chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Calceranica al Lago Trento chiesa sussidiaria S. Maria Assunta Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - aggiunta arredo (1968-1978 circa) XI - XI(fondazione carattere generale); 1208 - 1208(riedificazione intero bene); 1213 - 1213(menzione carattere generale); 1537 - 1537(riedificazione intero bene); 1564 - 1564(rifacimento coperture); 1614 - 1614(restauro intero bene); 1623 - 1626(restauro intero bene); 1660 - 1660(ricostruzione campanile); 1751/05/23 - 1751/05/23(consacrazione intero bene); 1786 - 1786(cambio giurisdizione carattere generale); 1970 - 1970(rifacimento coperture); 1973 - 1973(rifacimento coperture); 1982 - 1982(installazione impianto antifurto intero bene)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Assunta <Calceranica al Lago>
Altre denominazioni
ASSUNZIONE S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XI (fondazione carattere generale)
Si ignora l'epoca della fondazione della pieve di Calceranica, ritenuta il primo centro cristiano della Valsugana, o almeno della sua porzione occidentale. Le ipotesi formulate dagli studiosi locali, secondo i quali la fondazione sarebbe anteriore al 1027 ad oggi non hanno trovato alcun riscontro documentario e sono da ritenersi fortemente incerte. Brida (1965) data la fondazione della prima chiesa all'XI secolo.
1208 (riedificazione intero bene)
Una prima riedificazione, documentata dalla data riportata sul portale maggiore del tempio, venne condotta nel 1208.
1213 (menzione carattere generale)
La pieve di Calceranica è menzionata per la prima volta nel 1213.
1537 (riedificazione intero bene)
Nel 1537, data riportata sul portale maggiore, la chiesa subì una radicale riedificazione in forme gotiche, che conferì al tempio il suo aspetto attuale. In tale occasione furono aggiunte le cappelle laterali e venne sostanzialmente modificata la facciata, che perse il profilo monocuspidato e vide tamponate le due finestre laterali.
1564 (rifacimento coperture)
Nel 1564 fu rifatto il tetto della pieve, danneggiato qualche anno prima da un incendio.
1614 (restauro intero bene)
Nel 1614 sono documentati imprecisati interventi di restauro.
1623 - 1626 (restauro intero bene)
Nel corso della visita pastorale del 1623 la pieve fu trovata in uno stato di tale abbandono che ne fu decisa la sospensione. I lavori di restauro durarono qualche anno e finalmente nel 1626 il vescovo di Feltre la riammise al culto.
1660 (ricostruzione campanile)
La costruzione dell'attuale campanile risale al 1660 circa; l'opera comportò la demolizione della precedente torre campanaria.
1751/05/23 (consacrazione intero bene)
Il tempio fu nuovamente consacrato il 23 maggio 1751 dopo il rifacimento dell'altare maggiore ad opera di Antonio Giuseppe Sartori (1748-1749).
1786 (cambio giurisdizione carattere generale)
Il territorio della pieve di Calceranica rimase soggetto alla diocesi di Feltre fino al 1786, quando fu accorpato a quella di Trento.
1970 (rifacimento coperture)
Nel 1970 venne rifatto il manto di copertura in lastre di porfido della chiesa. I lavori furono finanziati dal Comune di Calceranica.
1973 (rifacimento coperture)
Nel 1973 il manto di copertura della chiesa fu sostituito con tegole di cemento; nella stessa occasione furono rifatti i canali di gronda.
In seguito ai furti verificatisi nel 1979 e nel 1981, nel 1982 la chiesa venne dotata di un impianto d'allarme.
