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Angrogna
Pinerolo
chiesa
parrocchiale
San Lorenzo
Parrocchia di San Lorenzo
Aula liturgica; Presbiterio e altare; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Coperture; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1998); nessuno
XI - XI(preesistenze precedente edificio); 1332 - 1332(demolizione precedente edificio); 1332 - 1332(ricostruzione precedente edificio); 1386 - 1386(preesistenze carattere generale); 1445 - 1445(preessitenze carattere generale); 1555 - 1555(demolizione precedente edificio); 1556 - 1556(preesistenza precedente edificio); 1584 - 1596(preesistenza intero bene); XVII - XVII(riedificazione carattere generale); 1683 - 1683(riedificazione intero bene); 1683 - 1683(committenza lapide); 1684 - 1706(distruzione precedente edificio); 1686 - 1686(committenza intero bene); 1699 - 1699(passaggio di proprietà carattere generale); 1718 - 1718(costruzione intero bene); 1725 - 1728(riedificazione corpo dell'edificio); 1730 - 1730(visita pastorale intero edifico); 1749 - 1759(carattere generale intero edifico); 1816 - 1816(riparazioni intero edifico); 1834 - 1834(riparazioni copertura); 1836 - 1836(carattere generale intero bene); 1845 - 1845(ampliamento intero edifico); 1845 - 1845(finanziamento intero edifico); 1848 - 1848(fine lavori intero edifico); 1854 - 1854(riparazioni copertura); 1862 - 1862(riparazioni - messa in opera copertura - fonte battesiamle); 1865 - 1865(riparazioni coapertura); XX fine - XX fine(rifacimento copertura); 1998 - 1998(ristrutturazione arredo interno)
Chiesa di San Lorenzo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo <Angrogna>
Altre denominazioni Chiesa di San Lorenzo Martire
Autore (ruolo)
Tommaso Onofrio da Canelli (Facciata)
Bertola, Giuseppe Francesco Ignazio (costruzione del corpo dell'edificio)
Franco Novarino (affreschi)
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (Ristrutturazione)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze precedente edificio)

Verso l’anno 1000, i conti di Luserna chiamarono i frati Agostiniani a colonizzare la valle ed eressero «una chiesa prospiciente la piazza di San Lorenzo, dove attualmente si trova il cimitero valdese. Prova ne sono le macerie e le fondamenta che si trovano ancora attualmente scavando le fosse". (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1332  (demolizione precedente edificio)

"Nel 1332 questa chiesa fu distrutta dai valdesi ed ucciso il priore padre Guglielmo". (Opuscolo di Don Francesco Ricca); (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1332  (ricostruzione precedente edificio)

"Dopo il 1332 fu quasi immediatamente riedificata dai solerti monaci Agostiniani". (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1386  (preesistenze carattere generale)

San Lorenzo, suffraganea di San Giovanni del Perno (Luserna S. Giovanni), citata nel 1386 per l’uccisione del suo rettore da parte dei Valdesi. (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1445  (preessitenze carattere generale)

Nel 1445 viene assassinato dai Valdesi fra Roberto, uomo santo e dotto, che era venuto con la speranza di convertire tutti alla religione cattolica. (Opuscolo di Don Francesco Ricca); (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1555  (demolizione precedente edificio)

Nel 1555 è stata nuovamente distrutta dai Valdesi. (Opuscolo di Don Francesco Ricca); (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1556  (preesistenza precedente edificio)

Nel 1556 sul luogo di questa chiesa viene eretto il tempio valdese, segnando la cessazione del culto cattolico in Angrogna. (Opuscolo di Bonnet 1882)

1584 - 1596 (preesistenza intero bene)

"nel 1584 il delegato apostolico, portatosi ad Angrogna, vi scorge il tempio valdese, ma non più la vetusta chiesa cattolica. Questa non risulta più neanche nel successivo sinodo torinese del 1596." (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

XVII  (riedificazione carattere generale)

