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restauro
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Serrapetrona
Camerino - San Severino Marche
chiesa
sussidiaria
S. Maria di Piazza
Parrocchia di San Clemente
Interno; Impianto strutturale; Coperture
altare - intervento strutturale (1970-1979)
XIII - XIV(costruzione intero bene ); 1572 - 1572(visita apostolica intero bene); 1770 - 1775(ricostruzione intero bene); 1960 - 2003(restauro intero bene); 2016 - 2018(eventi sismici intero bene)
Chiesa di Santa Maria di Piazza
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria di Piazza <Serrapetrona>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria Assunta
S. Maria di Piazza
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
maestranze marchigiane (restauro)
Notizie Storiche

XIII - XIV (costruzione intero bene )

L'antica chiesa detta "Santa Maria de Serra" o anche "della Fonte", era situata nella parte più bassa della piazza a sinistra della fontana di Santa Maria. Negli statuti era chiamata "in rotis della Valle". Se ne ha notizia già nel XVI secolo.

1572  (visita apostolica intero bene)

Dalle annotazioni della visita apostolica di Mons. De Lunel avvenuta nel 1572 si sa che la chiesa non godeva allora di un buono stato conservativo, ma fungeva da parrocchiale poiché la chiesa di San Clemente era in restauro.

1770 - 1775 (ricostruzione intero bene)

Nel 1770 una frana distrusse l'antica chiesa. Cinque anni dopo, su altro versante della piazza, venne ricostruita la chiesa attuale.

1960 - 2003 (restauro intero bene)

Dal 1960 al 1968 la chiesa fu oggetto di un primo restauro. Nel 1997 la chiesa fu danneggiata dal terremoto. L'edificio venne restaurato una seconda

2016 - 2018 (eventi sismici intero bene)

La chiesa è stata in parte danneggiata dal sisma 2016 e successivi. In seguito a tempestivi interventi di restauro è stata revocata l'ordinanza di inagibilità con ordinanza sindacale n. 41 del 10/06/2018.
Descrizione

Eretta nel 1775 lungo l’asse ovest - est nel cuore di Serrapetrona, costituente parte del lato ovest dell’omonima piazza, la chiesa di Santa Maria Assunta andò a sostituire la più antica intitolata a Santa Maria della Fonte o “de Serra”, del XVI secolo, che insisteva sul lato sud della piazza e che fu distrutta da una frana nel 1770. Il prospetto principale est, in laterizio, si presenta come una superficie il cui ritmo è scandito da due ordini di quattro paraste che individuano sei settori verticali di cui i due centrali, sovrapposti, sono caratterizzati dalle due uniche bucature di facciata: nel settore inferiore un ampio portale, con cornice in pietra modanata, è sovrastato da una grande lapide commemorativa cui fanno eco altre due poste tra le paraste dei settori laterale; nel settore superiore una grande finestra rettangolare, con cornice in laterizio dal profilo mistilineo, è sovrastata da un grande orologio che è posto al centro di un ampio timpano curvo che svetta oltre il piano d’imposta della copertura e che si estende per l’ampiezza della luce tra le due paraste centrali, sormontato al centro da una croce in ferro. Il prospetto sud è segnato da una finestra rettangolare che emerge sopra il volume della costruzione adiacente ed in parte dal volume del campanile a base quadrata in pietra intonacata, con cella campanaria a quattro fornici a tutto sesto in laterizio coperta con tetto a padiglione sul cui centro è stato posto un ulteriore parallelepipedo che ospita un piccolo castello metallico per altre due campane più piccole e termina a sinistra con una finestra rettangolare posta sulla superficie curva dell’abside. Il prospetto ovest è caratterizzato dal semicilindro dell’abside. Il prospetto nord, in analogia con il fronte opposto, è bucato da due finestre rettangolari, una al centro dell’aula ed una sulla superficie curva dell’abside.
Interno
Un’ampia aula unica rettangolare, intonacata, è divisa da una serie di paraste corinzie in tre campate secondo lo schema ABA in cui le A sono più piccole e coperte con volte a botte in camorcanna, la B è di maggiori dimensioni, coperta con volta a vela ed è caratterizzata ai lati da due ampi archi a tutto sesto centinati che ospitano due pregevoli cornici in marmo e stucco che a loro volta accolgono preziose raffigurazioni sacre. Sopra a questi archi, oltre il livello della trabeazione decorativa, si aprono le due finestre rettangolari che, insieme a quella di controfacciata, provvedono all’illuminazione naturale dell’aula. Rialzato di un gradino dal piano dell’aula ed introdotto da un alto arco trionfale a tutto sesto, il presbiterio accoglie al centro un altare contemporaneo posto su rialzo e si svolge alle spalle di quest’ultimo nello spazio emiciclico dell’abside, coperto da un catino absidale in camorcanna ed illuminato naturalmente dalle due finestre rettangolari ricavate ai lati in alto nella superficie curva. Al centro di quest’ultima una ricca cornice, analoga a quelle poste negli archi laterali, sovrasta un coro ligneo posto alla base dell’emiciclo absidale. Vi sono due aperture poste ai lati dell’ultima campata che precede il presbiterio: la destra è stata murata e corrispondeva ad un ingresso secondario, la sinistra, invece, conduce alla sagrestia ed al campanile.
Impianto strutturale
Muratura perimetrale portante posta in opera con blocchi di pietra irregolari ed inserti in laterizio.
Coperture
Tetto a due falde con solaio in laterizio rivestito esternamente in coppi, sorretto da impalcato ligneo di capriate, travi ed arcarecci.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1970-1979)
Negli anni '70 del XX secolo l'altare preconciliare fu rimosso completamente. Al centro del presbiterio fu realizzato il presente altare con mensa in pietra retta da due sostegni laterali.
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