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Castellina Marittima
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista decollato
Parrocchia di San Giovanni Battista decollato
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XIII - XIII(citazione intero bene); XV - XV(citazione intero bene); XVI - XVI(citazione intero bene); XVII - XVII(citazione intero bene); 1638 - 1638(citazione intero bene); XVIII - XVIII(ricostruzione intero bene); XVIII - XVIII(citazione intero bene); 1943 - 1944(distruzione intero bene); 2005 - 2005(copertura intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista decollato
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista decollato <Castellina Marittima>
Altre denominazioni S. Giovanni Battista decollato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (citazione intero bene)

La prima chiesa parrocchiale attestata a Castellina sorgeva ai margini del paese, nella zona chiamata Ripa. La prima testimonianza documentaria è contenuta nel registro delle Decime del 1296, da cui si evince che l'edificio apparteneva al piviere di Pomaia.

XV  (citazione intero bene)

Nel XV secolo, la chiesa di Castellina, non potendo più mantenere il proprio rettore, fu unita alla pieve di Pomaia.

XVI  (citazione intero bene)

Nel XVI secolo la pieve di Pomaia, pericolante, fu abbandonata e il fonte battesimale insieme al titolo di Santo Stefano furono temporaneamente trasferiti all'antica chiesa di Castellina.

XVII  (citazione intero bene)

Nel secondo quarto del XVII secolo, la chiesa di Castellina fu eretta in arcipretura.

1638  (citazione intero bene)

nEL 1638, il Granduca Ferdinando II eresse il paese di Castellina in marchesato, concedendo in feudo il castello e tutto il territorio annesso a Lorenzo de' Medici e ai suoi discendenti.

XVIII  (ricostruzione intero bene)

L'antica chiesa di San Giovanni Battista, sorta appena fuori dell'abitato, venne distrutta e ricostruita nel XVIII secolo nell'attuale posizione.

XVIII  (citazione intero bene)

Nel Settecento, la nuova chiesa era dotata di fonte battesimale, eseguito in marmo bianco nel 1631, sul quale era scolpito lo stemma de' Medici di Firenze. L'edificio era dotato di cinque altari: il maggiore dedicato a San Giovanni decollato, eseguito in alabastro, quello dedicato a San Donnino sulla parete destra e quello di San Giuseppe nel transetto destro, fatto edificare dal signor Giuseppe Micheli. Sulla parete sinistra, si trovavano la cappella della Madonna del Rosario e l'altare di Sant'Antonio da Padova.

1943 - 1944 (distruzione intero bene)

Durante la Seconda guerra mondiale, la chiesa di Castellina fu devastata da una granata.

2005  (copertura intero bene)

Nel 2005, sono stati eseguiti lavori di restauro alla chiesa, che hanno comportato la realizzazione di un nuovo intonaco per i paramenti murari esterni e l'impermeabilizzazione della copertura.
Descrizione

