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10/5/2025
Diocesi di Concordia - Pordenone - Inventario dei beni culturali immobili
Chiesa delle Sante Fosca e Maura <Frisanco>
Data ultima modifica: 12/05/2019, Data creazione: 13/6/2011
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa delle Sante Fosca e Maura
Ambito culturale (ruolo)
maestranze friulane (costruzione edificio)
maestranze friulane (restauro edificio)
Notizie storiche
XV - XV (preesistenze intero bene)
Presenza di un'antica chiesetta dedicata alle Ss. Fosca e Maura nel 1492.
XVII - XVII (ampliamento intero bene)
Nel 1610 vennero ampliati il coro e le finestre in vista della consacrazione del 1612 ad opera del vescovo di Caorle, Benedetto Benedetti.
XVII - XVII (distruzione intero bene)
Nel 1616 un incendio distrusse la chiesa, della quale si salvarono solo il coro e la statua della Vergine posta in una nicchia sopra l'altare.
XVII - XVII (ricostruzione intero bene)
L'edificio venne ricostruito e ampliato come riporta una scritta su una terracotta del soffitto nel 1667.
XVIII - XVIII (restauro intero bene)
Oltre all'altare maggiore l'edificio venne dotato di altri due altari, dedicati a San Giovanni Battista e a Sant'Antonio. Vennero imbiancate le pareti e venne acquistato il Crocifisso ligneo opera di Valentino Belgrado di Lestans. Vennero inoltre ampliati il cimitero, acquistate le due campane e imbiancate e sistemate le mezzelune.
XIX - XIX (costruzione altari laterali)
Addossati alle pareti dell'arco santo si trovano due altari in marmo bianco: un paliotto con cartella centrale decorata con motivi vegetale, l'alzata a due colonne e semipilastri sorregge la trabeazione con cimasa e profili spezzati, sormontata da angioletti. Uno dedicato al Rosario, l'altro a Sant'Antonio.
XIX - XIX (completamento sacrestia e cimitero)
Alla fine del XIX secolo (1894) vennero completati la sacrestia e il cimitero, la cantoria, le cattedre e i quadri della Via Crucis ad opera di Domenico Selva di Maniago Grande.
XX - XX (ristrutturazione intero bene)
Fonti attestano che l'edificio venne sottoposto a ristrutturazione verso la metà del '900.
XX - XX (completamento abside)
Nel 1939 venne completato la decorazione dell'abside poligonale e del soffitto per mano del pittore Luigi Salvadoretti di Santa Lucia di Piave.
XX - XX (consolidamento e restauro intero bene)
Dopo gli eventi sismici del 1976 l'edificio venne sottoposto a restauro: scoperto il soffitto a capriate lignee poggianti su mensole di pietra e tavelline decorate.
2007 - 2007 (restauro facciata)
Venne realizzata la lunetta in vetro e mosaico posta sopra il portale d'ingresso.
2017 - 2017 (restauro campanile)
Il campanile della chiesa è stato oggetto di restauro.
Descrizione
Antiche fonti parlano della presenza di un'antica chiesetta dedicata alle Ss. Fosca e Maura nel 1492. La chiesa si presentava nella tipologia delle chiesette campestri friulane: navata unica, coro isolato, piccolo portico antistante e copertura lignea. Nel 1610 vennero ampliati il coro e le finestre in vista della consacrazione del 1612 ad opera del vescovo di Caorle, Benedetto Benedetti. Nel 1616 un incendio distrusse la chiesa, della quale si salvarono solo il coro e la statua della Vergine posta in una nicchia sopra l'altare. L'edificio venne ricostruito e ampliato come riporta una scritta su una terracotta del soffitto nel 1667. Fonti annotavano, oltre all'altare maggiore, la presenza di altri due altari dedicati l'uno a San Giovanni Battista e l'altro a Sant'Antonio. In quell'occasione vennero imbiancate le pareti e acquistato il Crocifisso ligneo opera di Valentino Belgrado di Lestans. Vennero inoltre ampliati il cimitero, acquistate le due campane e imbiancate e sistemate le mezzelune. Al posto degli altari lignei vennero collocati due altari in marmo bianco. Addossati alle pareti dell'arco santo essi presentano un paliotto con cartella centrale decorata con motivi vegetale, l'alzata a due colonne e semipilastri sorregge la trabeazione con cimasa e profili spezzati, sormontata da angioletti. Uno dedicato al Rosario, l'altro a Sant'Antonio. Un tempo, fino al 1930, essi erano provvisti rispettivamente di due pale dedicate alla Beata Vergine del Rosario e a San Giovanni Battista tra i Ss. Antonio di Padova e Osvaldo, perduti durante la ristrutturazione della metà del '900. Alla fine del XIX secolo (1894) vennero completati la sacrestia e il cimitero, la cantoria, le cattedre e i quadri della Via Crucis ad opera di Domenico Selva di Maniago Grande. Nel 1939 venne completato la decorazione dell'abside poligonale e del soffitto per mano del pittore Luigi Salvadoretti di Santa Lucia di Piave. Durante i restauri post sisma del 1976 venne scoperto il soffitto a capriate lignee poggianti su mensole di pietra e tavelline decorate.
Coperture
Soffitto a capriate lignee poggianti su mensole di pietra e tavelline decorate.
Impianto strutturale
Ad aula unica con abside poligonale.
Elementi decorativi
Altare maggiore in marmi policromi opera di maestranze friulane (seconda metà XVIII sec.), ai lati del quale statue Ss. Fosca e Maura opera di G. Contiero; altari laterali: del Rosario con statua dell'Immacolata (1884), e di Sant'Antonio con simulacro ligneo del Taumaturgo. Crocifisso ligneo di V. di Belgrado di Lestans; reliquario (XIX sec.) in metallo argentato, con simboli della Passione e raggiera centrale; ostensorio di manifattura veneziana (XVIII sec.).
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
La mensa lignea poggia su una struttura portante in ferro costituita da due elementi laterali di sostegno e da uno centrale che funge da paliotto; è rivestito di foglie di rame lavorato a sbalzo, con motivi eucaristici e liturgici.
Elemento modesto, molto comune nelle chiese di questa zona.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Triveneto Diocesi di Concordia - Pordenone Parrocchia dei Santi Fosca Maura e Osvaldo Re
Frisanco (PN)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
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