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adeguamento liturgico
Massarosa
Lucca
chiesa
parrocchiale
Santi Iacopo e Andrea
Parrocchia dei Santi Iacopo e Andrea
Facciata; Pianta; Abside; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Cantoria; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1983); cappella feriale - aggiunta arredo (1983)
1077 - 1077(prima menzione intero bene); 1526 - 1527(ampliamento intero bene); 1575 - 1575(trasferimento titolo intero bene); 1827 - 1827(ampliamento intero bene); 1861 - 1866(costruzione campanile); 1895 - 1899(ampliamento intero bene); 1944 - 1945(danni bellici intero bene); 1945 - 1949(riparazione intero bene); 1980 - 1980(restauri interno); 1983 - 1983(adeguamento liturgico interno); 1986 - 1986(restauri esterno); 2011 - 2013(restauri copertura); 2016 - 2017(resturi campanile)
Chiesa dei Santi Iacopo e Andrea
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa dei Santi Iacopo e Andrea <Massarosa>
Altre denominazioni Chiesa dei Santi Jacopo e Andrea
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (ampliamento)
maestranze area lucchese (ampliamento)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

1077  (prima menzione intero bene)

La chiesa di Sant'Andrea è menzionata come luogo in cui viene rogato un atto notarile nel 1077.

1526 - 1527 (ampliamento intero bene)

Tra il 1526 e il 1527 la chiesa di Sant'Andrea viene ampliata e probabilmente ne viene modificato l’orientamento.

1575  (trasferimento titolo intero bene)

Nel 1575 alla chiesa di Sant'Andrea in piano viene trasferito il titolo e le prerogative, della chiesa parrocchiale di San Jacopo al monte.

1827  (ampliamento intero bene)

Nel 1827 la chiesa dei Santi Jacopo e Andrea viene ampliata.

1861 - 1866 (costruzione campanile)

Tra il 1861 e il 1866 viene costruito, a spese del comune di Viareggio, il nuovo campanile sul lato settentrionale.

1895 - 1899 (ampliamento intero bene)

Tra il 1895 e il 1899 la chiesa dei Santi Jacopo e Andrea viene ampliata dall'ingegnere Eugenio del Prete, che ne modifica la pianta trasformandola da rettangolare a croce latina.

1944 - 1945 (danni bellici intero bene)

La chiesa dei Santi Jacopo e Andrea viene danneggiata dai cannoneggiamenti della seconda guerra mondiale.

1945 - 1949 (riparazione intero bene)

Tra il 1945 e il 1949 vengono riparati i danni bellici.

1980  (restauri interno)

Nel 1980 vengono eseguiti lavori di restauro agli intonaci interni e alle decorazioni parietali.

1983  (adeguamento liturgico interno)

Nel 1983 l’area presbiteriale della chiesa viene adeguata alle nuove esigenze liturgiche introdotte dal Concilio Ecumenico Vaticano II.

1986  (restauri esterno)

Nel 1986 vengono eseguiti lavori di ripristino e ritinteggiatura degli intonaci esterni della chiesa.

2011 - 2013 (restauri copertura)

Tra il 2011 e il 2013 vengono eseguiti lavori straordinaria manutenzione alla copertura della cupola e il restauro alle decorazioni pittoriche della stessa.

2016 - 2017 (resturi campanile)

Tra il 2016 e il 2017 vengono eseguiti lavori di restauro al campanile.
Descrizione

