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Arignano
Torino
chiesa
parrocchiale
Assunzione di Maria Vergine e S. Remigio
Parrocchia di Assunzione di Maria Vergine e San Remigio
facciata; Pianta; presbiterio; apparato iconografico; Impianto strutturale; copertura; arredi; fonte battesimale; sagrato
presbiterio - aggiunta arredo (1972)
XIV - XIV(preesistenza carattere generale); 1487 - 1487(preesistenza carattere generale); 1780 - 1780(costruzione intero bene); 1781 - 1781(consacrazione carattere generale); 1806 - 1806(inserimento arredo arredo interno); 1880 - 1880(restauro decorazione interna); 1881 - 1881(visita pastorale carattere generale); 1890 - 1890(visita pastorale carattere generale); 1892 - 1892(incendio carattere generale); 1901 - 1914(costruzione organo); 1972 - 1972(restauro tabernacolo); 1981 - 1981(restauro organo); 2015 - 2015(restauro serramenti); 2016 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine e di San Remigio
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine e di San Remigio <Arignano>
Altre denominazioni Assunzione di Maria Vergine e S. Remigio
Ambito culturale (ruolo)
impianto medievale (preesistenza)
barocco (rifacimento)
Notizie Storiche

XIV  (preesistenza carattere generale)

In Aregnano (Arignano) è documentata sin dal XIV secolo l’esistenza di una chiesa intitolata a S. Clemente. La chiesa compare nell’elenco del 1386 delle chiese e delle pievi che pagavano il cattedratico al vescovo di Torino e dove risulta dipendente dalla pieve di S. Maria di Chieri.

1487  (preesistenza carattere generale)

Al posto dell’attuale chiesa parrocchiale vi era un'altra chiesa, che secondo le cronache e la lapide sulla facciata era stata costruita nel 1487 ed era dedicata all’Assunta e a San Clemente I papa.

1780  (costruzione intero bene)

costruzione della chiesa parrocchiale di Arignano.

1781  (consacrazione carattere generale)

Il 9 settembre 1781 il card. Vittorio Costa di Arignano, arcivescovo di Torino, consacra la chiesa dedicata a Maria Vergine Assunta e San Remigio, rifatta dalle fondamenta a cura del conte Paolo Costa.

1806  (inserimento arredo arredo interno)

Inserimento di due altari marmorei nelle cappelle laterali della chiesa.

1880  (restauro decorazione interna)

Nel 1880 viene ridecorata la chiesa dal decoratore Vigna di Torino.

1881  (visita pastorale carattere generale)

1° centenario della consacrazione della Chiesa parrocchiale con intervento di S. E. Rev.ma monsignor Lorenzo Gastaldi arcivescovo di Torino

1890  (visita pastorale carattere generale)

Visita pastorale eseguita da S. E. Rev.mo monsignor Bertagna Ausiliare del cardinale Alimonda.

1892  (incendio carattere generale)

Incendio che, divampato dalla Sacrestia, distrusse gran parte della chiesa e della casa parrocchiale. L’incendio distrusse il baldacchino, l’organo e il tetto della chiesa.

1901 - 1914 (costruzione organo)

Costruzione nuovo organo.

1972  (restauro tabernacolo)

Rifacimento tabernacolo.

1981  (restauro organo)

A settembre del 1981 viene restaurato l’organo della chiesa.

2015  (restauro serramenti)

Progetto di inserimento di vetrate artistiche per la Sacrestia della Chiesa parrocchiale e manutenzione straordinaria della sostituzione dei serramenti della casa canonica

2016 - 2017 (restauro intero bene)

