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Ravello
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
S. Maria dell'Ospedale
Parrocchia Santa Maria del Lacco
Pianta; Facciata; Coperture; Ipogeo; Campanile; Struttura
nessuno
XI - XI(preesistenze (ipogeo e ospedale) carattere generale); XII - XVII(preesistenze (chiesa primitiva) carattere generale); XV - XVI(costruzione intero bene); XVII - XVII(notizie generali intero bene); XIX - XIX (rifacimento intero bene); XX - XXI(situazione attuale intero bene)
Chiesa di Santa Maria dell'Ospedale
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria dell'Ospedale <Ravello>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna dell'Ospedale
Chiesa dell'Ospedale
Chiesa di S. Maria dell'Ospedale
Chiesa di Sant'Angelo dell'Ospedale
Chiesetta della Madonna dell'Ospedale
Chiesetta di Sant'Angelo
S. Maria dell'Ospedale
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
barocco (rifacimento interno)
preromanico (ipogeo)
gotico italiano (impianto originario)
scuola veneziana (affreschi)
barocco (decorazioni)
Notizie Storiche

XI  (preesistenze (ipogeo e ospedale) carattere generale)

Il luogo dove sorge la chiesa, impervio e scosceso, presentava molte grotte naturali. Il primo insediamento sfruttò un antro naturale ipogeo (tutt'ora esistente all'interno della chiesa), che fu trasformato in piccolo rifugio di eremiti. Nei pressi di tale anfratto, nell'XI secolo la famiglia Frezza fece costruire un piccolo Ospedale (i cui resti sono ancora visibili), a beneficio della città, fuori delle mura del Toro, in località "Pianello". L'Ospedale, la cui esistenza è attestata sin dal 1170, ricevette molti lasciti e benefici (come quello di Orso Rogadeo, nipote del vescovo di Ravello Costantino).

XII - XVII (preesistenze (chiesa primitiva) carattere generale)

Sulla parte superiore del costone roccioso, nei pressi dell'Ospedale, fu fondata la chiesa originaria, ad esso annessa, con il titolo di Sant'Angelo dell'Ospedale. La famiglia Frezza, che ne aveva curato la costruzione, nel 1118, a servizio dei pellegrini e degli ammalati accolti nell'Ospedale, ne mantenne il patronato e il diritto di nominare il cappellano. La chiesa fu successivamente servita dall'Ordine dei Flagellanti. Il complesso costituito dall'Ospedale e dalla chiesa rappresentava un'opera di notevole importanza sociale ed urbana. Tuttavia l'Ospedale cadde progressivamente in rovina e nel 1658 fu soppresso. Anche la chiesa venne abbandonata; negli anni successivi alcune delle opere in essa conservate furono trasferite al duomo. Nel 1754 il complesso era completamente abbandonato e franato.

XV - XVI (costruzione intero bene)

Non si sa con esattezza la data di costruzione della nuova chiesa (di modeste dimensioni e con caratteri di gusto tardo gotico), che fu eretta più a valle e inglobò l'antro ipogeo degli eremiti. Si può comunque arguire che fosse stata eretta tra XV e XVI secolo.

XVII  (notizie generali intero bene)

Si sa poco degli avvenimenti successivi. Qualche notizia emerge dalle Visite Pastorali dei vescovi di Ravello. Nel 1608 la chiesa si trovava in cattive condizioni, tale da non potersi celebrare. Nel 1640 era abbandonata e in rovina.

XIX - XIX  (rifacimento intero bene)

La chiesa fu interessata da lavori di rifacimento alla metà del secolo XIX, su commissione della famiglia Frezza. Due antichi altari laterali furono demoliti mentre quello centrale venne rifatto e sormontato da un antico affresco raffigurante la Vergine Maria col Bambino e arricchito con decorazioni di gusto barocco.

XX - XXI (situazione attuale intero bene)

Soltanto pochi ed occasionali interventi di restauro sono stati condotti nell'ultimo secolo ed oggi la chiesa si presenta in un grave stato di degrado ed incuria, benché resta aperta al culto e ai visitatori in alcune circostanze.
Descrizione

