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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Raito
Vietri sul Mare
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
S. Maria delle Grazie
Parrocchia Santa Maria delle Grazie
Pianta; Facciata; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Sacrestia; Campanile; Cripta; Impianto strutturale; Sagrato
nessuno
1538 - 1540(fondazione intero bene); 1576 - 1590(costruzione transetto e cupola); XVII - XVIII(amministrazione intorno); 1608 - 1608(giurisdizione intero bene); 1677 - 1729(esecuzione affreschi); 1717 - 1733(costruzione altari); 1730 - 1741(consacrazione intero bene); 1757 - 1757(acquedotto intorno); 1762 - 1783(interventi vari intero bene); XIX - XX(restauri intero bene); 1960 - 1960(costruzione casa canonica); 1976 - 1976(interventi vari intero bene); 1980 - 1981(restauri affreschi); 1982 - 1982(titolazione intero bene); 2003 - 2005(restauri intero bene); 2017 - 2017(opere impiantistiche intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Grazie <Raito, Vietri sul Mare>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa di S. Maria delle Grazie
S. Maria delle Grazie
Autore (ruolo)
Solimena, Angelo (affreschi cappella di Santa Maria del Carmine)
Mastroleo, Giuseppe (affresco volta navata centrale)
Tipaldi, Agostino (altare maggiore)
Bastelli, Giuseppe (altari del Crocifisso e del Carmine)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
rinascimento (impianto originario)
barocco napoletano (programma decorativo)
neoclassico (programma decorativo)
eclettismo (rimaneggiamento facciata)
Notizie Storiche

1538 - 1540 (fondazione intero bene)

La fondazione della chiesa è connessa al ritrovamento di un affresco, su parete rocciosa, raffigurante la Vergine in atto di allattare il Figlio. In seguito a tale evento, nel 1538-1540 fu eretta la primitiva chiesa, inglobando in essa l'affresco ritrovato. La costruzione fu realizzata dalle principali famiglie del borgo (De Cesare, Consiglio, Liguori, Giordano, Giiuliano) che ne curarono successivamente il governo e l'amministrazione e vi vantarono alcuni privilegi.

1576 - 1590 (costruzione transetto e cupola)

Tra il 1575 e il 1590 la chiesa primitiva fu completata e ampliata con la costruzione del transetto e della cupola, sempre a cura della famiglie governanti.

XVII - XVIII (amministrazione intorno)

Nei secoli XVII-XVIII si registrano una serie di vicende relative ai beni della chiesa, ampliati con donazioni e acquisti, e alla loro gestione, in vista di migliorare le condizioni dell'edificio e allargare le strade di accesso. Tali vicende diedero origine anche a varie dispute tra le famiglie governanti al loro interno e tra queste, che sostenevano il patronato familiare sulla chiesa, e la comunità, che avanza il diritto di patronato pubblico.

1608  (giurisdizione intero bene)

Nel 1608 la chiesa fu eretta a parrocchia, dal vescovo mons. C. Lippi, scorporandone il territorio dalla parrocchia di Dragonea, dopo che gli abitanti del posto lo avevano ripetutamente richiesto e si erano impegnati a costituire congrue rendite.

1677 - 1729 (esecuzione affreschi)

La cappella di Santa Maria del Carmelo fu affrescata interamente, nel 1677, con soggetti riferiti al Cristo e alla Vergine. Gli affreschi, in un primo momento attribuiti a Luca Giordano, sono oggi ritenuti opera di Angelo Solimena. La volta della navata centrale reca un affresco del 1729, opera dell'artista napoletano Giuseppe Mastroleo.

1717 - 1733 (costruzione altari)

Nel 1717 fu costruito l'altare maggiore con il paliotto in bassorilievo, opera dell'artista romano Agostino Tipaldi, allievo del Bernini. Nel 1733 furono costruiti l'altare del Crocifisso e l'altare del Carmine, opere dell'artista napoletano Giuseppe Bastelli.

1730 - 1741 (consacrazione intero bene)

La consacrazione della chiesa è avvenuta il 10 settembre 1730 ad opera del vescovo mons. Domenico De Liguori (come recita una lapide in loco) oppure nel 1741 (come attestano altri documenti notarili).

1757  (acquedotto intorno)

Nel 1757 ci fu una concessione fatta dai governatori della chiesa per la realizzazione di un acquedotto sotterraneo che sarebbe passato proprio davanti l'ingresso della chiesa.