I padri Agostiniani scoraggiati (dopo gli eventi del 1555) si ritirarono e lasciarono il posto ai padri Dottrinari; essi con l'aiuto dei cattolici di buona volontà eressero la chiesa e il convento di San Lorenzo non più sulla piazza ma su un'altura a mezzogiorno del paese. (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1683  (riedificazione intero bene)

"Nel 1683 si ricominciò la ricostruzione della chiesa, i padri dottrinari si rivolsero a Vittorio Amedeo II, la costruzione terminò solo 15 anni dopo. […] La chiesa misura m. 26 per 16, ha un dipinto che raffigura il trionfo di San Lorenzo, agli angoli della cupola sono rappresentati quattro evangelisti". (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1683  (committenza lapide)

La lapide all'interno della chiesa recita: Victorius Amedeus Dux Sabaudie Princeps Pedemontis rex Cipri et C Una cum matre sua Maria Joanna Baptista hunc lapidem angularem pro fundamento posuit anno saluti nostrae MDCLXXXIII Vallis Angroniae diebus Iuly. (Retro) Deo Optimo Maximo ac Divo Laurentio Martiri huius aecclesiae patrono sub directione Patrum Doctrinae Cristianae.

1684 - 1706 (distruzione precedente edificio)

Verso il 1684-1706 fu incendiata la chiesa e un'ala del convento dai valdesi.(Opuscolo di Don Francesco Ricca); (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1686  (committenza intero bene)

Nel 1686 il duca Vittorio Amedeo di Savoia impiegò le prime cure a stabilire la religione cattolica facendo edificare chiese e cappelle con l'assegnamento di pensioni e con l'espressione che le parrocchiali debbano essere patronate dalla corona. Tali provvidenze sono come intra come i seguenti luoghi: (...) ad Angrogna servirà di chiesa e abitazione quella della missione fabbricata a spese regie. (AST, Corte, Provincia di Pinerolo, mazzo 24, ristretto di provvidenze del 1751); (Canavesio, 2005, p. 192)

1699  (passaggio di proprietà carattere generale)

Ai padri Dottrinari succedono i sacerdoti secolari. (Opuscolo di Don Francesco Ricca)

1718  (costruzione intero bene)

"si dovette sostituire da una terza, l'attuale, verso il 1718." (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1725 - 1728 (riedificazione corpo dell'edificio)

Ignazio Bertola, fu impiegato nel 1725 nel progetto della parrocchiale di Angrogna, edificio promosso dal Vicario Danna, il quale ancora nel 1728 scriveva "mi pare che il sito destinato alla costruzione della nuova chiesa sij tropo proprio per esser lontano da ogni abitato, e che il dissegno già attorno nell'anno 1725 dall'ingegnere Bertola sij troppo piccolo. (Canavesio, 2005, p. 214)

1730  (visita pastorale intero edifico)

«Trovò il presbiterio non chiuso da balaustre e l’altar maggiore senza baldacchino […]. Non c’era sacrestia e i paramenti erano custoditi nel coro. […] la pietra del fonte battesimale era rotta […]. L’arcivescovo ordinò perciò di sostituire tale pietra, di chiudere il fonte con le cancellate e dipingere sulla parete l’immagine di S. Giovanni Battista. La chiesa parrocchiale era ad una sola navata, ricoperta da volta sopra il presbiterio e da un tavolato nel resto della chiesa.» (AA.VV. Il settecento religioso pinerolese, 1999, p. 213)

1749 - 1759 (carattere generale intero edifico)

"Nel 1749 compare la sola chiesa parrocchiale". (Don G. Grietti, 2017, p. 105); Secondo una carta del 1759 la parrocchia aveva la fabbrica in buono stato.(Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1816  (riparazioni intero edifico)

Opere del regio patronato 1816: Angrogna riparazioni a cura di Diano Gabriele spese L. 211. (ADP T.8 c.1 s.1.6)

1834  (riparazioni copertura)

Opere del regio patronato 1834, viene ripassato il tetto per L. 80. (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1. 19)

1836  (carattere generale intero bene)

