Cappella di San Lorenzo <Barbaso, Mombello di Torino>
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
Notizie Storiche
XII (preesistenze abside)
La parte originale della prima edificazione è l'abside, la cui muratura è composta da blocchi di arenaria e mattoni laterizi, ascrivibile per confronto al secolo XII.
XVI (citazione documenti storici carattere generale)
La prima notizia documentata risale al 1331 con cui si unirono alla prebenda canonicale di Oddone Zucca, prevosto del capitolo cattedrale di Torino, le chiese campestri di San Lorenzo de Agnano, San Vitale di Balbiano (Arignano) e San Nicola di Cessole (Andezeno). Successivamente compare in documenti del 1386 e nel 1412 stabilendo i confini fra Mombello e Moncucco si parla di una grande pietra posta e piantata sotto la chiesa di San Lorenzo nel cimitero della stessa.
1647 (passaggio di proprietà carattere generale)
Nel 1647, a seguito della soppressione dell'abbazia ed alla creazione della Diocesi di Pinerolo, San Lorenzo passò infine all'Arcidiocesi di Torino.
XVIII (rifacimento interno)
La struttura interna è stata pesantemente modificata e parrebbe potersi ascrivere al XVIII secolo. I rifacimenti hanno riguardato la creazione di una volta a botte e di un semicatino sull'abside, oltre alla formazione di alcune paraste segnate in sommità da una cornice.
anni 80 (risistemazione copertura)
Nei primi anni Ottanta risulterebbe essere stato ripassato il tetto, ripristinando come manto di copertura i coppi.
2013 - 2015 (restauro intero bene)
Tra gli anni 2013 e 2015 sulla Chiesa vengono eseguiti lavori di riqualificazione, consolidamento e restauro. I lavori interni consistono in consolidamenti strutturali, rifacimento degli intonaci e delle tinteggiature, pulizia della pavimentazione in cotto, ripristino delle grate metalliche delle finestre e restauro del portone d'ingresso; per quanto riguarda l'esterno, il tetto viene rivisto sia nella sua parte lignea che nel manto di copertura, vengono rimosse le rabberciature e le ristilature aventi materiali incompatibili, eseguite opere cuci-scuci della tessitura muraria ed effettuata una pulizia generale a mezzo idrosabbiatura controllata.
Descrizione
La Cappella sorge isolata sulla sommità di un colle a circa due chilometri e mezzo a
nord di Mombello di Torino, raggiungibile dalla frazione Barbaso tramite una carrareccia che si inoltra tra vigneti e campi coltivati.
La piccola chiesa romanica presenta un'aula a pianta rettangolare ed abside semicircolare. La copertura a doppio spiovente, è costituita da un manto di coppi su orditura in legno. La facciata, a capanna, è intonacata, mentre rimane intatta l'abside, formata da blocchi di pietra squadrati alternati a filari di mattoni; essa è scandita in cinque campiture da quattro semicolonne, e termina con un muro a cuspide di mattoni a vista che serve da raccordo con le falde del tetto.
L'interno è ad aula rettangolare con presbiterio sopraelevato di un gradino. Le pareti laterali ed absidale sono scandite da cinque coppie di lesene. Una cornice di stucco delimita l'imposta delle volte ed attraversa le lesene formandone i capitelli. Al centro della parete absidale è inserito un riquadro affrescato, che rappresenta la Vergine col Bambino e Sant'Antonio.
interni
La Cappella si presenta come un unica aula rettangolare lunga 4,9 metri e larga 4,15 all'interno.
abside
L'abside è delimitata a nord da un contrafforte aggettante in muratura a blocchi di pietra squadrati alternati a filari di mattoni; è scandita in cinque campiture da quattro semicolonne con rocchi di pietra e capitelli tronco conici su plinti di arenaria corrosa poggianti a loro volta su un basamento aggettante di mattoni con cordolo in pietra. Nelle tre campiture centrali si aprono monofore con sguanci a doppia strombatura, arco a tutto sesto ricavato in un solo blocco di pietra e ghiera in cotto, la centrale e quella nord con motivo a tortiglione. La corona un motivo di archetti pensili in pietra, originariamente quattro per campo, poggianti su mensoline di pietra sagomata e decorata sovrastati da una piatta cornice di pietra aggettante. Gli spazi tra gli archetti sono riempiti da elementi triangolari in mattoni o in pietra: nella prima campitura muratura di mattoni senza basamento e un solo archetto residuo del coronamento e un frammento della cornice; la seconda, terza e parte della quarta campitura sono in blocchi di pietra squadrata con inserimento di file di mattoni nella parte inferiore; nella quarta e quinta
campitura i blocchi di arenaria sono alternati sia verticalmente che orizzontalmente a mattoni.
copertura
La copertura a doppio spiovente è dotata di manto in coppi ed orditura portante lignea.
facciate
La facciata principale presenta una finitura ad intonaco a base cementizia.
La facciata esposta a sud presenta ampi lacerti di intonaco a base di calce, mentre sulla parte inferiore sono presenti rappezzature di intonaco. La tessitura muraria in vista evidenzia l'utilizzo, frammisto ai mattoni, di pietrame tondeggiante, mentre nella porzione inferiore sono ritrovabili blocchi lapidei squadrati.
La facciata nord denota un apparato murario maggiormente libero da lacerti di intonaco, realizzato con pietre frammiste ai laterizi.
pavimentazione
L'ambiente interno è connotato da una pavimentazione in piastrelle quadrate di cotto di dimensioni cm 19,5x19,5 e di spessore cm 3,5.
altare
L'altare è in muratura e finito a stucco colorato.
affresco absidale
L'affresco visibile sulla muratura absidale, in discrete condizioni di conservazioni, è contornato da una pittura grossolana, di colore marrone, che campisce ed inquadra l'immagine. La scena raffigura la Vergine con il bambino in braccio, con alla destra Sant'Antonio Abate. Al piede viene riportata la data del 1606.