1762 - 1783 (interventi vari intero bene)

Si riscontra in atti notarili che nel 1762 la chiesa fu sottoposa a restauro. Nel 1783 furono realizzate le otto cappelline laterali con altari in marmo e affreschi.

XIX - XX (restauri intero bene)

Vari interventi di restauro si sono susseguiti nel corso dei secoli XIX e XX. Nel 1826 si dovette provvedere ad una serie di opere di restauro che interessarono i marmi e gli stucchi danneggiati da un fulmine che aveva colpito il campanile della chiesa. Negli anni 1845-1846 furono eseguiti ulteriori lavori di restauro con le riparazioni del tetto e delle finestre. Nel 1872 fu realizzato un nuovo pavimento in ceramica vietrese. Nel 1901 i restauri riguardarono gli interni e le coperture, mentre nel 1912 fu rimaneggiata la facciata, le cui spese furono sostenute con il ricavato di ex-voto. Nel 1916 ai lati del portale in facciata furono apposti due pannelli ceramici.

1960  (costruzione casa canonica)

Negli anni '60 fu costruita la casa canonica al di sopra della navata sinistra della chiesa.

1976  (interventi vari intero bene)

Nel 1976 fu sostituito il pavimento di ceramica dell'Ottocento con uno in marmo. Alcune delle mattonelle sostituite sono conservate nel vicino Museo della Ceramica. Nello stesso anno fu rifatta la tinteggiatura dell'intera chiesa, sotto la guida dell'architetto R. D'Andria.

1980 - 1981 (restauri affreschi)

In seguito al sisma del 1980, che comportò alcuni lievi danni, furono restaurati gli affreschi, in particolare quelli della cappella del Carmine, con il consolidamento degli intonaci.

1982  (titolazione intero bene)

Con decreto della Santa Sede del 18 ottobre 1982, la chiesa ha ricevuto il titolo di "Tempio Mariano".

2003 - 2005 (restauri intero bene)

Tra il 2003 e il 2005, ad iniziativa della comunità, furono eseguite alcune opere di restauro, tra cui le porte d'ingresso, la sacrestia, gli altari laterali, il soccorpo. Nella circostanza fu aggiornato anche l'impianto elettrico.

2017  (opere impiantistiche intero bene)

Nel 2017 sono state eseguite opere impiantistiche per la sicurezza dell'edificio (impianto anti intrusione e videosorveglianza).
Descrizione

