocato un altare a mensa. Superate le arcate a sinistra dell'ingresso si accede alla chiesa vera e propria, costituita da un'unica navata, nella parte terminale riservata a spazio presbiterale; un paramento in mattoni valorizza l'intradosso degli archi. Appena oltre le arcate sono disposti due altari pensili contrapposti; su entrambi i fianchi vi seguono quindi due coppie di finestre binate ad arco, alte e strette. Lo spazio presbiterale è costituito da un basamento rettangolare in marmo sui toni del marrone, rialzato di due gradini rispetto la navata, dove vi trovano posto tutti gli elementi liturgici. Sul fondo è concluso da un'abside semicircolare, dove al centro trova posto la sede rialzata su un basamento di altri due gradini e valorizzata sul muro da un rivestimento in tavolato ligneo; sopra la sede è collocato un bel crocifisso ligneo.
Apparato liturgico
Tutti gli elementi liturgici sono concentrati nello spazio presbiterale, disposti con una certa simmetria. Al centro si colloca l’altare rivolto al popolo: in pietra bianca, si compone di una struttura a mensa a parallelepipedo, con zoccolo modanato e paliotto arricchito da una fine decorazione ad archetti impostati su colonnine tortili; al centro gli archi sono impreziositi da un motivo a conchiglia, mentre nella parte inferiore da tavolette anch'esse finemente scolpite, di cui la centrale riporta il disegno della croce. A destra dell'altare vi è l’ambone lapideo; dalla struttura compatta, a base semiottagonale, presenta i lati frontali alleggeriti da archi piuttosto stretti impostati su rigide colonnine; sopra il parapetto vi è poggiato il leggio, anch'esso in pietra. Sempre su questo lato, un po’ arretrato e spostato verso l'esterno, vi è il fonte battesimale costituito da una vasca circolare esternamente lavorata a motivo fogliare, impostato su una tozza colonna e chiuso da un coperchio in rame; alle sue spalle nel muro è ricavata la nicchia per la custodia degli olii santi e nell'angolo è posizionata la statua lignea raffigurante il Sacro Cuore di Gesù. In posizione simmetrica, a sinistra, vi è un pilastrino marmoreo e addossato al muro di fondo, l'altare a mensa con il tabernacolo; quest'ultimo è custodito in un'edicola marmorea a parallelepipedo, lavorata da un leggero motivo fogliare, che funge da supporto per il bassorilievo ligneo raffigurante il Battesimo di Gesù. Alle spalle dell’altare, nell'abside, trova posto la sede disposta a semicerchio, preceduta da un basamento di due gradini: è composta da delle sedute continue con un trono centrale. Nella chiesa vi sono altri due altari, entrambi lignei con struttura pensile; quello di sinistra, dedicato a San Giacomo; presenta una semplice mensa marmorea sopra a cui è collocata una pala lignea centinata, con la raffigurazione del santo in altorilievo. L'altare di destra, intitolato alla Madonna della Pace, è più ricco del precedente; interamente dipinto in oro, l'alzata è costituita da una struttura a tempietto con le lesene impreziosite da una lavorazione ad intaglio, a vasi e motivi fogliari sovrapposti, desinate da capitelli compositi, trabeazione con fregio decorato e, a conclusione, frontone triangolare con cornici aggettanti modanate e dentellate; al centro, entro una nicchia centinata è posta la statua della Madonna, sorretta da una base a conchiglia. Nel transetto d'ingresso, spostato sul lato destro della navata, è collocato l'armonium



Adeguamento liturgico  nessuno
L'edificio è costruito secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.






Collocazione geografico - ecclesiastica


Regione Ecclesiastica Triveneto
Diocesi di Gorizia
Decanato di Ronchi dei Legionari
Parrocchia di San Giacomo Apostolo

Via Generale Paolini - Redipuglia, Fogliano Redipuglia (GO)


Edifici censiti nel territorio
dell'Ente Ecclesiastico


Altre immagini
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