chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Oratoio Pisa Pisa chiesa parrocchiale S. Michele Arcangelo Parrocchia di San Michele Arcangelo Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1990-1999) 730 - 730(citazione intero bene); IX - X(composizione fianco sud); IX - XIII(citazione intero bene); XI - XII(costruzione campanile); XII - XII(ingrandimento ala sinistra); 1138 - 1138(citazione intero bene); XIII - XIII(allungamento avancorpo); XVII - XVIII(costruzione altari); 1812 - 1812(restauro intero bene); 1870 - 1871(ricostruzione abside); 1944 - 1944(demolizione parziale campanile); 1967 - 1967(restauro intero bene); 1983 - 1983(restauro campanile); 1991 - 1991(rifacimento copertura); 2012 - 2012(restauro campanile)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Michele Arcangelo <Oratoio, Pisa>
Altre denominazioni
S. Michele Arcangelo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
730 (citazione intero bene)
Il toponimo di "Uraturio" compare per la prima volta in una pergamena longobarda datata febbraio 730.
IX - X (composizione fianco sud)
L'edificio originale, riconducibile ai secoli IX e X, doveva risultare più corto e più stretto dell'attuale. Una porzione muraria appartenente a questa fase, realizzata in pietre calcaree e verrucano collocate in filari irregolari, è visibile sul fianco sud della chiesa.
IX - XIII (citazione intero bene)
La chiesa di San Michele Arcangelo conserva le tracce di almeno quattro fasi costruttive che vanno dall'XI al XIII secolo.
XI - XII (costruzione campanile)
Alla fine dell'XI e all'inizio del XII secolo fu eretto il campanile a ridosso del fianco destro della chiesa, realizzato in tufo e pietra verrucana.
XII (ingrandimento ala sinistra)
Intorno alla fine del XII secolo, la chiesa subì un ingrandimento verso nord e verso est, nonché un innalzamento del livello del tetto.
1138 (citazione intero bene)
La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di San Michele Arcangelo in Oratoio risale al 9 maggio 1138. La chiesa apparteneva al piviere di San Lorenzo alle Corti.
XIII (allungamento avancorpo)
Nella seconda metà del XIII secolo, la chiesa subì un allungamento verso ovest, per riequilibrare le proporzioni della struttura. A seguito di questo intervento, fu completata anche la facciata.
XVII - XVIII (costruzione altari)
Tra il XVII e il XVIII secolo furono realizzati lavori di completamento all'interno della chiesa, tra cui la costruzione degli altari.
1812 (restauro intero bene)
Nel 1812 la chiesa, che versava in pessimo stato di conservazione, venne completamente intonacata e riquadrata, a carico del parroco e della comunità di Oratoio.
1870 - 1871 (ricostruzione abside)
Il 17 maggio 1870, i parrocchiani di San Michele Arcangelo ottennero il permesso di ingrandire la chiesa e di modificarla con la costruzione del nuovo coro. I lavori comportarono la distruzione dell'abside romanica e l'erezione della nuova sacrestia. La vecchia sacrestia, adiacente al campanile, venne in seguito trasformata nella cappella laterale del Sacro Cuore di Gesù.
1944 (demolizione parziale campanile)
Il 24 luglio 1944, il campanile di Oratoio fu bombardato e una delle campane precipitò sulla strada, distruggendo la balaustra che profilava la torre.
1967 (restauro intero bene)
Nel corso dei restauri del 1967, i paramenti murari ripuliti dall'intonaco riportarono l'edificio al suo originario aspetto medievale. In occasione della conclusione dei lavori, la chiesa fu benedetta dal vescovo ausiliare Mons. Antonio Angioni.
1983 (restauro campanile)
Nel 1983 furono realizzati i lavori di stabilità al campanile, che comportarono la messa in posa di tiranti in acciaio.