Nel 2016 sono stati messi in atto interventi volti alla manutenzione e restauro della chiesa, della sacrestia e dei locali della casa parrocchiale e dell’oratorio. Oltre agli interventi di restauro degli immobili è stato eseguito un adeguamento tecnologico – impiantistico: rifacimento dell’impianto elettrico e dell’impianto di riscaldamento.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Arignano si trova nel cuore del paese, ed è intitolata all’Assunzione di Maria Vergine e a San Remigio. La chiesa fa parte di un’aggregazione complessa di altri corpi di fabbrica: campanile, casa parrocchiale e oratorio. La facciata è in mattoni a vista. In posizione centrale si apre il portone d’ingresso sormontato da una lapide commemorativa che riporta informazioni riguardo la costruzione della chiesa. La facciata si conclude con un imponente timpano triangolare. La chiesa è orientata a sud e ha una pianta longitudinale ad una sola navata che si conclude con un’abside semicircolare. Il presbiterio è in asse con l’ingresso della chiesa. Il tabernacolo con l’edicola eucaristica è collocato sull’altare maggiore, realizzato con marmi pregiati, lavorati dal luganese Casella alla fine del Settecento. La navata centrale è coperta da volte a vela aventi alla base grandi finestre che portano luce alla navata. L’abside semicircolare è sormontata da una calotta semisferica nella quale si aprono due finestre, una alla destra, l’altra alla sinistra dell’altare. La muratura d'ambito interna è scandita da un ordine di lesene con capitello ionico collegate tra loro da una trabeazione continua.
facciata
La facciata è in mattoni a vista con finitura ad una finitura d’intonaco posta lungo il riquadro della porta, le linee orizzontali della trabeazione e sui capitelli alla sommità delle lesene. La facciata è rivolta verso nord. In posizione centrale si apre il portone d’ingresso in legno a due battenti, sormontato da una trabeazione. Al di sopra della porta vi è una lapide commemorativa, che cita: D.O.M/ DURARAE VIRGINI IN COELUM ASSUMPTAE/ ET D REMIGIO SACRAM AEDEM/ AB AN MCDLXXXVII AVITIS OPIBUS DATA DOTE/ FUNDATAM EIUSDEM PATRONI A SOLO/ RENOVARUNT. / SANCTOREM PARTEM AD SACRA SOLEMNIA COMES VICT AMED PHILIBERTUS COSTA A TRINITATE/ PIETRATIS STUDIO AMPLIOREM EXSTRUXIT/ RELIQUUM COME PAULLUS […] FILIUS/ PARI MUNIFICENTIA ET RELIGIONE/ PERFECIT AN MDCCLXXX. La porta è affiancata da lesene che terminano con capitelli di ordine ionico. La facciata si conclude con un imponente timpano triangolare. Sul fianco destro della facciata s’imposta un campanile a pianta quadrata in muratura a vista con cella campanaria e cuspide di coronamento
Pianta
La chiesa è orientata a sud e ha una pianta longitudinale a una sola navata che si conclude con un’abside semicircolare. All’ingresso vi è una bussola in legno. Lungo la navata vi sono due cappelle simmetriche, quella di destra dedicata al Sacro Cuore di Gesù, quella a sinistra alla Madonna del Rosario, entrambi separati dall’aula mediante rialzo e balaustra marmorea. In prossimità del presbiterio vi sono due rientranze che ospitano i confessionali in legno, di cui uno sormontato dal pulpito. Alla destra del presbiterio vi è la porta di accesso alla sacrestia e ai locali della casa parrocchiale.
presbiterio
Il presbiterio è in asse con l’ingresso della chiesa; si distacca dall’aula mediante una balaustra marmorea ed è collocato in posizione rialzata attraverso un gradino. Il tabernacolo con l’edicola eucaristica è collocato sull’altare maggiore, realizzato con marmi pregiati, lavorati dal luganese Casella alla fine del ‘700. In posizione avanzata si trova la mensa e a sinistra l’ambone, la sede e l’organo. Alle spalle dell’altare maggiore vi è un coro ligneo. Sul lato sinistro del presbiterio, due finestre munite di grata celano lo spazio dalla quale i conti Costa assistevano alle funzioni.
apparato iconografico
Alle spalle dell’altare maggiore vi sono tre tele: al centro la grande icona ovale raffigura la Vergine Assunta, San Carlo Borromeo, San Remigio e San Clemente e viene sorretta da due statue di angeli, alla sinistra, una tela dell’Annunciazione e alla destra una tela di San Giacinto.
Impianto strutturale
La chiesa ha una struttura in muratura portante. La navata centrale è coperta da volte a vela aventi alla base grandi finestre che permettono l’illuminazione naturale dell’aula. L’abside semicircolare è sormontata da una calotta semisferica nella quale si aprono due finestre, una alla destra l’altra alla sinistra dell’altare. La muratura d'ambito interna è scandita da un ordine di lesene con capitello ionico collegate tra loro da una trabeazione continua.
copertura
La copertura ha una la struttura in legno che poggia direttamente sulla muratura perimetrale. Un sistema di travi secondario sostiene la piccola orditura sulla quale è posato il manto di copertura in coppi. La copertura e completata con canali di gronda, pluviali e ferma coppi
arredi
L’assemblea è ordinata in panche a battaglione collocate lungo la navata. Dietro l’altare maggiore vi è un coro ligneo. Lungo la navata sono presenti due confessionali in legno, di cui uno sormontato da un pulpito. La sacrestia è integrata nel volume della chiesa e presenta due vetrate artistiche di recente inserimento. Sopra la bussola d’ingresso, in controfacciata, vi è la cantoria che accoglie un l'organo dell’inizio del XX secolo.
fonte battesimale
Il fonte battesimale è posizionato in una cappella separata, a sinistra della bussola d’ingresso. Il fonte battesimale è a parete, interamente in marmo ed è sormontato da un’edicola eucaristica. La cappella è separata dall’aula mediante rialzo e balaustra in ferro.
sagrato
Il sagrato della chiesa è molto stretto ed è di proprietà comunale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1972)
Il tabernacolo, rinnovato nel 1972, ha una porticina in piombo dorato che rappresenta a rilievo la figura della Fede ed è opera di Giuseppe Francesco Regis di Mondovì. L’area presbiteriale è stata aggiornata secondo quanto prescritto dall’adeguamento liturgico. La mensa è in posizione avanzata e possiede alla destra e alla sinistra due leggii. L’arredo presbiteriale è in forme coerenti col barocco ma allo stesso tempo leggere, contenendo così l’impatto visivo. La sede è costituita da una sedia.
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