chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Ozzano dell'Emilia
Bologna
chiesa
parrocchiale
S. Cristoforo di Ozzano dell'Emilia
Parrocchia di San Cristoforo di Ozzano dell'Emilia
Contesto; Impianto planivolumetrico; Esterno; Pianta; Interni; Struttura; apparati liturgici
altare - intervento strutturale (1980)
XIV - XIV(preesistenze intero bene); XVII - XVII(costruzione intero bene); 1682 - 1749(costruzione intero bene); 1927 - 1927(restauro intero bene); 1980 - XX(ristrutturazione intero bene); 1990 - XX(restauro intero bene)
Chiesa di San Cristoforo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Cristoforo <Ozzano dell'Emilia>
Altre denominazioni Chiesa di San Cristoforo di Ozzano dell'Emilia
S. Cristoforo di Ozzano dell'Emilia
Autore (ruolo)
Rivani, Giuseppe (restauro facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIV  (preesistenze intero bene)

Più a monte rispetto all'attuale locazione si trovava, nel luogo identificato come "Podere Chiesa Vecchia", la primitiva chiesa di San Cristoforo, edificata attorno al 1300.

XVII  (costruzione intero bene)

La costruzione di quella che diverrà l'attuale Chiesa di San Cristoforo ha inizio nel 1640 per volere del conte Carlo Grati. Dedicata inizialmente a San Carlo, per la devozione del conte verso San Carlo Borromeo, venne inaugurata nel 1642 da don Luigi Boschi, Arciprete della plebana di San Pietro di Ozzano. Le due chiese officiarono disgiuntamente dal 1642, come emerge dai libri dei battezzati di entrambe, fino al 1667, quando l'antica chiesa di San Cristoforo cessò il culto. Da quell'anno la chiesa di San Carlo venne intitolata a San Cristoforo e San Carlo.

1682 - 1749 (costruzione intero bene)

Al 1682 risale la costruzione del campanile, al 1749 la creazione della cupola rivestita di rame.

1927  (restauro intero bene)

La facciata originaria venne modificata nel 1927 con un intervento dell'architetto Giuseppe Rivani il quale trasformò il timpano da semicircolare a triangolare e sostituì le colonne con lesene squadrate, l'effetto fu quello di uno snellimento del fronte, come emerge dal confronto con la litografia Ottocentesca di Corty.

1980 - XX (ristrutturazione intero bene)

Nel 1980 circa vennero effettuati i lavori necessari ad adeguare la zona presbiteriale alle norme del Concilio Vaticano II. Si procedette con lo spostamento dell'altare, oggi collocato al centro del presbiterio su una superficie rialzata, tramite due gradini, dal resto della pavimentazione. Probabilmente lo stesso intervento venne effettuato anche per l'ambone.

1990 - XX (restauro intero bene)

Nel 1990 circa vennero eseguiti i lavori di restauro del tetto.
Descrizione

La chiesa sorge in piazza don Romolo Bacilieri, prospiciente via San Cristoforo, asse perpendicolare alla via Emilia a conquistare le prime colline. La chiesa presenta una pianta longitudinale, ha una navata unica ed è conclusa da un'abside quadrata e quattro cappelle laterali. La facciata si compone di due registri sovrapposti, conclusi da un timpano triangolare, ed è preceduta da un sagrato di forma semicircolare. All'esterno la chiesa presenta una forte contrapposizione cromatica bianco-rosso.
Contesto
La chiesa sorge in piazza don Romolo Bacilieri, prospiciente via San Cristoforo, asse perpendicolare alla via Emilia ad ovest del paese, che, con un cammino ondulato, si muove verso sud a conquistare le prime colline. A sinistra della chiesa si trova una grande area sportiva, con un campo da pallavolo e uno da basket, e il cimitero comunale. Sulla destra e dietro si aprono campi coltivati. La piazza antistante la chiesa funge da parcheggio per le automobili. L'aula è invece orientata a sud-est.
Impianto planivolumetrico
L'aula è contigua all'oratorio, alla canonica.
Esterno
La chiesa è preceduta da un sagrato di forma semicircolare, con pavimentazione in ciottoli, contornato da fittoni che lo separano dalla piazzetta con parcheggio antistante. La facciata si compone di due ordini sovrapposti ed è conclusa in alto da un timpano sormontato da una croce metallica al centro e da due pinnacoli alle estremità. L'ordine superiore, più stretto rispetto al sottostante, è raccordato tramite salienti rampanti a due pinnacoli laterali. I due registri di facciata sono suddivisi da un'ampia modanatura intonacata in color grigio che comprende la trabeazione delle lesene del registro inferiore, un'aggetto esteso e il basamento delle lesene e della serliana centrale del registro superiore. L'ordine inferiore è diviso in cinque campate e presenta al centro un portale sormontato da un timpano poggiante su mensole a voluta. L'ordine superiore è diviso in tre campate e presenta, in asse con l'accesso, una finestra a serliana. I fianchi esterni dell'aula mostrano due contrafforti in raccordo tra l'ordine superiore e quello inferiore. Quest'ultimo è suddiviso in tre campate tramite sottili lesene e presenta al centro un avancorpo, corrispondente alla nicchia per madonnina collocata all'interno nella cappella centrale. All'altezza della zona absidale, sulla destra, si innalza il campanile sormontato da una cupola rivestita di rame.
Pianta
Chiesa a pianta longitudinale con una sola navata, quattro cappelle laterali e zona presbiteriale di forma rettangolare.
Interni
L'accesso all'aula avviene attraverso una bussola in legno incastonata sotto la cantoria del piccolo organo. Il pavimento, in mattonelle di graniglia di marmo, offre una tripartizione dell'interno: la fascia centrale è bianca con decorazioni nere, le due laterali a scacchiera bianco e rossa. L'interno, ad aula unica, presenta tre campate con volte a botte unghiate in corrispondenza delle aperture sommitali. Le campate sono divise da lesene d'ordine tuscanico con fusto scanalato e decorato in finto oro a reggere una modanatura dentellata che corre all'imposta della volta di copertura lungo l'intero perimetro dell'aula, ad eccezione del fondale del presbiterio, occupato da un'ancona a trompe-l'oeil. Lungo le pareti, nelle prime due campate dall'ingresso, si aprono quattro cappelle voltate a botte. Nella terza campata si trovano due confessionali lignei ricavati nel muro e, a sinistra tra la seconda e la terza campata, elementi a sporto di un probabile pulpito. La zona presbiteriale, sparata dall'aula da un arco a tutto sesto sormontato dallo stemma con monito ("Gustate et videte quoniam suavis est dominus") è coperta da una una volta a crociera rialzata ed è privo di abside.
Struttura
Struttura portante in mattoni.
apparati liturgici
L'assemblea, conformemente al volume dell'aula, è ordinata in una doppia fila di panche lignee e sedie poste a battaglione. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto all'aula, presenta un pavimento a palladiana. L'altare, in marmo, è posto al centro di questo spazio sopra una superficie rialzata da due gradini. L'ambone a consolle si trova a sinistra, la croce a destra e il tabernacolo e la sede del celebrante si trovano esattamente dietro all'altare.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1980)
Nel 1980 circa vennero effettuati i lavori necessari per adeguare la zona presbiteriale alle norme del Concilio Vaticano II. Si procedette con lo spostamento dell'altare, oggi collocato al centro del presbiterio su una superficie rialzata, tramite due gradini, dal resto della pavimentazione.
Contatta la diocesi