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Tursi
Tursi - Lagonegro
chiesa
santuario
Maria Santissima di Anglona
Santuario Basilica Maria Santissima d'Anglona
Struttura; Coperture
altare - intervento strutturale (1967)
X - XIV(costruzione intero bene); XIV - XV(costruzione intero bene); XX - XX(ristrutturazione intero bene)
Basilica Minore di Maria Santissima di Anglona
Tipologia e qualificazione chiesa santuario
Denominazione Basilica Minore di Maria Santissima di Anglona <Tursi>
Altre denominazioni Basilica Maria Santissima d'Anglona
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (c)
Notizie Storiche

X - XIV (costruzione intero bene)

E' la chiesa più antica di Tursi, risalente all'alto medioevo (968 - 1092), fu cattedrale e sede Episcopale sino al 1545, quando papa Paolo III unì la sede di Anglona con quella di Tursi e stabilì che la nuova diocesi si chiamasse Anglona Tursi, con sede nella città di Tursi. Originariamente la pianta della chiesa, sempre a tre navate, terminava con tre absidi. Successivamente nel XIII e XIV secolo l'allora cattedrale fu ampliata inserendo due transetti, sfondando le due absdiole laterali e si ampliò la zona presbiterale spostando più in fondo l'abside centrale, quest'ultima presenta una finestra centrale ornata da decori tipici dell'architettura normanna con influenze islamiche. Nello stesso periodo si introdusse, all'ingresso, un portale di accesso (nartece) con archi a tutto sesto con il principale contornato da teste di animali, decorazioni , e quattro pannelli in rilievo che raffigurano i quattro evangelisti

XIV - XV (costruzione intero bene)

La chiesa era molto più slanciata rispetto all'attuale, aveva copertura della navata centrale a botte. Attualmente è ribassata ed coperta con struttura in legno. Internamente sono presenti solo sulla parete della navata destra gli affreschi, di scuola bizantina, con scene del vecchio testamento, mentre sui pilastri sono rappresentati santi (questi in parte risalenti al X-XI sec. e in parte al 1448.),mentre figure di vescovi sono presenti all'intradosso delle arcate della navata destra. Sui pennacchi della navata destra sono raffigurati i profeti. Le composizioni iconografiche di chiara influenza bizantina, tipiche dell'Italia meridionale in quel periodo.

XX  (ristrutturazione intero bene)

Al 1967 risalgono alcuni lavori di restauro architettonico del Santuario diretti, dalla Soprintendenza della Campania, successivamente dalla nuova istituzione della Basilicata. I lavori hanno interessato la demolizione di tutti i corpi addossati al Santuario, nonché di gran parte dei locali dell’ antico episcopio; Si è proceduto alla demolizione anche di parti che avevano un proprio valore architettonico, artistico e religioso strettamente connesse all'impianto originario, come parte dei locali posti a sinistra del nartece, a ridosso dell’atrio d’ingresso, a sinistra al piano terra. Molti degli affreschi, decorazioni floreali e geometriche interne all'abside, parte degli affreschi esistenti sui colonnati a destra del nartece che collegava il Santuario all'episcopio, vengono inspiegabilmente sconficcati, come l'antico pavimento interno.
Descrizione

La Basilica Minore di Maria Santissima di Anglona presenta una tipologia classica dell'architettura romanica-normanna, è a tre navate con due piccoli transetti e un abside semicircolare. All'ingresso si erge un nartece archi a tutto sesto sui quattro lati di cui quello centrale in sommità ha dei basso rilievi (acquila, leone, toro e angelo) che rappresentano i quattro evangeslisti con al centro l'agnello mistico, che rappresenta Gesù. Originariamente alla sinistra del nartece vi era la fonte battesimale, posta prima dell'ingresso della chiesa, ora restano, dopo i restauri del 1967, solo le tracce delle fondamenta. L'abside e il nartece, oggetto di ampliamento nel XIV secolo, sono ornati da figure geometrice e antropomorfe di chiara influenza normanna e islamica.
Struttura
Muratura coontinua in pietra
Coperture
capriate di legno
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1967)
nel 1967, la Soprintendenza, ha introdotto il nuovo altare in pietra rivolto verso il popolo, demolendo il prezioso altare maggiore, in marmo policromo, presente a ridosso dell'abside, quest'ultimo conteneva un bellissimo paliotto di scuola napoletana ora posto nel transetto di destra.
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