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Castelletto di Mendosio
Abbiategrasso
Milano
chiesa
parrocchiale
S. Antonio Abate in Castelletto Mendosio
Parrocchia di San Antonio Abate
Impianto strutturale; Organo
presbiterio - intervento strutturale (1970)
XV - XV(preesistenze intero bene); 1609 - 1610(costruzione intero bene); 1609 - 1616(costruzione canonica); 1970 - 1980(rifacimento presbiterio); 1990 - 1990(restauro intero bene ); 2014 - 2014(restauro interno)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Castelletto di Mendosio, Abbiategrasso>
Altre denominazioni S. Antonio Abate in Castelletto Mendosio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

XV  (preesistenze intero bene)

Una chiesa dedicata a Sant'Antonio Abate a Castelletto di Mendosio è menzionata per la prima volta in alcuni documenti del XV secolo.

1609 - 1610 (costruzione intero bene)

L'edificio attuale venne costruito probabilmente entro il 1609 (anno della consacrazione). La costruzione del nuovo edificio (e la demolizione di quello preesistente) si deve, con ogni probabilità, al fatto che nel 1604 Federico Borromeo aveva concesso il titolo di parrocchiale alla chiesa di Castelletto.

1609 - 1616 (costruzione canonica)

Entro il 1616 venne costruito anche l'edificio della canonica.

1970 - 1980 (rifacimento presbiterio)

Negli anni Settanta il presbiterio della chiesa fu oggetto di importanti modifiche, finalizzate all'adeguamento dell'area alle nuove indicazioni conciliari. Nel corso dell'intervento venne demolito e chiuso l'ingresso alla cripta (che si trovava di fronte all'altare); venne ampliata la platea marmorea, dove vennero posizionati l'ambone ed il nuovo altare; ed infine venne demolito l'antico pulpito pensile, ubicato a sinistra dell'arco d'accesso al presbiterio.

1990  (restauro intero bene )

Negli anni Novanta la chiesa è stata oggetto di un intervento di restauro che ha interessato, in particolare, la facciata (rifacimento degli intonaci) e le pareti interne (pulizia delle superfici dipinte e rifacimento degli intonaci). Nel corso del medesimo intervento sono stati anche sostituiti gli infissi ed i pavimenti.

2014  (restauro interno)

Nel 2014 si è compiuto un nuovo intervento di restauro degli intonaci e delle superfici dipinte della chiesa. L'intervento ha interessato, in particolare, le cappelle laterali, l'abside e la cappella del fonte battesimale, dove è stato scoperto e restaurato un nuovo affresco raffigurante la "Madonna del Purgatorio".
Descrizione

La chiesa di Sant'Antonio Abate sorge nella frazione di Castelletto, a pochi passi dal Naviglio Grande e dal Naviglio di Bereguardo. L'edificio, a pianta longitudinale, con due cappelle laterali, campanile e sagrestia, è preceduto da un pronao architravato con colonne di granito e volta a schifo. L'aula, mononavale, è coperta da una volte a botte, mentre l'abside, quadrangolare, presenta una volta crociera con elementi decorativi in stucco. Sulle volte e nelle lunette sono dipinte immagini di Santi e Martiri. Addossata al fianco sinistro della chiesa, in un vano accessibile dall'aula, si trova la cappella del fonte battesimale. Sulle pareti esterne di quest'ultima sono ancora riconoscibili i resti di una antica "Danza Macabra", mentre all'interno si conservano due affreschi del XVI e XVII secolo (recentemente restaurati), raffiguranti rispettivamente la "Madonna del Purgatorio" (XVI secolo) ed il "Battesimo di Cristo" (XVII secolo). La chiesa ha un pavimento in mattonelle di cemento colorate in pasta e infissi di recente fabbricazione.
Impianto strutturale
Edificio in mattoni pieni, con volte in laterizio e copertura a tetto (con falde a capanna ed a padiglione).
Organo
L'organo, posto sul fianco destro dell'aula, risale al 1830 ed è opera del maestro organaro Pietro Pandolfi. Secondo gli studiosi, la cassa e la balconata sono state riadattate ed appartengono ad un altro strumento (forse provenienti da un convento circostante). L'organo è stato restaurato nel 2017.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
Negli anni Settanta si è provveduto all'adeguamento liturgico del vano presbiterale, ampliando la platea marmorea e installandovi la nuova mensa ed il nuovo ambone (entrambi in marmo). L'antica cattedra in legno è stata conservata nella sua posizione originale.
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