Della chiesa dei Santi Iacopo e Andrea, che si attesta nella parte settentrionale dell’abitato storico di Massarosa, si ha notizia per la prima volta attraverso un atto notarile rogato proprio all'interno della stessa nel 1077 ma la sua storia è probabilmente molto più antica se, quando nel VI secolo i Longobardi lucchesi riuscirono ad occupare parte della Versilia, l’antico pago romano fu da loro assoggettato e trasformato nella Pieve di Elici, da cui dipendevano le distinte chiese di San Jacopo al monte e la chiesa di Sant’Andrea in piano a Massarosa. Nel 768 Galdoino fonda e dota una chiesa intitolata a San Salvatore sotto il patrocinio del vescovo di Lucca: questa chiesa probabilmente è il primo nucleo di quella che, trasformata nel corso dei secoli, diverrà l’attuale chiesa parrocchiale di Massarosa. Nel 1526 la chiesa di Sant'Andrea sarà ampliata e nel 1575 le verrà trasferito il titolo e le prerogative della chiesa parrocchiale di San Jacopo al monte che, a quella data, era ridotta allo stato di rudere. Il forte aumento della popolazione comportò, nel 1827, nuovi lavori di ampliamento dell’edificio e tra il 1861 e il 1866 fu costruito il nuovo campanile sul lato settentrionale. Alla fine del XIX secolo la chiesa assunse le sue forme definitive con l’aggiunta di una crociera sormontata da una cupola e dall'abside. L’intervento ottocentesco è caratterizzato da una grande continuità formale, immediatamente percepibile, e da effetti decorativi di notevolissima qualità: ne è esempio il “trompe-l’oeil” che si ispira al Pantheon, ma non solo. Anche gli interventi di restauro e di manutenzione eseguiti in tempi successivi manifestano la stessa attenzione prestata alla conservazione dell’esistente, vedi le pavimentazioni, piuttosto che a interventi radicali. Turba l’equilibrio di questa chiesa la cappella feriale ricavata in un ambiente della vecchia canonica nel 1983 alla quale si accede dalla parte meridionale del transetto: un linguaggio stereometrico e formale totalmente diverso che interessa anche l’esterno dove vengono lasciati affiorare alcuni segni decontestualizzati e ormai inutili del vecchio edificio.
Facciata
L’ottocentesca facciata della chiesa è definita da un impaginato architettonico in malta, formato da un frontone triangolare sostenuto da due lesene laterali, di ordine dorico semplificato, che inquadrano il portale l’ingresso incorniciato da modanature in arenaria e sormontato da un frontone triangolare sorretto da due mensole sempre in pietra.
Pianta
L'edificio ha una pianta a croce latina conclusa da un’abside. Il piedicroce è suddiviso in quattro campate da un sistema di paraste, lo spazio di crociera è separato dal resto dell’edificio da quattro archi a tutto sesto, uno per lato, impostati su colonne addossate alle pareti.
Abside
L'abside è congiunto allo spazio di crociera da una campata rettangolare individuata da un sistema di colonne addossate alle pareti laterali ed ospita gli scranni lignei del coro.
Presbiterio
Il presbiterio è sopraelevato di due gradini, occupa tutta la campata rettangolare che precede l’abside e parte dello spazio di crociera, il dossale dell’altare maggiore storico lo separa dal coro retrostante.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell'edificio sono costituite da: muratura continua, arconi trasversali in muratura incatenati, volte e cupola in muratura, impalcati lignei e catene.
Coperture
Il manto di copertura è in tegole tipo marsigliese in laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
L'edificio è pavimentato in mattonelle di cemento dipinte di bianco e nero disposte a scacchiera ed eccezione del presbiterio che è pavimentata in marmo bianco e grigio.
Elementi decorativi
L’apparato decorativo a stucco è composto da cornici, paraste e colonne di ordine dorico; le specchiature delle paraste e i fusti delle colone sono dipinti a finto marmo; l’apparato plastico è completato da decorazioni dipinte. L’aula è coperta da volte a botte con unghie laterali, lo spazio di crociera è coperto da una cupola con lanterna mentre i restanti spazi sono coperti da volte a botte semplici. Sono presenti, addossati alle pareti laterali sei altari in marmo policromi, nonché sempre in marmi colorati due confessionali, un pulpito e il fonte battesimale.
Cantoria
La cantoria è posta in controfacciata, con parapetto in legno, poggia su due coppie colonne dipinte a finto marmo
Campanile
Il campanile è stato costruito negli anni sessanta dell’Ottocento a nord dell’edificio in sostituzione del precedente, che dopo l’ingrandimento dell’edificio di culto risultava troppo basso e non permetteva la propagazione del suono delle campane. La nuova torre a pianta quadrata, in muratura mista, si compone di un basamento a scarpa, di una porzione centrale e dalla cella campanaria che sono separati da una cornice marcapiano in marmo bianco. Delle fasce in laterizio incorniciano la parte centrale, la cella campanaria e le finestre archivoltate. Il campanile è concluso da una guglia non troppo slanciata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1983)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha previso la rimozione delle balaustre e l’avanzamento del piano del presbiterio nello spazio di crociera, inoltre il primo gradino della predella dell’altare maggiore storico è stato prolungato in avanti ad occupare buona parte del presbiterio sopra il quale è stato posizionato l’altare della celebrazione in marmo e in bronzo. A sinistra, direttamente sulla pavimentazione del presbiterio, trova posto l’ambone in marmo e bronzo. Sul secondo gradino della predella dell’altare maggiore storico è collocata una poltrona in legno che funge da sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in marmo, dell’altare maggiore storico
cappella feriale - aggiunta arredo (1983)
Nella parete meridionale del transetto, sul fianco sinistro dell’altare laterale del Sacro Cuore, si apre la porta che permette l’accesso alla cappella feriale, ricavata in un ambiente della canonica a pianta rettangolare con due finestre sul lato lungo. Nel lato corto opposto all'accesso dalla canonica, su una pedana trova posto l’altare della celebrazione, in legno. Addossata alla parete destra una sedia in legno è stata adattata a sede del celebrante. Appeso sulla destra della parete di fondo un tabernacolo ligneo funge da riserva eucaristica.
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