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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Corsano
Tramonti
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
parrocchiale
SS. Salvatore
Parrocchia Santissimo Salvatore
Pianta; Facciata; Campanile; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Sacrestia; Impianto strutturale; Sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XVI - XIX(preesistenze carattere generale); XIX - XX(preesistenze carattere generale); 1966 - 1972(costruzione nuova chiesa intero bene); 1980 - 1980(costruzione campanile); 2004 - 2016(restauri e consolidamento intero bene)
Chiesa del Santissimo Salvatore
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa del Santissimo Salvatore <Corsano, Tramonti>
Altre denominazioni Chiesa del SS. Salvatore
Chiesa di Santissimo Salvatore
SS. Salvatore
Autore (ruolo)
Menotti, Vincenzo (progetto e costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione chiesa)
architettura contemporanea (costruzione campanile)
Notizie Storiche

XVI - XIX (preesistenze carattere generale)

Non si conosce l'epoca di fondazione della primitiva chiesa del Santissimo Salvatore. La prima notizia a suo riguardo risale al 1545, quando già aveva titolo parrocchiale; in quell'anno ad essa fu annessa la chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, che sorgeva in località Trognano, soppressa per le sue pessime condizioni. Nella visita pastorale del 4 novembre del 1698, eseguita dal vescovo mons. S. Caravita, la chiesa del Santissimo Salvatore viene trovata in cattive condizioni; vi era operante una confraternita. Nella visita del 1721, ad opera del vescovo mons. M. Bologna, si ordina di riparare il campanile. Altra visita fu fatta il 3 maggio 1896 dal vescovo mons. E. De Dominicis, che lasciò una descrizione della chiesa (ad una sola navata con cinque altari) e ordinò alcune urgenti riparazioni.

XIX - XX (preesistenze carattere generale)

Nel 1809, l'antica chiesa fu sottoposta ad opere di restauro, resesi indilazionabili per la gravità del degrado causato dal terremoto del 1805. In quella circostanza fu ceduta l'antica chiesetta di San Pietro, che era giunta in totale rovina, per concorrere, con il relativo ricavato, ai restauri della chiesa parrocchiale. Negli anni '60 del XX secolo, la chiesa, che versava in grave degrado ed era minacciata da ingenti frane, venne demolita e le funzioni parrocchiali si svolsero presso un piccolo edificio prefabbricato eretto nei paraggi.

1966 - 1972 (costruzione nuova chiesa intero bene)

Negli anni 1966-69 fu costruita la nuova chiesa in uno stile moderno, su progetto dell'ingegnere Vincenzo Menotti di Salerno (coadiuvato, per la realizzazione, dall'ingegnere Gaetano Criscuolo). L'opera fu voluta e curata dal parroco padre Modesto Russo. Per la sua costruzione fu scelto un sito più a monte (donato dal benefattore Pietro Apicella), meno centrale rispetto al borgo ed alquanto discosto dalla precedente chiesa demolita. L'inaugurazione e la dedicazione si svolsero il 4 novembre 1972 con una celebrazione presieduta dal vescovo mons. J. Nuzzi.

1980  (costruzione campanile)

Nel 1980 fu eretto il campanile, una struttura moderna innalzata sul lato anteriore del sagrato, separata dall'edificio sacro.

2004 - 2016 (restauri e consolidamento intero bene)

Nel 2004 e nel 2016, in due fasi distinte, sono stati eseguiti lavori di consolidamento e restauro sia alla chiesa che al campanile, riguardanti le strutture, i finimenti e gli impianti.
Descrizione