"Dalla visita pastorale del 1836 risulta che la chiesa, di regio patronato, oltre essere angusta, era coperta, sotto il presbiterio, di semplice solaio e nemmeno colorito." (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 533)

1845  (ampliamento intero edifico)

Angrogna parrocchia, per l’ingrandimento della chiesa e per la costruzione della volta, si rifarà al calcolo del sign. Fagnani, ingegnere, nominato dalla segreteria delle Finanze. L. 4328 Ingrandimento necessario della Chiesa, per cui verranno da otto a dieci mila lire. (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1.24)

1845  (finanziamento intero edifico)

"Angrogna di tutte le voci di spesa sono veramente urgenti solo della canonica San Giovanni canali da apporre ai tetti della chiesa compresi nove travi compresi gli emissari." (stesso documento in calce) "Per la chiesa di Angrogna si aggiungono ai sensi dell art.3/3 regio brevetto 10/settembre/1844 5000 L. e devisi aggiungere per l’equivoco la cifra di 400 L." (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1.24)

1848  (fine lavori intero edifico)

"ha assunto l’attuale forma nel 1848" (Don G. Grietti, 2017, p.105); "costruita da Tommaso Onofrio di Canelli". (Signorelli, 2004, p. 90)

1854  (riparazioni copertura)

Opere del regio patronato 1854, riparazioni al tetto della chiesa L. 87 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1. 30)

1862  (riparazioni - messa in opera copertura - fonte battesiamle)

Opere del regio patronato 1862, cancello del fonte battesimale e rifacimento del tetto della chiesa L. 200 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1. 38)

1865  (riparazioni coapertura)

Opere del regio patronato 1865, Angrogna, riparazione al tetto L. 250 pavimento e finestre della sala L. 220 (ADP T.8 c.1 s.1. Faldone 1. 40)

XX fine  (rifacimento copertura)

"Il tetto è stato rifatto a nuovo da pochi anni". "Le decorazioni alle pareti interne sono ben conservate; le più recenti sono opera del pittore Novarino di Villafranca". "Lungo le pareti è stato rimosso il rivestimento in doghe plastificate che nascondevano l'umidità senza eliminarla ed è stato collocato uno zoccolino in pietra alla base ed un marcapiano, sempre in pietra, all'altezza di un metro."; "sbancamento lungo il lato nord della chiesa per allontanare da questa l'umidità e conseguente costruzione di un marciapiede in lastre di pietra e muri di sostegno del terrapieno. Costruzione di una originale fontanella in pietra. Ampliamento del piazzale antistante la chiesa." (relazione Gilli, 2000)

1998  (ristrutturazione arredo interno)

Adeguamento del geometra Giovanni Piva del 1998, rimozione dell'altare tridentino ligneo, installazione nuova mensa realizzata utilizzando una vecchia macina di mulino. Completano l'arredo liturgico il seggio, l'ambone e il tabernacolo posto su piedistallo in pietra di Luserna di recente fattura. Il fonte battesimale è sistemato nei pressi del presbiterio. (relazione Gilli, 2000)
Descrizione

La Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo è ubicata sui pendii pedemontani, nelle vicinanze del concentrico storico del borgo di Angrogna. L'edificio confina a sud ovest con la casa canonica costruita attorno ad una corte. La facciata è un elemento di grande forza ed equilibrio architettonico organizzata su solide proporzioni classiche. Quattro lesene doriche poggiano su un basamento in pietra grigia e sorreggono una trabeazione composta da una sottile architrave ed un fregio scandito da metope lisce e triglifi ornati da gocce. Il timpano e evidenziato da cornici e mutoli aggettanti. Tra le lesene le superfici dei campi sono finite a calce riproducenti il bugnato liscio, il resto della facciata è finito con intonachino di calce sagomato plasticamente per riprodurre gli elementi architettonici. Al centro della facciata campeggia il portone in legno con specchiature e sopra la cornice che marca l'apertura vi sono le scritte di dedicazione. Segue una finestra lunettata e in cima come acroterio è posta una fine croce metallica.
Aula liturgica
L'aula è organizzata su una croce greca prolungata verso il presbiterio e con corti bracci laterali. Le proporzioni dello spazio interno trasmettono la sensazione di grande equilibrio, i bracci della croce sono coperti da volte a botte a pieno centro ornate da lacunari, lo spazio centrale è coperto con una cupola emisferica ornata con fasti architettonici che si aprono al centro lasciano spazio al cielo nel quale è raffigurato il trionfo di San Lorenzo. Nei pennacchi che sorreggono la cupola sono raffigurati i quattro evangelisti. Il presbiterio è coperto con una volta dipinta con specchiature a tinta con un affresco raffigurante la natura divina del sacramento eucaristico. Il coro è coperto da una calotta emisferica dipinta a cassettoni che culminano in una lunetta nella quale è raffigurata la colomba dello Spirito Santo. Le pareti sono scandite dalle paraste che si impostano su una zoccolatura continua in lastre di Luserna; hanno specchiature pittate a marmorino e terminano con capitelli che si rifanno allo stile dorico. Segue la trabeazione che corre lungo tutte le pareti composta da fregio pittato a marmorino e cornice in stucco aggettante. I campi delle pareti sono incorniciati da riquadri avorio. La parete di ingresso ospita la bussola lignea e antistanti, uno per parte, si trovano due modesti ambienti secondari.
Presbiterio e altare
Al centro della parete absidale vi è la pala d'altare dedicata a S. Lorenzo. L'antico altare tridentino dalle fattezze sobrie poggia su una predella ed è realizzato in marmo bianco con piccole tarsie policrome, è arricchito dalla presenza di candelabri dorati e completato dal crocefisso. Davanti vi è la nuova mensa circolare in pietra di Luserna; completano l'arredo liturgico il seggio, l'ambone e il tabernacolo posto su piedistallo in pietra di Luserna di recente fattura. Il fonte battesimale è posto nei pressi del presbiterio e verso l'ingresso, sul lato destro, vi è appesa in alto l'edicola dedicata alla Madonna con il Bambino, sotto e di fronte, separati dai banchi, vi sono i due confessionali.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è formata da grandi lastre rettangolari in pietra di Luserna, disposte ortogonalmente. Il presbiterio, separato dal resto dell'aula da un gradino, è pavimentato con lastre quadrate levigate di pietra ferruginosa e grigia, disposte in diagonale.
Impianto strutturale
L'edificio ha un unico corpo che si allarga al centro della navata e si restringe nella zona del presbiterio che termina con abside emiciclico; la sezione è regolare a capanna. Le murature sono presumibilmente in pietra a spacco naturale, unita con malta di calce. Non sono presenti catene metalliche di rinforzo della struttura.
Coperture
Le coperture sono realizzate in lose e sorrette da travature in legno.
Campanile
A sud est sorge il campanile ripartito in un alto basamento finito con rinzaffo rustico, un registro intermedio scandito da due fasce marcapiano e da una parte superiore contenente la cella campanaria. L'ultimo registro è segnato su tutti e quattro i lati dalle finestre monofore per le campane. Un ulteriore aggetto posto all'imposta dell'arco contribuisce ad alleggerire la tozza massa architettonica enfatizzando con sporgenze plastiche le scansioni orizzontali. In posizione sommitale vi è un cornicione sormontato da una copertura a padiglione in lose.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1998)
Adeguamento del geometra Giovanni Piva del 1998, rimozione dell'altare ligneo, istallazione nuova mensa realizzata utilizzando una vecchia macina di mulino. Alle spalle della mensa vi è un l'altare tridentino in marmo bianco. Fanno parte dell'arredo liturgico il seggio, l'ambone e il tabernacolo posto su piedistallo in pietra di Luserna di recente fattura.
nessuno
Il fonte battesimale è posto nei pressi del presbiterio e verso l'ingresso, sul lato destro vi è appesa in alto l'edicola dedicata alla Madonna con il bambino, sotto e di fronte, separati dai banchi, vi sono i due confessionali.
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