Descrizione
Pieve ab immemorabili, la chiesa di Santa Maria Assunta è costruita con orientamento a est su un terrazzamento naturale, dal quale si gode una splendida vista sul sottostante paese di Calceranica e sul lago di Caldonazzo. L'edificio attuale è il risultato della riedificazione del 1537, ricordata dall'iscrizione presente sull'architrave del portale maggiore, che conferì alla struttura il suo attuale sapore gotico. La facciata a due spioventi è delimitata da pilastri angolari in pietra a vista e reca al centro le aperture sovrapposte del portale architravato e di una finestra lunettata. Le fiancate, lisce, sono caratterizzate dall'emergere dei volumi delle cappelle laterali. Il campanile, situato a sinistra del presbiterio, si conclude con una cella campanaria a due ordini di monofore (archiacute e centinate), sulla quale insistono un tamburo ottagonale aperto su ogni lato e il cupolino a campana in lamiera metallica. L'interno è organizzato in tre navate, ripartite da arcate a sesto acuto sorrette da colonne libere, ciascuna di tre campate; sulle campate mediane delle navate laterali si affacciano due cappelle inquadrate da arcate a pieno centro, di cui quella sinistra a pianta rettangolare e quella destra a pianta poligonale. Il presbiterio, rialzato su un gradino, è introdotto dall'arco santo a sesto acuto in pietra a vista e si conclude in un'abside poligonale.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, ripartita in tre navate; ai lati della seconda campata delle navate laterali si sviluppano due cappelle laterali, di cui quella destra a pianta poligonale e quella sinistra a pianta rettangolare. Presbiterio rettangolare, concluso da abside poligonale.
Facciata
Facciata con attacco al cielo a due spioventi, delimitata lateralmente da pilastri in pietra a vista. Al centro si dispongono il portale architravato, una finestra lunettata e una piccola apertura rettangolare.
Prospetti
Fiancate laterali asimmetriche, caratterizzate dall'emergere dei volumi delle cappelle laterali e della sacrestia (a destra), quest'ultima costruita in continuità del corpo di fabbrica della navata laterale. Su ambo i lati in corrispondenza della prima campata si dispongono due accessi secondari. Monofore centinate si aprono in corrispondenza della terza campata e ai lati delle cappelle laterali.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, addossata al lato sinistro del presbiterio. Il fusto intonacato è concluso da una cella campanaria a due livelli ripartiti da cornici in pietra, ciascuno illuminato da quattro monofore (ogivali nel registro inferiore e centinate in quello superiore). Sul tutto insiste un tamburo ottagonale aperto su ogni lato da monofore centinate. Copertura a campana.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: la navata centrale è voltata a botte con lunette e presenta una finta reticolatura in stucco; le navate laterali sono sormontate da volte a crociera gotica; il presbiterio è coperto da una volta reticolata.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda con struttura in legno e manto di copertura in tegole di cemento. Campanile: cupolino a campana rivestito in lamiera metallica.
Interni
Tre navate ripartite da arcate archiacute sostenute da colonne libere in pietra. Sulla seconda campata delle navate laterali si affacciano due cappelle inquadrate da arcate a pieno centro. L'arco santo archiacuto introduce al presbiterio, rialzato su un gradino e illuminato da due monofore aperte nei lati obliqui dell'abside.
Pavimenti e pavimentazioni
Le navate condividono una pavimentazione in lastre di pietra calcarea di colore neutro. Nelle cappelle laterali è posato un pavimento in mattonelle di marmo, mentre il presbiterio presenta una pavimentazione in lastre di pietra calcarea romboidali a tre colori (bianco, nero e giallo), che compone un motivo decorativo geometrico con effetti tridimensionali.
Elementi decorativi
Una decorazione a finto marmo è presente sulle pareti del presbiterio e della cappella laterale destra.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1968-1978 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato in forma provvisoria con l'introduzione di arredi mobili, impiegati come poli liturgici. La balaustrata e l'altare maggiore settecenteschi sono stati mantenuti inalterati e al centro del presbiterio storico, a raso pavimento è stata collocata una mensa al popolo di tipo a tavolo, in legno (quattro gambe a balaustro). Un leggio in legno addossato alla balaustra destra è utilizzato come ambone. Funge da sede una sedia in legno a braccioli, con seduta imbottita e rivestita in finta pelle, addossata alla parete sinistra del presbiterio. La custodia eucaristica, presente solo durante il periodo estivo, si trova nel tabernacolo dell'altare maggiore storico.