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25/5/2025
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Basilica della Madonna dei Poveri <Seminara>
Data ultima modifica: 21/12/2018, Data creazione: 23/7/2008
Tipologia e qualificazione chiesa basilicale
Denominazione Basilica della Madonna dei Poveri
Altre denominazioni Chiesa dell'Immacolata Concezione;Chiesa di Maria SS. Immacolata;Santuario della Madonna dei Poveri
Autore(Ruolo)
Angiolini, Carmelo Umberto (progettazione)
De Maria, Antonino (direzione lavori costruzione chiesa)
Pandelli, Mario (direzione lavori costruzione chiesa)
Catanea, Francesco (progetto e direzione lavori di riparazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (inizio lavori costruzione chiesa)
Notizie storiche
XVI - 1933 (preesistenze intero bene)
Prima del terremoto del 1783, la Chiesa parrocchiale e la Chiesa della Madonna dei Poveri erano distinte e si trovavano in due diversi quartieri della vecchia Seminara.
Entrambe di fondazione medievale, sono citate nei verbali della visita di mons. Del Tufo effettuata nel 1586. La prima fu elevata a Insigne Collegiata da Alessandro VII nel 1659.
Nella ricostruzione seguita al terremoto, la statua della Madonna dei Poveri venne collocata sull'altare maggiore della chiesa Collegiata, probabilmente agli inizi dell'Ottocento, sotto il vescovado di mons Capece Minutolo. Fu proprio la presenza della Madonna nera, che nel 1768 era stata solennemente proclamata Patrona della città di Seminara ed era, quindi, molto venerata, a far prevalere il secondo titolo sul primo.
La nuova chiesa fu danneggiata gravemente dal sisma del 1908 e l'anno successivo fu demolita. Nel piazzale antistante fu costruita provvisoriamente una chiesa-baracca, che rimase in funzione fino al 1933.
1918 - 1933 (progettazione e costruzione intero bene)
L'edificio attuale è stato progettato dall'ing. padre Angiolini, su incarico della Deputazione di Maria SS. dei Poveri. I lavori, diretti dall'ing. De Maria, iniziarono nel 1925, subendo alcune modifiche, e furono eseguiti dall'Impresa Quartuccio di Radicena. Successivamente essi furono rilevati dall'O.I.R.C. e la direzione passò all'ing. Pandelli, mentre la Ditta S.I.L.A venne incaricata di proseguire la costruzione, che si concluse nel 1933.
1933 - 1933 (consacrazione carattere generale)
La chiesa fu consacrata da mons. Albera il 12 agosto 1933.
1934 - 1934 (costruzione organo)
Nel 1934, a opera dei fratelli Migliorini di Roma, venne realizzato l'organo.
1952 - 1952 (aggiunta arredo altare)
Nel 1952, nella prima cappella della navata destra, è stato realizzato l'altare di San Mercurio,
offerto con l'obolo dei fedeli.
1953 - 1962 (danneggiamento e riparazione intero bene)
La chiesa fu danneggiata dall'alluvione del 1953 e, quindi, successivamente riparata. I lavori, progettati e diretti dall'Ing. Catanea, furono eseguiti solo nel 1962.
1955 - 1955 (erezione a basilica carattere generale)
La chiesa, che già dal 3 settembre 1659 godeva, col titolo di Collegiata insigne, della primazia su tutte le collegiate e le parrocchie della Diocesi di Mileto, con Bolla del 30 maggio 1955, fu elevata alla dignità di Basilica Minore da papa Pio XII. La cerimonia di proclamazione venne celebrata da mons. Ferro, arciv. di Reggio Calabria, il 14 agosto dello stesso anno.
1956 - 1956 (erezione a santuario carattere generale)
Con Bolla del vescovo De Chiara, il 12 dicembre 1956, alla chiesa fu riconosciuto il titolo di Santuario Diocesano
2013 - 2014 (ristrutturazione esterno )
La ristrutturazione ha riguardato il rifacimento degli intonaci di tutti i prospetti e la loro tinteggiatura.