La chiesa di Santa Maria dell'Ospedale sorge in prossimità del centro di Ravello, a metà strada tra Santa Maria a Gradillo e Piazza Fontana Moresca, a ridosso di una parete rocciosa e prospiciente viale Parco della Rimembranza. Si tratta di un episodio architettonico singolarissimo, risultato di una sovrapposizione di ambienti vernacolari, ricavati in grotte naturali ed ampliati con scavi e corpi in muratura, ed edifici costruiti in elevazione. Ha aspetto di cappella rupestre e riveste notevolissimo interesse architettonico ed archeologico. Il complesso comprende oggi la chiesa, l'ipogeo primitivo, la sacrestia, il campanile e i resti di un antico ospedale annesso. La chiesa prospetta sulla pubblica strada con una semplice facciata a capanna, in cui emerge un piccolo protiro, ma il suo interno è sottoposto al piano viario di circa un metro. La navata unica, suddivisa in due campate irregolari coperte a crociera, termina con un abside decorato e affrescato, dove è collocato l'altare. La campata più interna reca ai suoi quattro lati colonne angolari in marmo scuro e capitelli di diverso stile. Sul suo lato sinistro sorge un particolare ambone parzialmente scavato nella roccia e ad essa appoggiato e completato in muratura e colonne, con scala d'accesso a vista. Passaggi laterali all'abside mettono in comunicazione con l'ipogeo originario, che si sviluppa dietro la chiesa incuneandosi nella cavità naturale. Quest'ultimo ha pianta molto irregolare, quasi a trapezio convergente verso il fondo absidato.
Pianta
La chiesa si compone di due ambienti principali disposti in sequenza. Il primo ambiente, coincidente con la chiesa più recente, è costituito da una navata a due campate irregolari e asimmetriche, non assiali e terminanti con una sorta di abside in muratura e un semplice altare, sormontato da un affresco con la Madonna e il Bambino. Tutto l'ambiente risulta seminterrato rispetto alla strada antistante (da cui è separato mediante tre gradini). Il secondo ambiente, retrostante al primo, è un manufatto ipogeo che converge lungo un asse leggermente obliquo verso una piccola abside ogivale. Altri ambienti, collegati ai precedenti, si trovano sulla destra (sacrestia e torretta del campanile) e sulla sinistra (ambone e relativa rampa) della navata. Sono presenti anche passaggi e camminamenti che collegano i vari ambienti, alcuni piccoli anfratti, un pozzo, una cisterna e altri locali scavati nella roccia.
Facciata
La facciata a capanna è trattata ad intonaco uniforme di colore bianco. E' caratterizzata soprattutto da un piccolo protiro che presenta due esili colonne in marmo ai lati del portale e un arco a tutto sesto, a mensola in muratura, appoggiato su di esse. Al di sopra dell'arco si apre una finestra ad arco pieno. La sommità è conclusa dagli spioventi del tetto, a cui è sotteso un marcapiano orizzontale.
Coperture
Il primo ambiente è coperto da volte a crociera irregolari, a sesto acuto di diversa altezza. Volte a crociera sono presenti anche nella sacrestia e nella piccola sala alla base del campanile. Il secondo ambiente è coperto da una volta a botte a sesto acuto a pianta irregolare, ricavata nella roccia e accordata alle pareti naturali. L'estradosso della parte emergente dalla roccia è composto da un tetto a due falde spioventi con embrici e coppi.
Ipogeo
Il manufatto più antico è stato ricavato approfondendo una cavità naturale e dotando l'ambiente di intercapedini e pareti laterali, coperte da volta accordata alla copertura naturale. Risulta parzialmente interrato e molto profondo nella montagna. L'ipogeo è a pianta irregolare (a forma di trapezio allungato) e presenta sul fondo una sorta di nicchia o absidiola, piccoli incavi laterali e tracce di antichi affreschi. Si tratta del primitivo antro naturale ricavato nella cavità rocciosa e adibito a rifugio eremitico, fungendo sia da ricovero che da cappella per la preghiera. Era dotato di una canalizzazione realizzata lungo le pareti, la quale raccoglieva l'acqua di infiltrazione rocciosa per convogliarla in un pozzo e una cisterna (posta presso l'ambone), ad uso dapprima degli abitanti del piccolo eremo e poi dell'ospedale.
Campanile
Il campanile sorge al di sopra della campata a destra dell'altare. Si compone di quattro piani; nell'ultimo si aprono sette archetti a tutto sesto che, in origine, dovevano far parte di una loggia del complesso ospedaliero e che oggi emergono al di sopra dello spiovente destro della facciata della chiesa.
Struttura
La struttura della chiesa è composta da un insieme integrato di roccia e muratura portante accordata alle pareti naturali, di colonne ed archi. Gli orizzontamenti sono in parte archivoltati e in parte costituiti dalle coperture naturali.
Adeguamento liturgico

nessuno
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