1991 (rifacimento copertura)
Il 2 ottobre 1991 la chiesa, conclusi i lavori di restauro del tetto, fu consacrata dall'Arcivescovo di Pisa Alessandro Plotti.
2012 (restauro campanile)
Nel 2012, è stato realizzato il restauro conservativo dei quattro orologi posizionati sui quattro fronti della torre campanaria e delle porzioni murarie limitrofe.
Descrizione
La chiesa di San Michele Arcangelo sorge al centro dell'abitato di Oratoio, paese alle porte di Pisa situato all'innesto della via Fiorentina con la strada detta via Maggiore di Oratoio. L'edificio si affaccia sulla piazzetta che ingloba il sagrato, recentemente realizzata in pietra e in mattoncini di cotto, e presenta un paramento murario in pietra calcarea e verrucana lasciata a vista, che nel corso del XVIII secolo fu ricoperto d'intonaco per poi essere definitivamente rimosso durante i restauri del 1967. L'analisi della muratura ha permesso di evidenziare almeno quattro differenti fasi costruttive: la struttura originaria, di dimensioni ridotte rispetto all'attuale, risale con tutta probabilità al IX-X secolo; la seconda e terza fase, riconducibili rispettivamente all'XI/XII secolo e alla fine del XII secolo, portano all'ingrandimento e al rialzamento della chiesa; l'ultima, del XIII secolo, registra l'allungamento verso ovest e il completamento della facciata. Nei secolo successivi la chiesa ha subìto ulteriori modifiche, le più significative delle quali si registrano nel 1870-1871, quando fu abbattuta l'abside medievale per lasciare il posto al nuovo presbiterio rettangolare ed erette le cappelle laterali. Attualmente la facciata a capanna presenta un portale d'ingresso principale con stipiti ed architrave in pietra, sormontato da lunetta. Nella parte superiore, ai lati del prospetto, si aprono due oculi vetrati, mentre al vertice una croce lucifora si inserisce al centro del timpano, delineato presso la base da una sequenza di archetti pensili. I prospetti laterali, anch'essi lasciati a pietra, sono caratterizzati da due corpi aggiuntivi che costituiscono le cappelle laterali e presentano aperture a monofora. L’abside ottocentesco risulta completamente intonacato ed è dotato di una finestra rettangolare, aperta sulla parete di fondo. Il campanile, a pianta quadrangolare, si erge a ridosso della cappella destra ed è realizzato in tufo e pietra verrucana fino alla cella campanaria. Quest'ultima formata da una muratura in laterizio, è dotata di quattro aperture a monofora e conclusa da una copertura piana. Internamente, la chiesa si presenta a navata unica sormontata da un tetto a capriate lignee. Sulla parete sinistra vicino all'ingresso una porta conduce in sacrestia, mentre vicino al presbiterio si aprono le due cappelle laterali dedicate alla Madonna Addolorata e al Sacro Cuore di Gesù.
Struttura
Muratura portante a sacco, costituita da conci in pietra rettangolare e da materiale sciolto lapideo. Sulle murature esterne a vista si notano due blocchi di tipologia muraria differenti.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica concluso da un presbiterio rettangolare, rialzato di due gradini rispetto al resto dell’aula, e caratterizzato da due cappelle laterali, aperte vicino all'area presbiteriale. Sul lato sinistro dell’abside una porta conduce ad una stanza utilizzata come deposito/ripostiglio. La sacrestia è accessibile da una porta posta a sinistra dell’ingresso della chiesa.