Descrizione
La Basilica-Santuario di Maria SS. dei Poveri, aperta al culto nel 1933, si trova lungo il corso Barlaam, al centro di Seminara. Edificato sullo stesso sito di quello distrutto dal sisma del 1908, l'edificio fu progettato in stile neoromanico dall'ing. padre Carmelo Umberto Angiolini. La facciata, delimitata da due torri campanarie e profilata a capanna, presenta un protiro nella parte centrale. L'interno è a pianta basilicale a tre navate, intramezzate da arcate a tutto sesto su pilastri rivestiti di marmo, con transetto concluso da cappelle aggettanti. Altre cappelle si aprono lungo le navate laterali, mentre in controfacciata è una cantoria provvista di un grande organo a canne. La zona absidale si caratterizza per la presenza di una sorta di deambulatorio sopraelevato, scandito da colonne reggenti arcate a tutto sesto, dove sembrano sfilare angeli oranti. La chiesa ha una ricca ornamentazione e conserva al suo interno numerose opere d'arte, come la statua lignea della Madonna Nera con Bambino del XII secolo.
Facciata
Il prospetto principale dà su un ampio piazzale recintato, a cui si raccorda con una scalinata. Sviluppato in verticale, esso è costituito da due torri campanarie cuspidate, che racchiudono un corpo centrale a doppia profondità e profilato a capanna. La parte centrale, in aggetto, è dominata dal protiro poggiante su colonne corinzie, il quale introduce all'ingresso principale. La facciata è caratterizzata soprattutto dal ripetersi di archi a tutto sesto, che incorniciano le entrate, le monofore, le aperture delle celle campanarie, i finti oculi del corpo mediano, mentre, nella parte più arretrata di quest'ultimo, essi diventano rampanti e sono retti da colonne di vario tipo.
Pianta
Lo spazio interno è articolato secondo una pianta basilicale a tre navate. Esso è caratterizzato, inoltre, dalla presenza di numerose cappelle laterali che fuoriescono dal perimetro dell'edificio. La zona presbiterale, rialzata di tre gradini, termina con un'abside di forma poligonale, dove è presente un deambulatorio, anch'esso sopraelevato. Dal lato destro del transetto si accede alla sacrestia, mentre nelle navate laterali si aprono quattro ingressi secondari.
Strutture verticali
Pilastri rivestiti da lastre di marmo, su cui s'impostano archi a tutto sesto, dividono le navate in cinque campate. Il cleristorio presenta quattro oculi su ogni lato, in corrispondenza della sommità degli archi. Nelle navate laterali si aprono delle strette monofore, così come nell'abside e nelle cappelle. La cantoria, dotata di organo a canne, è addossata alla controfacciata e si affaccia sulla navata per mezzo di un parapetto.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in marmo con decori a intarsio nel corridoio centrale; solo nelle cappelle si conserva il pavimento originario in graniglia di marmo.
Elementi decorativi
La decorazione della chiesa è affidata alla bicromia che caratterizza i pilastri, l’intradosso degli archi e delle finestre, ai capitelli decorati con elementi vegetali, ai disegni geometrici delle pareti, alle vetrate artistiche, ai mosaici del transetto e del presbiterio, alle pitture murali (Agnus Dei tra profeti, Incoronazione della Madonna e Angeli) della zona absidale. Qui si trova, inoltre, l’imponente altare maggiore consacrato nel 1933, che reimpiega elementi del XIX secolo e le cinquecentesche statue dei Santi Pietro e Paolo, provenienti dalla facciata dell’edificio precedente.
Coperture
A eccezione della zona absidale, coperta da una semicupola, la copertura interna della chiesa è in cemento, con capriate a vista dipinte a finto legno.
Il tetto, a doppia falda per il presbiterio, il transetto e la navata centrale, a una per quelle laterali e a padiglione per l'abside e le cappelle, ha manto di copertura in tegole.
Dopo un primo adeguamento, eseguito probabilmente alla fine degli anni '60, negli anni Novanta, il presbiterio è stato ampliato verso il transetto e vi sono stati collocati una mensa marmorea fissa e un ambone ligneo. Il vecchio altare, di fronte al quale è posta in posizione centrale una cattedra lignea mobile, è stato conservato.
ambone - aggiunta arredo (2014 circa)
Sul lato sinistro del presbiterio è stato aggiunto un nuovo ambone in marmo bianco.
Collocazione geografico - ecclesiastica
Regione Ecclesiastica Calabria Diocesi di Oppido Mamertina - Palmi Vicariato di Palmi Parrocchia di Immacolata Concezione
Seminara (RC)
Edifici censiti nel territorio dell'Ente Ecclesiastico
Altre immagini
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