La chiesa di San Giovanni Battista decollato si trova ai margini del paese di Castellina Marittima, affacciata su piazza Don Minzoni. L’edificio settecentesco sorge isolato su un pendio che declina verso Ovest: in questa direzione si rivolge la facciata, introdotta da una grande scalinata di collegamento con la piazza sottostante. Il prospetto, completamente intonacato e tinteggiato, è delimitato da due paraste angolari a sostegno del massiccio frontone triangolare. Al centro si apre il portone d'ingresso, sormontato da un timpano appena aggettante ed incluso entro un'ampia nicchia arcata. Sul fianco sinistro, in corrispondenza del transetto, si erge il campanile a base quadrangolare, caratterizzato da una cella campanaria dotata di quattro monofore e conclusa da una copertura piana. All’interno la chiesa si presenta a navata unica con transetto e presbiterio sollevato di due gradoni rispetto all'aula. Nella zona absidale, a ridosso dell’arco trionfale, si aprono due porte che conducono, a sinistra, al campanile e, a destra, ad un locale magazzino. La sacrestia si raggiunge dalla parete Ovest del braccio destro del transetto.
Struttura
L'edificio risulta intonacato e tinteggiato sia internamente che esternamente. Non essendovi porzioni di muratura a vista, la struttura muraria può essere solamente ipotizzata: dato il periodo di costruzione e la tipologia edilizia, si ipotizza che la muratura sia costituita da pietra mista a mattoni. L’intonaco esterno è stato demolito e realizzato intorno al 2000.
Pianta
Schema planimetrico a croce latina, costituito da navata unica e transetto. Dal braccio destro di quest’ultimo, sulla parete posta a Ovest, si accede alla sacrestia. Nella zona absidale, appena varcato l’arco di trionfo, si aprono due porte che conducono, a sinistra, al campanile e, a destra, ad un locale destinato a magazzino/ripostiglio.
Coperture
La navata centrale e l’incrocio del transetto sono dotati di una copertura a doppia falda costituita da capriate, terzere e travicelli in legno e mezzane in cotto. I bracci del transetto presentano una copertura a volta a botte intonacata e tinteggiata. L’abside è coperto con una volta a mezzo padiglione. L’intera copertura è stata impermeabilizzata con un intervento realizzato intorno al 2000.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intera navata presenta una pavimentazione in lastre di marmo botticino delle dimensioni di 24x48 cm, disposte a correre in senso trasversale rispetto alla medesima. Questa pavimentazione si estende anche a buona parte del transetto e fino al gradone che individua l’inizio del presbiterio. Quest’ultimo è caratterizzato da una pavimentazione in lastre di marmo rosso venato delle dimensioni di 20x40 cm, disposte a correre in senso trasversale alla navata. Con lo stesso materiale è stato eseguito anche il secondo gradone che conduce alla mensa, mentre l’ultimo è pavimentato con marmo botticino. La pavimentazione della sacrestia è in piastrelle di graniglia di 20x20 cm, mentre quelle del magazzino sono in cementine bianche e nere disposte a scacchiera.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, introdotta da un'ampia scalinata, è profilata da due paraste angolari e coronata da un massiccio frontone con cornice aggettante e modanata. Al centro campeggia il portale d'ingresso principale, inserito entro nicchia archivoltata e circondato da due esili lesene a sostegno del timpano. All'interno, la chiesa presenta pareti intonacate e tinteggiate e una copertura a capriate lignee. La navata unica, semplice e sobria, risulta priva di altari laterali, e presenta a metà dell'aula due confessionali a parete, realizzati in muratura dipinta e caratterizzati da tre fornici, di cui quello centrale sormontato da un frontone rilevato. Nei bracci del transetto trovano posto due altari settecenteschi assai rimaneggiati: quello di destra è costituito da una mensa con tabernacolo in marmo e da un dossale in pietra e muratura dipinta. Quest'ultimo, delimitato da due semicolonne marmorizzate e sormontato da un timpano triangolare aggettante, ospita al centro una recente tela dedicata all'Assunta. L'altare di sinistra è caratterizzato da una mensa in travertino poggiante su colonnine binate in marmo lucido e paliotto con intarsi in onice verde. Il dossale è costituito da semicolonne in muratura tinteggiata a marmorino e da un frontone ricurvo spezzato con cartella centrale contenente uno stemma gentilizio. Sulle pareti Est di entrambi i bracci, sono state ricavate due nicchie per l'esposizione delle statue devozionali di San Giovanni Battista e della Madonna Addolorata. Al centro del presbiterio è collocato l’Altare maggiore, formato da due piedritti in marmo di Carrara a forma di semicerchio e da una spessa lastra dello stesso materiale. Ai lati del presbiterio trovano posto due leggii, eseguiti con lo stesso stile e lo stesso materiale dell'altare. Sulla parete di fondo si sviluppa una lunga seduta in legno, con base in botticino e soprastante boiserie in legno, che funge da sede. Sul lato sinistro, in corrispondenza dell’arco trionfale, si trova il moderno fonte battesimale, realizzato in pietra massiccia bocciardata. Una serie di dipinti decora le pareti della chiesa: in controfacciata, sopra il portone d'ingresso, è esposto il Battesimo di Gesù, opera di Roberto Puccini della Seconda metà del XX secolo. Dello stesso autore sono i dipinti disposti lungo la navata raffiguranti San Francesco d'Assisi riceve le stimmate e Storie della vita di Gesù. Sulla parete destra si conserva una tela dipinta da Sergio Caselli nel 1977, raffigurante la Deposizione, copia dell'omonimo capolavoro di Caravaggio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico ha comportato la demolizione dell'antico altare preconciliare (il cui tabernacolo è ora posto sull’altare del transetto sinistro) e il rifacimento dei gradoni e della pavimentazione presbiteriale. Nello stesso tempo, al centro dell'area, sono stati inseriti la nuova mensa per la celebrazione versus popolum e il leggio in marmo bianco.
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