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restauro
adeguamento liturgico
Bologna
Bologna
chiesa
sussidiaria
S. Maria delle Muratelle
Parrocchia di Santa Caterina di Via Saragozza
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
nessuno
XIII - XIII(preesistenze intero bene); 1630 - 1630(ricostruzione intero bene); XVIII - XVIII(modifiche intero bene); 1928 - 1928(rifacimento facciata); 1938 - 1938(restauro intero bene ); 1958 - 1958(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria delle Muratelle
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria delle Muratelle <Bologna>
Altre denominazioni S. Maria delle Muratelle
Autore (ruolo)
Collamarini, Edoardo (rifacimento facciata)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XIII  (preesistenze intero bene)

La prima notizia sicura riguardante la Chiesa risale al 1256, per bandi che vengono affissi dinanzi all'edificio.

1630  (ricostruzione intero bene)

In occasione della nuova sistemazione di via Urbana, nel 1630, la chiesa venne demolita e ricostruita a poca distanza dal luogo di origine.

XVIII  (modifiche intero bene)

L'interno venne modificato nel corso del XVIII secolo.

1928  (rifacimento facciata)

La facciata odierna risale al 1928, realizzata su progetto di E. Collamarini.

1938  (restauro intero bene )

Per la Decennale del 1938 si rinnovarono gli intonaci.

1958  (restauro intero bene)

per la Decennale del 1958 venne realizzato un nuovo coperto nella chiesa e si procedette alla creazione del nuovo prospetto per il fianco sinistro dell'aula, visibile da via Saragozza e contiguo alla facciata. Seguendo il progetto di Collamarini, che aveva già portato alla realizzazione del fronte, si operò sul fianco seguendo il disegno già predisposto.
Descrizione

La Chiesa sorge parallelamente a via Saragozza, all'altezza dell'intersezione con via Collegio di Spagna e via Urbana, trovandosi a 650 metri tra Porta Saragozza, verso ovest, e Piazza Maggiore verso nord-est. L'edificio presenta una facciata sullo stesso piano del fianco, a dare accesso ad un endonartece cupolato, che poi immette nell'aula liturgica con pianta ad aula. L'esterno presenta un alzato in mattoni faccia a vista con membrature a ridisegnare le nervature architettoniche, mentre l'interno si mostra intonacato nelle tonalità del grigio. La chiesa è in uso alla Comunità Ortodossa.
contesto
La Chiesa sorge parallelamente a via Saragozza, all'altezza dell'intersezione con via Collegio di Spagna e via Urbana, nel luogo corrispondente a quella che un tempo era la seconda cerchia delle antiche mura che cingevano la città di Bologna, trovandosi oggi a 650 metri tra Porta Saragozza, verso ovest, e Piazza Maggiore, verso nord-est. La Chiesa sorge accanto all'Istituto N.S. del Carmelo delle Suore Carmelitane e a pochi passi dal Collegio di Spagna e dalla Chiesa di San Paolo Maggiore, verso nord-est.
impianto planivolumetrico
L'edificio, con fianco sinistro dell'aula parallelo alla sede stradale di via Saragozza, fa parte di un complesso planivolumetrico che si sviluppa orizzontalmente e comprendente l'Istituto di N.S. del Carmelo delle Suore Carmelitane ad ovest, mentre a sud, contigui al presbiterio, vi sono la sagrestia, il campanile e altri locali di pertinenza.
esterno
L'edificio si sviluppa parallelamente alla strada, con il fianco sinistro dell'aula su via Saragozza e separata dalla stessa tramite uno stretto marciapiede. La facciata è sullo stesso piano del fianco, a filo strada, incastonata tra il volume dell'aula a sinistra e il convento delle Suore Carmelitane a destra, conclusa in alto in un timpano con croce metallica sommitale. Il prospetto mostra un alto basamento in arenaria e membrature in conglomerato che disegnano le nervature architettoniche su un alzato in mattoni a vista, caratterizzato da specchiature ai lati che stringono un arcone cieco su lesene, con una cornice continua sul piano di imposta, che sottolinea le aperture. In basso al centro, rialzato di due gradini dal marciapiede, vi è il portale con soprastante architrave recante la scritta "INGREDIMINI ET VIDETE REGINAM VESTRAM", collocato entro un'apertura strombata inscritta in un arco a tutto sesto. In asse con il portale si trovano un'epigrafe, recante la scritta "ECCLESIA PAROCHIALIS SANCTAE MARIAE A MURATELLIS", e una finestra. Conclude la facciata, al di sopra di una cornice dentellata, un timpano con croce metallica sommitale su cippo. Lo stesso motivo architettonico della facciata è ripetuto nel fianco sinistro dell'aula, dove un cornicione dentellato in alto e arconi ciechi a tutto sesto sorretti da lesene, con una cornice continua sul piano di imposta, scandiscono la superficie inquadrando due lapidi commemorative e una finestra. Un campanile si eleva ad est, all'altezza della zona presbiterale, con alzato in mattoni faccia a vista percorso da un sottile arco a tutto sesto cieco e soprastante cella campanaria ospitante una finestra per lato entro un arco cieco.
pianta
Pianta ad aula unica, preceduta da atrio.
interni
Il portale d'accesso conduce ad un atrio cupolato con pavimento in graniglia entro cui ruota l'asse dell'edificio, il cui ingresso è collocato sul fianco sinistro, ad est, e garantito da un portale ligneo sovrastato da una cantoria con organo in controfacciata. L'interno presenta un'aula unica scandita in quattro campate da lesene sui fianchi, sormontate da un cornicione che corre lungo tutto il perimetro, e da arconi a tutto sesto che attraversano perpendicolarmente la copertura, impostando così uno schema: A-B-B-A. Sulle campate di lunghezza maggiore (B) si aprono corte nicchie rialzate di un gradino, introdotte da un arco a tutto sesto sorretto da lesene e con cartiglio centrale, mentre le campate di lunghezza minore (A) ospitando cantorie lignee. La copertura dell'aula è caratterizzata da volte a botte in corrispondenza dell'interasse minore e volte a botte unghiate in corrispondenza dell'interasse maggiore dove, superiormente al cornicione, si aprono le finestre. Il fonte battesimale in marmo è situato sul fianco sinistro all'altezza della prima campata. Il pavimento è in marmo rosso. L'edificio conclude il suo sviluppo longitudinale nella zona presbiterale voltata a botte, introdotta da un arcone sorretto da pilastri e con cartiglio centrale recante la scritta "VERBUM CARO FACTUM EST ET HABITAVIT IN NOBIS", coperta da un'iconostasi lignea che non ne consente la visione. L'interno è completamente intonacato con le tonalità del grigio.
impianto strutturale
Struttura portante in muratura.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su due file di panche lingee. Il fonte battesimale in marmo è situato sul fianco sinistro all'altezza della prima campata. Un'iconostasi lignea rialzata di un gradino dall'aula copre la zona presbiterale, preceduta dagli arredi liturgici in uso nel rito ortodosso. Una croce mobile, in legno e metallo, è collocata sulla destra.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa è in uso alla comunità ortodossa e ne reca il relativo arredo liturgico.
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