Il complesso parrocchiale del Santissimo Salvatore è un episodio di architettura contemporanea, composto dalla chiesa parrocchiale con locali annessi, dall'oratorio e dal campanile (che sorge isolato ma poco distante) e da aree libere. Il contesto è costituito dal borgo di Corsano (in Tramonti), il cui territorio ha aspetto collinare, piuttosto uniforme, costellato da edilizia rurale varia dai caratteri vernacolari e di rada densità, da campi coltivati e da aree boscose. All'interno del borgo la chiesa, di modeste dimensioni, occupa una posizione poco eminente e non centrale, benché si distingue per il suo volume netto, compatto e dalla forma inconsueta. L'edificio sacro si presenta a tipologia longitudinale, pianta a forma di esagono irregolare, aula unica e copertura a volta a botte parabolica. Il presbiterio è costituito da una penisola dalle forme insolite, occupante lo spazio di fondo e la prima porzione dell'aula. L'intelaiatura strutturale è in vista e costituisce l'unica articolazione delle pareti laterali interne e dell'intradosso della copertura. Le pareti, ricoperte da intonaco civile color rosaceo, presentano aperture rettangolari di varie dimensioni e composizione. L'illuminazione naturale interna è piuttosto ampia. La facciata è costituita da una comune parete, con aperture varie e conclusa in alto ad arco a profilo parabolico, unghiato e aggettante. Le pareti esterne laterali ripresentano, con variazioni, gli stessi caratteri della facciata, tra cui il singolare profilo delle coperture.
Pianta
La pianta dell'edificio sacro presenta una tipologia longitudinale ad una sola navata ed un solo invaso spaziale. In essa si possono distinguere un corpo principale, a forma esagonale, ed uno spazio minore, che si sviluppa sul fondo trasversalmente, a forma quadrangolare irregolare, quasi una sorta di transetto. Il copro esagonale comprende l'aula e la porzione anteriore del presbiterio (con altare, ambone e battistero); il corpo di fondo ospita la presidenza e si congiunge, a sinistra, con la sacrestia ed altri ambienti pertinenziali, che si sviluppano lungo la fiancata della chiesa. Il presbiterio viene ad occupare tutta l'area di fondo, prolungandosi verso l'aula assembleare con una penisola, rialzata di due gradini ad andamento mistilineo atipico, in cui emergono le parti circolari laterali; sul fondo sono presenti ulteriori due gradini relativi alla presidenza. L'accesso alla chiesa è unico ed avviene mediante il portale d'ingresso, in corrispondenza del quale è presente un modesto atrio interno ligneo. Le pareti laterali divergono verso l'area centrale dell'aula, determinandone un allargamento. Lungo tali pareti emergono verso l'interno i pilastri, posizionati ad intervalli regolari.
Facciata
La facciata, in stile moderno, si compone di una parete uniforme, intonacata al civile (color rosaceo), con piccolo basamento in paramento lapideo e coronata superiormente dal profilo parabolico della copertura, sporgente in avanti ad unghia. Essa presenta un comune portale a piattabanda (privo di elementi decorativi), due semplici finestre laterali di forma rettangolare (a mezza altezza) e, in sommità in asse al portale, un gruppo di tre finestre a feritoia, ravvicinate.
Campanile
Il campanile, che sorge alquanto discosto dalla chiesa, all'ingresso del sagrato, in posizione isolata, è un manufatto di architettura contemporanea a pianta quadrata e mostra forma volumetrica scatolare. Presenta lungo le quattro facciate gruppi di tre finestre a feritoia ravvicinate, a diversa altezza, rispecchiando l'andamento della scala interna. La sommità è caratterizzata da ampie aperture rettangolari e da una copertura a volta a crociera cementizia a profilo parabolico, aggettante sui quatto lati ad unghia.
Coperture
La copertura della chiesa è composta da una volta cementizia, con travature a vista a profilo parabolico, spiccate direttamente dal piano di calpestio. Nell'area fondale essa è intersecata da una volta trasversale con profilo identico. L'esterno è costituito dall'estradosso delle volte paraboliche, ricoperto da manto impermeabilizzante.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è formata da piastrelle comuni, di modesto valore, con inserzioni in marmo in corrispondenza dei luoghi liturgici.
Sacrestia
La sacrestia è composta da un semplice spazio a forma trapezoidale, al lato sinistro della chiesa, accessibile dal presbiterio. Dalla sacrestia si passa ad un ambiente polifunzionale. Questi due ambienti sono realizzati tra la parete sinistra della chiesa e il terrapieno laterale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è composto da un sistema costruttivo ad intelaiatura cementizia, con pilastri a vista (a pianta rettangolare), in continuità con le travi paraboliche della copertura, ed ampie tamponature rivestite di intonaco civile.
Sagrato
Il sagrato è uno spazio quadrangolare antistante la facciata, circondato per due lati da due alte recinzioni, con un lato libero verso la strada di accesso (dove corrono due gradini), arricchito di arredi fissi e piantumazioni. La pavimentazione è in pietra posata ad opus incertum. Al suo ingresso, al lato destro, sorge il campanile.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
La chiesa è stata costruita negli anni successivi al Concilio Vaticano II, nel rispetto delle nuove prescrizioni liturgiche. Il presbiterio è costituito da un piano rialzato di due gradini a mo' di penisola che dal fondo avanza entro l'aula liturgica. Il suo fronte verso l'assemblea segue una linea mista con due protuberanze laterali di forma circolare e simmetriche, dove sorgono il battistero in marmo a destra e l'ambone in legno a sinistra. Al centro è posizionato l'altare, che presenta un ampio ed unico piede centrale, rivestito in pietra e pannelli decorativi a rilievo, con mensa marmorea molto sporgente ai lati. L'ambone ha come base un elemento scultoreo raffigurante un angelo, su cui è posizionato semplice leggio ligneo. Il secondo gradino del presbiterio continua fino al fondo della chiesa, dove un podio a tre alzate ospita la presidenza e le altre sedute (in legno, movibili), accostate alla parete. Il presbiterio è in libera continuità spaziale con l'assemblea.
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