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Rocchetta Nervina
Ventimiglia - San Remo
oratorio
sussidiario
S.S. ma Annunziata
Parrocchia Santo Stefano Protomartire
Pianta; Coperture; Campanile; interno; Facciate; Presbiterio; Controfacciata; Altare; Volta; Navata; Struttura
nessuno
XV - XV(costruzione intero bene); 1521 - 1521(preesistenze intero bene); 1625 - XVII(rifacimento intero bene); 1690 - 1960(manutenzione tetto); 1851 - 1851(decorazione interno); 1865 - 1865(costruzione portone d'ingresso); 1893 - 1893(rifacimento intonaco pareti esterne); 1924 - 1925(rifacimento intero bene); 2014 - 2015(restauro intero bene)
Oratorio della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Santissima Annunziata <Rocchetta Nervina>
Altre denominazioni A capela da Madona
A Maire Ana
casa degli Batui
Madonna delle Grazie
oratorio dedicato all'Annunciata
oratorio della SS. Annunziata
Oratorio dell'Annunciata
oratorio dell'Annunziata
Oratorio dell'Assunta
Oratorio S.S. ma Annunziata
Oratorio Annunziata
S.S. ma Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione intero bene)
Notizie Storiche

XV  (costruzione intero bene)

L’immagine dell’Annunciazione collocata nell clipeo nella cimasa dell'altare è un dipinto su tavola - riadattato alle forme della macchina d’altare barocca - databile al secolo XV, attribuito al pittore Emanuele Macario, oriundo del vicino paese di Pigna (cfr. BIB Meriana 1991): a meno di una provenienza dalla parrocchiale, il dipinto testimonierebbe una fase precoce dell’attività della confraternita.

1521  (preesistenze intero bene)

La posizione dell’edificio, parallelo alla via pedonale, in aderenza alle abitazioni potrebbe suggerire che, analogamente ad altri luoghi di riunione di confraternite liguri, esso fosse stato una “casaccia”, un’abitazione adibita a luogo di preghiera, poi trasformata in chiesa vera e propria. Conferma tale ipotesi la citazione di una "casa degli Batui" quale luogo di riunione dove viene redatto un decreto (confluito negli statuti della comunità), in data 1° dicembre 1521 (cfr. BIB Ciurlo S.). Non è chiaro - vista la denominazione di casa anzichè chiesa o oratorio - se il dipinto dell'Annunciata fosse già presente o meno in questo edificio e quale fosse la sua reale struttura (se di casa o di chiesa).

1625 - XVII (rifacimento intero bene)

L’edificio è assai caro alla devozione popolare : la tradizione vuole che sia stato eretto quale ex voto collettivo alla Madonna che intercesse a protezione della popolazione il 2 settembre 1625 quando trecento corsi e cento soldati della giurisdizione di Ventimiglia assediarono il borgo difeso eroicamente dai suoi abitanti, come ricordano i due dipinti ivi conservati (l’uno è la copia dell’originale secentesco). Probabilmente, in segno di riconoscenza, vi fu un ampliamento o conversione in chiesa del preesistente luogo di riunione cinquecentesco che ha riguardato le coperture e l'area del presbiterio.

1690 - 1960 (manutenzione tetto)

Dal 1690 al 1960 sono documentate spese di manutenzione ordinaria per la riparazione del tetto precisamente negli anni 1690 e 1696, 1858-59, 1902, 1911, 1925, 1960 (cfr. Fonti).

1851  (decorazione interno)

Vengono affidati al pittore locale Giovanni Battista Capoduro i lavori di decorazione degli interni (cfr. Fonti).

1865  (costruzione portone d'ingresso)

Probabile apertura di un secondo portone - più ampio di quello originario con copertura a capanna - che diviene il portone principale. La data è desunta dall'iscrizione sopra di esso.(cfr. Fonti).

1893  (rifacimento intonaco pareti esterne)

Nel 1893 è annotata una spesa per l'imbiancamento delle pareti esterne eseguita da un operaio del luogo.(cfr. Fonti).

