chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pisa Pisa chiesa parrocchiale S. Biagio Vescovo e Martire Parrocchia di San Biagio Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (1970) XI - XIII(citazione intero bene); XVI - XIX(citazione intero bene); XVII - XVII(ristrutturazione intero bene); 1795 - 1795(restauro rinnovo intero bene); 1913 - 1913(ristrutturazione intero bene); 1922 - 1922(erezione campanile); 1940 - 1950(danneggiamento intero bene); 2003 - 2003(riallestimento parte esterna)
Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Biagio Vescovo e Martire <Pisa>
Altre denominazioni
Chiesa di San Biagio in Cisanello S. Biagio Vescovo e Martire
Ambito culturale (ruolo)
romanico pisano (costruzione)
Notizie Storiche
XI - XIII (citazione intero bene)
La prima attestazione documentaria dell'esistenza della chiesa di San Biagio in Cisanello risale all'XI secolo. Della struttura originaria non rimane nulla, perché intorno alla metà del XIII secolo l'edificio fu completamente ricostruito in mattoni.
XVI - XIX (citazione intero bene)
La chiesa di San Biagio dipendeva dal Capitolo dell'Opera della Primaziale. In seguito, fu di patronato di importanti famiglie pisane: nel XVI secolo, della famiglia Gambacorti e, nel corso del XIX secolo, delle famiglie Lanfranchi, Upezzinghi, Agostini e Savi.
XVII (ristrutturazione intero bene)
Nel corso del XVII secolo, la chiesa fu ristrutturata: l'orientamento fu invertito e le pareti in cotto furono intonacate.
1795 (restauro, rinnovo intero bene)
Nel 1795 l'edificio fu rinnovato grazie alle risorse messe a disposizione dell'Opera del Duomo, dall'Opera della Spina e da alcune importanti famiglie pisane.
1913 (ristrutturazione intero bene)
Nel 1913, l'edificio fu completamente restaurato grazie al finanziamento dell'Associazione per l'Arte in Pisa. L'intervento era volto al rispristino dell'aspetto originario della chiesa e comportò la demolizione di tre altari barocchi e il cambio di orientamento della facciata.
1922 (erezione campanile)
Nel 1922 fu eretto l'attuale campanile a vela, in sostituzione di uno più antico.
1940 - 1950 (danneggiamento intero bene)
La chiesa fu danneggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e in seguito ripristinata.
2003 (riallestimento parte esterna)
Nel 2003, il giardino di proprietà parrocchiale fu riallestito: furono realizzati una nuova recinzione e un piccolo parcheggio privato a servizio della chiesa.
Descrizione
La chiesa di San Biagio sorge nella periferia meridionale della città, nel borgo denominato Cisanello. L'edificio, documentato dall'XI secolo, non conserva più nulla della struttura originaria, poiché riedificato intorno al XIII secolo e modificato nel tempo da numerosi interventi di restauro. La struttura in cotto, libera su tre lati, ha il fianco sinistro costruito in aderenza alla casa canonica, di più recente costruzione. La facciata principale, caratterizzata da un profilo a capanna ornato da cornici dentellate, ospita al centro il portale principale, sormontato da una lunetta in cotto e inquadrato da stipiti ed architrave in marmo. Nella parte superiore della facciata si apre un piccolo oculo vetrato. Il fianco destro è dotato di una finestra a monofora e da un secondo portale di accesso, anch’esso archivoltato ed incorniciato in marmo. Il prospetto tergale presenta una monofora e il campanile a vela, eretto intorno al XIII secolo. Tutte le murature esterne della chiesa sono realizzate in mattoni a faccia vista e caratterizzate da una breve fascia basale costituita da conci regolari di pietra verrucana. Internamente, la chiesa si presenta a navata unica, priva di abside. Il presbiterio, rialzato di un gradino rispetto al resto dell’aula, presenta sul lato sinistro una seconda aula laterale, introdotta da arco, da cui si accede alla sacrestia.
Struttura
Muratura portante mista, costituita da conci in pietra e in laterizio. Tutte le murature si presentano in mattoni faccia a vista.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica priva di abside. L'area presbiteriale è rialzata di un gradino rispetto al resto dell’aula e presenta sulla parete sinistra una cappella laterale introdotta da un arco. Dalla cappella si accede alla sacrestia.
Coperture
La navata e il presbiterio sono dotati di una copertura a capanna, costituita da orditura primaria e secondaria lignea sorretta da quattro capriate. La cappella laterale e la sacrestia presentano una copertura piana in laterocemento. Manto di copertura in cotto su tutte le falde di copertura dell’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è composta da quadroni in cotto, mentre quella della sacrestia è costituita da piastrelle quadrate in gres.
Elementi decorativi
La facciata a capanna, ornata lungo il perimetro di gronda da una cornice dentellata, è realizzata in cotto a faccia-vista e caratterizzata da un basamento in pietra verrucana. Inserita nel paramento murario sia del prospetto principale che lungo i fianchi della chiesa, trova posto una serie di bacini ceramici di colore giallo e verde, qui collocati probabilmente nel secondo dopoguerra in sostituzione degli originali, che oggi si conservano presso il Museo Nazionale di San Matteo. Il portale maggiore archivoltato è inquadrato da una cornice in marmo bianco e sormontato da un oculo vetrato. All'interno, la navata unica presenta pianta rettangolare e copertura a capriate lignee: le pareti, intonacate ed imbiancate, sono decorate lungo l'estremità superiore, da una fascia con motivi ornamentali e insegne gentilizie, realizzata dal pittore Manetti nel 1920. A metà della parete destra, una nicchia ospita la moderna statua devozionale dedicata a San Biagio Vescovo, mentre sulla parete opposta una cornice in legno profila la tavola dipinta del XIII secolo raffigurante la Madonna con Gesù Bambino, attribuita a Ugolino di Tedice. Il presbiterio, anch'esso a pianta rettangolare, accoglie al centro l'Altare maggiore, riconducibile al XII secolo e costituito da una spessa lastra di marmo poggiante su quattro colonnine con capitelli figurati. Lungo le pareti del presbiterio sono posizionate altre colonnine affini, dotate di capitello scolpito e reimpiegate come basi per vasi e piante. Un'ultima è utilizzata come base del fonte battesimale, collocato a destra della mensa. In questo caso, il capitello appare scolpito con quattro figure a mezzo busto di angeli ed è databile all'ultimo quarto del XII secolo. Sulla parete di fondo, lato destro, si inserisce il moderno tabernacolo a muro, mentre sulla parete sinistra si apre un basso arco a tutto sesto che introduce nella cappella laterale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1970)
L'adeguamento liturgico ha comportato l'asportazione del vecchio altare preconciliare e l'inserimento di una mensa rivolta versus popolum e costituita da elementi di reimpiego, quali la lastra e le colonnine marmoree. Ai lati trovano posto il leggio in legno e il fonte battesimale, quest'ultimo formato dall'unione di una colonnina medievale e di una vasca in marmo moderna. Sulla parete di fondo, lato destro, si inserisce il tabernacolo a muro della seconda metà del XX secolo.