Coperture
La copertura a capanna dell’aula è costituita da orditura primaria e secondaria in struttura lignea, sorretta da cinque capriate. Le cappelle laterali sono caratterizzate da una volta a crociera intonacata, mentre il presbiterio è dotato di una copertura a vela, tagliato in parte dall'arco trionfale. La sacrestia ha una copertura piana in laterocemento e il ripostiglio, posto accanto all’abside, è coperto da una volta a vela intonacata. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La chiesa è dotata di una pavimentazione in cotto con elementi di forma rettangolare. In sacrestia è presente un pavimento in graniglia.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, realizzata in pietra faccia a vista, presenta un portale d'ingresso caratterizzato da due stipiti con mensole modanate in marmo bianco a sostegno dell'architrave e della soprastante lunetta. Nella parte superiore del prospetto si aprono due oculi vetrati, disposti lateralmente. Al vertice il timpano triangolare, delimitato alla base da una sequenza di archetti pensili, ospita al centro un'apertura a forma di croce e numerose cavità in cui in passato erano inseriti preziosi bacini ceramici di manifattura islamica. Nel fianco sud della chiesa, inserito nel paramento murario, si trova un fregio in marmo scolpito con motivo a nodo, ascrivibile alla fase più antica dell'edificio (IX secolo). Sul fianco nord, al vertice della seconda monofora, sono scolpite due figure animali databili alla fine del XII secolo: all'esterno, un'aquila e, all'interno, una protome leonina. Internamente, la navata unica è caratterizzata da un paramento murario lasciato a pietra faccia-vista, mentre le cappelle laterali e il presbiterio rettangolare risultano intonacati. Sul lato sinistro dell'ingresso principale è collocata un'acquasantiera a colonna del XIX secolo, eseguita in marmo bianco e nero. Sulla parete destra, vicino alla controfacciata, trova posto il dipinto di Tobia e San Raffaele Arcangelo del XVII secolo, in seguito divenuto l'esemplare raffigurazione dell'Angelo custode. A metà delle pareti laterali, si fronteggiano due altari in pietra serena, riconducibili al XVIII secolo. Entrambi, privi di mensa, dipartono da un alto basamento su cui poggiano due colonne lisce a delimitare il dossale, cimate da un capitello composito dorato. Al vertice, la trabeazione è conclusa da un timpano ricurvo, che ospita al centro l'ostia raggiata. L'altare sinistro accoglie il dipinto ottocentesco dei Misteri del Rosario di Bernardino Secchi, che funge da coperta al dipinto della Madonna con Gesù bambino e santi, opera di Achille Soli della fine del XVI secolo. L'altare di destra ospita una tela seicentesca raffigurante Dio Padre tra angeli e santi, proveniente da una delle chiese distrutte durante la Seconda guerra mondiale, e al centro il piccolo dipinto di San Michele Arcangelo, opera della pittrice e restauratrice irlandese Sara Butler Handcock del 1871. Tra gli altari laterali e le cappelle si inseriscono in parete due confessionali a tre fòrnici, realizzati in pietra e muratura dipinta e datati 1679. La cappella sinistra, dedicata alla Madonna Addolorata, accoglie l'Altare maggiore preconciliare del XIX secolo, realizzato in marmi policromi, che fino al 1982 era collocato al centro del presbiterio. Al di sopra dell'altare, è stata ricavata una nicchia in cui è esposta la statua devozionale della Madonna Addolorata. La cappella destra, un tempo dedicata al Sacro Cuore di Gesù è totalmente occupata dal moderno organo a canne. L'area presbiteriale, rialzata di due gradoni rispetto al resto dell'aula, ospita al centro la nuova mensa per la celebrazione liturgica versus populum, con base in pietra e ripiano in marmo chiaro. Al centro della parete di fondo campeggia una moderna vetrata policroma raffigurante San Michele Arcangelo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1990-1999)
L'adeguamento liturgico ha comportato lo spostamento dell'Altare maggiore preconciliare dal presbiterio alla cappella laterale sinistra. Al suo posto è stata inserita una mensa per la celebrazione liturgica versus populum, con ripiano in marmo chiaro e basamento realizzato con le pietre rinvenute in loco durante il resturi degli anni Novanta, presumibilmente appartenenti all'abside medievale. Sul lato destro, è presente un leggio in legno.