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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
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Sommocolonia
Barga
Pisa
chiesa
parrocchiale
S. Frediano
Parrocchia di San Frediano
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1075)
II - II(citazione intero bene); 983 - 983(citazione intero bene); XII - XVI(costruzione campanile); XIV - XVIII(citazione intero bene); 1944 - 1945(distruzione chiesa
campanile); 1953 - 1953(ricostruzione e consolidamento chiesa e campanile); 1963 - 1963(ricostruzione chiesa); 1993 - 1993(restauro
consolidamento campanile); 2009 - 2009(manutenzione copertura)
Chiesa di San Frediano
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Frediano <Sommocolonia, Barga>
Altre denominazioni S. Frediano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

II  (citazione intero bene)

Il nome di Sommocolonia deriva dal latino "Summa Colonia" e risale alla conquista romana della zona. Il toponimo probabilmente faceva riferimento alle caratteristiche e alla posizione del luogo, particolarmente adatto alla sorveglianza sul territorio circostante.

983  (citazione intero bene)

La prima attestazione documentaria relativa all'esistenza della chiesa di San Frediano in Sommocolonia risale al 983. La chiesa a quel tempo era dipendente dalla Pieve di Loppia.

XII - XVI (costruzione campanile)

Il campanile, nato come torre difensiva, fu costruito presumibilmente intorno al XII secolo quando il forte romano di Sommocolonia risultava dotato di quattro torri. Verso il XVI secolo venne trasformato in torre campanaria ad uso civico e religioso.

XIV - XVIII (citazione intero bene)

La chiesa di San Frediano di Sommocolonia, dipendente in origine dalla pieve di Loppia, passò a quella di Barga a partire dal 1390. Infine pervenne a quella di Pisa il 18 luglio 1789.

1944 - 1945 (distruzione chiesa, campanile)

Negli anni 1944-1945 Sommocolonia fu investita dalla guerra: la linea gotica passava proprio dal paese, che fu presto occupato dalle forze alleate, mentre le truppe tedesche si stanziarono poco distante, a Lama. Le parti si scontrarono a più riprese, finché il bombardamento dell'aviazione americana distrusse gran parte delle mura difensive del forte e il borgo stesso. Anche la chiesa fu distrutta, solo la torre campanaria rimase in piedi.

1953  (ricostruzione e consolidamento chiesa e campanile)

Nel 1953, la chiesa di San Frediano fu ricostruita e il campanile fu sottoposto a un primo lavoro di consolidamento, poi integrato successivamente.

1963  (ricostruzione chiesa)

La chiesa fu ricostruita nel dopoguerra su progetto dell'architetto Mario Agretti, utilizzando le pietre della vecchia chiesa. Il nuovo edificio fu consacrato il 18 luglio 1963 dall'arcivescovo di Pisa Ugo Camozzo.

1993  (restauro, consolidamento campanile)

Nel 1993 la ditta Lorenzini fu incaricata di eseguire i lavori di stuccatura dei prospetti esterni del campanile. Inoltre, furono messe in opera delle catene in ferro ai piani sottostanti la cella campanaria.

2009  (manutenzione copertura)

Nel 2009 fu eseguita la revisione al manto di copertura della chiesa di San Frediano. Allo stesso anno risalgono gli interventi di manutenzione della copertura della casa canonica e di parti della copertura della chiesa.
Descrizione

Il paese di Sommocolonia, di origine romana, sorge a destra del torrente Corsonna, in posizione elevata e dominante sulla vallata barghigiana sottostante. Caratterizzato da un forte e da robuste mura turrite, il borgo controllava una delle vie commerciali più importanti verso l'Emilia-Romagna. La chiesa, realizzata in conci ben squadrati di pietra locale, si erge al centro dell'antico abitato: completamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, fu ricostruita intorno al 1954 riutilizzando il materiale originale. La facciata a capanna dispone di un portale d'ingresso principale, incorniciato da architrave e stipiti in pietra, da due monofore che si aprono al centro del prospetto, in posizione laterale, e da un oculo che ne decora il vertice. Il fianco destro, rivestito in conci di pietra, è caratterizzato da due aperture a monofora, mentre quello di sinistra, completamente intonacato, risulta costruito in parte in aderenza con il locale adiacente, adibito ad aule parrocchiali. La parte tergale dell'edificio, anch'essa intonacata, presenta un corpo aggiunto ospitante la sacrestia. A poca distanza dal prospetto principale della chiesa, si erge isolato il campanile a base quadrata, realizzato in blocchi di pietra irregolari: la torre è caratterizzata da una cella campanaria conclusa da una copertura a padiglione e dotata su ciascun lato da una bifora, ora sostenuta da pilastro ora da colonnina. All'interno, la chiesa risulta a navata unica, priva di abside. Sulla parete di fondo del presbiterio, a sinistra dell'altare maggiore, una porta conduce in sacrestia.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra e da materiale sciolto lapideo.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica, privo di abside. L'area presbiteriale risulta rialzata di un gradino rispetto al resto dell’aula. Sulla parete di fondo del presbiterio, a sinistra dell'altare maggiore, una porta conduce in sacrestia. In controfacciata è presente una cantoria in muratura.
Coperture
Copertura a capanna costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da quattro capriate. La sacrestia presenta una copertura piana in laterocemento. Il manto di copertura è in cotto su tutte le falde dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è dotata di una pavimentazione in quadroni di marmo bianco e bardiglio.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, realizzata in conci ben squadrati di pietra locale, ospita al centro il portone d'ingresso principale, sormontato da un'esile cornice triangolare, spezzata al vertice, in cui è inserita una croce in marmo. Nella parte centrale del prospetto, si trovano due monofore vetrate disposte lateralmente e, nella parte superiore, un oculo. All’interno, la chiesa si presenta a navata unica, priva di abside, con pareti intonacate e dipinte a finta pietra. In controfacciata è inserita la cantoria, costruita in parte in muratura e in parte in legno. Ai lati dell'ingresso, sono collocate due acquasantiere a colonna in marmo bianco, e sul lato destro, presso l'angolo, trova posto il novecentesco fonte battesimale realizzato in marmi policromi. Sulle pareti laterali, vicino all'ingresso, sono disposti due confessionali in legno, mentre a metà navata si fronteggiano due altari laterali, costituiti da una mensa in marmo sormontata da una nicchia centrale: a destra, l'altare ospita la statua del Sacro Cuore di Gesù, a sinistra quella della Madonna del Carmelo. L'area presbiteriale, rialzata di un gradino rispetto al resto dell'aula, accoglie al centro l'Altare maggiore, affine per datazione e materiali utilizzati ai precedenti. Al centro della parete di fondo, campeggia il tabernacolo in marmo collocato su un alto piedistallo e, al di sopra, inserita entro nicchia, la statua del santo patrono. Ai lati, sopra le porte che conducono in sacrestia, sono esposte due tele seicentesche raffiguranti, a sinistra, la Madonna della neve con santi e, a destra, la decapitazione di San Regolo, opera attribuita a Lorenzo di Bartolomeo detto Baccio Ciarpi (1574-1654).
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1075)
Intorno alla metà degli anni settanta, l'Altare maggiore in marmi policromi fu spostato al centro dell'area presbiterale. Sulla parete di fondo, trova posto il tabernacolo collocato su un alto piedistallo marmoreo. Sul lato sinistro si inserisce il leggio in marmo.
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