La chiesa di Santa Maria delle Grazie sorge nel centro storico di Raito (borgo collinare di Vietri sul Mare), in una posizione suggestiva e panoramica, su uno spuntone di roccia, verso cui si protende l'abitato. Essa è a croce latina e a tre navate, con transetto. La navata centrale è definita da ampi pilastri e grandi archi a tutto sesto, finemente decorati. In alto corre una delicata trabeazione da cui si diparte la volta a botte di copertura, con eleganti decori a motivi geometrici e floreali. Le navate laterali, suddivise in campate coperte da volte a vela, presentano varie cappelle minori lungo il perimetro. Il transetto e l'abside centrale sono coperte da cupole di differente forma. La chiesa si presenta all'interno in uno stile barocco con inserimenti neoclassici. La facciata è in stile eclettico, in cui emerge tuttavia un gusto classicheggiante, evidente nell'edicola del secondo piano e nel frontone di coronamento. Al complesso monumentale appartengono, oltre la chiesa, la sacrestia, la cripta, il campanile, la casa canonica ed altri ambienti di uso pastorale.
Pianta
La pianta della chiesa è a tipologia longitudinale, a croce latina, tre navate e transetto. Gli accessi sono presenti nella navata centrale e nella navata laterale destra. Il portale principale immette in un piccolo endonartece, sovrastato dalla cantoria, e quindi nella navata centrale. Il portale minore dà direttamente nella navata laterale destra. Le navate sono suddivise da setti murari uniti a pilastri a pianta composita. La navata centrale termina con uno spazio quadrato coperto dalla cupola principale e con una profonda abside, delimitata da balaustre, in cui sono collocati il presbiterio e l'altare preconciliare. Le navate laterali sono affiancate da numerose cappelle e altari, presenti anche alle testate. Dalla navata destra si passa alla sacrestia, dalla navata sinistra si scende in cripta.
Facciata
La facciata, in stile eclettico, è formata da due corpi con caratteristiche differenti. Il corpo principale, di ispirazione neoclassica, è a doppio ordine concluso da un timpano. Al centro dell'ordine inferiore si apre il portale principale, che dà accesso alla navata centrale, realizzato in tufo grigio intagliato, ai cui lati sono due pannelli di ceramica policroma locale raffiguranti i Santi Pietro e Paolo. Alle due estremità del corpo sono due lesene in finto bugnato, al di sopra delle quali corre una trabeazione a triglifi. L' ordine superiore reca lungo l'asse centrale una graziosa edicola decorata in stucco con lesene binate doriche ed elementi floreali, con nicchia che ospita la statua della Vergine. Ai lati vi sono finestre ad angoli arrotondati e decorazioni geometriche, mentre alle estremità si trovano colonnine scanalate e binate, in stile ionico fiorito, in asse con le lesene inferiori. Il timpano superiore ha l'aspetto di un frontone classico con cornici dentellate. Il secondo corpo, a destra di quello principale, presenta un portale minore, anch'esso in tufo grigio intagliato, in corrispondenza della navata destra, ed una lesena angolare in finto bugnato, sormontata da lesene ioniche binate. Al centro del corpo si apre una finestra circolare a mo' di piccolo rosone, con cornici decorate. La facciata è conclusa in alto da un cornicione, in prosecuzione della base del timpano centrale, e da una superficie orizzontale con fantasia di decorazioni geometriche in intonaco.
Coperture
La copertura della navata centrale è una volta a botte riccamente decorata, mentre la copertura delle navate laterali con i relativi altari è composta da volte a vela. Al centro del transetto si eleva una cupola emisferica sorretta da un tamburo finestrato su pinnacchi; anche l'abside è sormontata da una cupola a sesto ribassato, di minori dimensioni. All'esterno le volte e la cupola minore sono protette da tetto ligneo a falde, con manto di copertura in tegole di laterizio; la cupola principale è ricoperta da battuto di calce.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti interni sono realizzati in marmo chiaro con forti venature nelle navate e in marmo scuro per l'asse centrale.
Elementi decorativi
Gli elementi decorativi interni conferiscono alla chiesa una elegante veste in cui si uniscono lo stile barocco a quello neoclassico. Essi sono realizzati in stucco e si svolgono con motivi floreali e geometrici soprattutto alle pareti, alle volte e alle cupole. Particolare rilievo riveste la decorazione pittorica della navata laterale sinistra in corrispondenza della cappella del Carmine.
Sacrestia
La sacrestia, accessibile dalla navata destra, è composta da un ambiente a pianta rettangolare e coperto da volta a botte a schifo decorata.
Campanile
Il campanile è parte integrante del complesso e si trova sul lato sinistro della facciata, al di sopra della casa parrocchiale. Esso è di modeste dimensioni, di forma quadrata con una sola cella campanaria. E' suddiviso in due ordini, con una monofora per lato al primo ordine e una piccola apertura di forma circolare al secondo ordine. La sommità è costituita da una piccola guglia di forma piramidale.
Cripta
La cripta si sviluppa al di sotto del presbiterio ed è accessibile dalla navata sinistra mediante una scala. E' composta da una sola navata coperta a volte a vela ribassate e decorate, con sottarchi. Al suo interno sono presenti rivestimenti in stucco ed affreschi. Alla cripta è unito un ulteriore ambiente.
Impianto strutturale
Il sistema costruttivo è di tipo tradizionale con strutture di elevazione in muratura continua portante integrate con setti murari e pilastri e strutture orizzontali costituite da un'articolazione di archi, sottarchi, volte e cupole in muratura. Questa è costituita da pietrame misto e malta comune con rivestimenti in intonaco e stucco. Il tetto è composto da capriate e falde in legno.
Sagrato
Il sagrato è costituito da uno slargo a valle della strada ed ha forma irregolare. E' pavimentato in basalto e recintato a parapetti e panche in muratura. Si presenta come una suggestiva terrazza da cui si gode uno splendido panorama sul Golfo di Salerno.
Adeguamento liturgico

nessuno
Non è stato effettuato alcun intervento di adeguamento liturgico. Esclusivamente in pochissime circostanze viene sistemato un altare provvisorio in legno, rivolto al popolo, nello spazio dinanzi alle balaustre. Un leggio e una sedia movibili in legno sono collocati in presbiterio.
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