1924 - 1925 (rifacimento intero bene)

In occasione del terzo centenario dell'ottenimento della grazia da parte della Vergine Maria si procedette al rifacimento della pavimentazione e del tetto (cfr. Fonti).

2014 - 2015 (restauro intero bene)

Restauro delle coperture del tetto della chiesa (rifacimento orditura secondaria con inserimento tavolato, sostituzione grondaie, collocazione nuove tegole marsigliesi) e del campaniletto; risanamento degli intonaci esterni.(cfr. Fonti).
Descrizione

L’Oratorio della Santissima Annunziata sorge in aderenza alle case del paese, nei pressi della chiesa parrocchiale. Di piccole dimensioni, con l’ingresso aperto sul fianco lungo, a sud e rivolto all’asse viario pedonale, è assai caro alla devozione locale per il particolare favore accordato alla popolazione per intercessione della Vergine Maria (raffigurata come Annunciata in un dipinto su tavola quattrocentesco). Già sede della confraternita dei Disciplinanti, continua ad essere officiato. All’interno presenta decorazioni ottocentesche e due dipinti (di cui uno è la copia ottocentesca) raffiguranti l’intervento miracoloso della Vergine in favore della popolazione travolta dalle truppe nel 1625.
Pianta
Navata unica a pianta rettagnolare conclusa da abside poligonale.
Coperture
Tetto a due falde con struttura portante in legno e tegole marsigliesi appoggiate sull’orditura secondaria.
Campanile
Collocato nell’angola sud-est, a pianta quadrata sormontato da una cupola cimata da croce metallica.
interno
Disposta parallelamente all’asse viario (via San Bernardo), orientata a sud, reca il portone d’ingresso principale su cui è posta la data 1865 ed un portone secondario, originario, con cornice in ardesia architrave con clipeo IHS e copertura in muratura con tegole. Gli ingressi sono rialzati rispetto al piano strada e vi si accede da tre gradini che corrono lungo il fianco dell’edificio. Nella parte alta si aprono tre finestre con profilo rettangolare sormontata da lunetta, dotte di grate e vetri. Finitura ad intonaco.
Facciate
La facciata ad est è solo parzialmente visibile in corrispondenza dell'imposta del campaniletto: ha finitura ad intonaco ed una finestra centinata; la facciata ovest non è visibile perchè inglobata nell' edificio adiacente; la facciata nord è rivolta verso la piazza attigua alla chiesa parrocchiale e vi si aprono tre finestre di forma analoga a quelle della facciata est.
Presbiterio
Presbiterio rialzato rispetto all'aula, concluso da abside poligonale; sula parete difondo è addossata la macchina d'altare in materia. Copertura a volta a vele.
Controfacciata
Facciata est occupata dalla cantoria in muratura accessibile da una rampa di scale in muratura addossata al lato sud dell'edificio. Accoglie un organo. Vi si apre una finestra centinata.
Altare
Altare unico, collocato a ridosso della parete di fondo del presbiterio, a tre gradini, con mensa aggettante, realizzato in materia, inserito entro struttura (macchina d'altare) anch'essa in materia. Al centro si apre una nicchia ospitante la scultura dell'Immacolata. Nel coronamento, entro cornice ovale, è collocato un dipinto su tavola raffigurante l'Annunciazione della Vergine.
Volta
Volta a botte unghiata in corrispondenza delle bucature delle finestre che si aprono sui lati sud e nord dell'edificio. Dipinta con motivi ornamentali, reca al centro la raffigurazione della Madonna col Bambino che veglia dal cielo sul paese di Rocchetta, opera di Giovanni Capoduro (1851).
Navata
Navata unica, suddivisa in aula e presbiterio da un gradino. Le pareti sono ritmate dalla successione di lesene, aggettanti, su cui si impostano gli archi della volta. Sulle lesene poggia un ampio cornicione a dentelli con decori a fioroni dipinti.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietra intonacata e decorata; strutture portanti orizzontali:volte a botte poggianti sui pilastri lievemente aggettanti dalla muratura perimetrale.
Adeguamento liturgico

nessuno
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