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Torino
Torino
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Bosco
Parrocchia di San Giovanni Bosco
Pianta; presbiterio; Impianto strutturale; facciata ; Interni; Campanile; esterni
presbiterio - intervento strutturale (1970 circa); presbiterio - intervento strutturale (1990-2001); presbiterio - intervento strutturale (2017 ad oggi)
1935 - 1938(proprietà intero bene); 1938 - 1940(proprietà intero bene); 1941 - 1941(dedicazione chiesa); 1943 - 1945(ristrutturazione chiesa); 1954 - 1954(realizzazione presbiterio); 1957 - 1957(natura canonica intero bene); 1958 - 1958(ampliamento non realizzato intero bene)
Chiesa di San Giovanni Bosco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Bosco <Torino>
Altre denominazioni S. Giovanni Bosco
Autore (ruolo)
Valotti, Giulio (progettista)
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

1935 - 1938 (proprietà intero bene)

Il Senatore Giovanni Agnelli, a seguito della tragica morte del figlio Edoardo, decise di creare una istituzione popolare che ne perpetuasse la memoria e si rivolse ai Salesiani.

1938 - 1940 (proprietà intero bene)

Posa della prima pietra il giorno 3 luglio 1938. Il progetto fu affidato all’architetto Giulio Valotti, coadiutore salesiano. Nell' ottobre del 1940 si era quasi alle finiture dell’attuale parte occupata dall’Oratorio con la Chiesa e il teatro.

1941  (dedicazione chiesa)

Il 19 aprile 1941 il Card. Maurilio Fossati benediceva la nuova Chiesa come cappella della scuola “Edoardo Agnelli”.

1943 - 1945 (ristrutturazione chiesa)

24 novembre 1943 Bombardamenti seconda guerra mondiale riportando i seguenti danni: crollo della volta e di parte del muro perimetrale, schiantamento degli infissi e screpolatura dei muri della sacrestia. novembre 1945 Ripristino della Chiesa e della sacrestia.

1954  (realizzazione presbiterio)

Fu realizzato un grande monumento in marmo a San Giovanni Bosco inglobato nell’altare maggiore. Il progetto è del Senatore Edoardo Rubino.

1957  (natura canonica intero bene)

Erezione a Parrocchia.

1958  (ampliamento non realizzato intero bene)

Siccome la chiesa appariva troppo piccola si ricorse ad un nuovo progetto più ampio. Molte furono le ipotesi sull’ubicazione della chiesa e almeno due i progetti. Le difficoltà incontrate fecero fare un passo indietro e non fu realizzata alcuna chiesa nuova.
Descrizione

La Parrocchia San Giovanni Bosco, già chiesa del Buon Pastore, edificata a partire dal 1938, è inserita nella struttura dell'Istituto Internazionale Edoardo Agnelli, situato nell'isolato compreso tra corso Unione Sovietica, corso Corsica, via Paolo Sarpi e via Giacomo Dina. L'edificio parrocchiale, in cui trova sede anche l'Oratorio don Bosco, fu colpito dai bombardamenti del 24 novembre 1943 riportando i consistenti danni. Nel novembre del 1945 la Chiesa e la sacrestia risultavano già ripristinate. L’intero edificio in cemento armato è rivestito con mattoni faccia-vista; sulla facciata principale un arco strombato, sempre in mattoni, accoglie il portone d’ingresso sormontato da un mosaico. Un piccolo sagrato è presente all’interno della recinzione che circonda l’intero complesso salesiano. Oltre alla chiesa sono presenti le aule per il catechismo;l’oratorio dei Salesiani, 4 campi dal calcetto in erba sintetica, 1 campo da basket, 1 per il beach volley, 1 per la pallavolo e 2 campi polifunzionali.
Pianta
La pianta a navata unica ha uno sviluppo longitudinale ed è suddivisa in 4 campate.
presbiterio
La zona presbiteriale è a pianta quadrata ed è sormontata da una cupola. Tale area è rialzata su tre gradini in marmo grigio rispetto all'aula: qui sono presenti un altare e un ambone in marmo. La sede è sul fondo; il fondale dello spazio absidale è costituito da un grande monumento marmoreo dedicato a San Giovanni Bosco. Alla sinistra dell’altare è presente il tabernacolo; alla base dei gradini è posto il battistero marmoreo a pianta ottagonale, disegnato dal Vallotti e messo in opera dalla scuola del “Beato Angelico”, con la scultura del pesce, simbolo di Cristo, e della croce, simbolo della redenzione.
Impianto strutturale
La struttura orizzontale e verticale è realizzata in cemento armato.Le campate della navata sono sorrette da arcate rivestite in mattoni. La copertura è a falde.
facciata
L’intero edificio è realizzato con mattoni a faccia vista a terminazione orizzontale. La facciata presenta un’imponente arcata che ospita il portale ligneo di ingresso e il mosaico raffigurante “Gesù buon Pastore”. Superiormente, due monofore a vento alleggeriscono la struttura muraria mentre al centro, in corrispondenza dell’arcata, è presente una croce.
Interni
All’ interno si trovano: le stazioni lignee della Via Crucis scolpite dall’artista Vincenzo Mussner di Ortisei; i due confessionali nella cappella della penitenzieria realizzati dall’Istituto salesiano del Rebaudengo; l’altare laterale sinistro dedicato a Maria Ausiliatrice con il quadro del pittore Mario Caffaro Rore che raffigura la Beata Vergine con il bambino attorniata da una pioggia di rose e da due angeli; l’altare laterale destro dedicato a Sant’Edoardo re di Inghilterra con il quadro del pittore Mario Caffaro Rore che raffigura il sovrano britannico con le insegne regali e la croce; le vetrate policrome; l’organo a canne ubicato in cantoria sopra il portale d’ingresso è opera della casa organaria “Carlo II Vegezzi Bossi” di Centallo (CN)ed è dotato di 21 registri reali disposti su due tastiere e pedaliera. Le decorazioni a finto oro e i gigli presenti nelle trabeazioni vennero realizzate nel 1953 dall’artista Giuseppe Maio di Orbassano.
Campanile
la torre campanaria in mattoni sorge sul lato destro della chiesa lungo via Giacomo Dina ed è concepita come una costruzione a vela nella cui parte superiore si apre una finestra che ospita un concerto di tre campane.
esterni
Sulla facciata principale, il portone ligneo è arricchito con sculture raffiguranti:i simboli dei quattro evangelisti; l’agnello trionfante, simbolo di Cristo; una mitria con ai lati pastorale e chiavi, simboli della Chiesa e del Papa. Al di sopra del portale, nella fascia che separa la zona di ingresso dal mosaico, vi è un piccolo bassorilievo marmoreo raffigurante una croce recante la scritta “Jesus Christus”. Il mosaico è disegnato dal pittore Piero Dalle Ceste e raffigura il Cristo come “il buon Pastore che conosce le sue pecore”. Il brano evangelico di Giovanni è anche ricordato con la frase “Ego sum pastor bonus”, riportata a caratteri dorati ai piedi del mosaico.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970 circa)
Negli anni settanta sono iniziati i lavori di adeguamento della zona presbiteriale alle nuove riforme liturgiche varate dopo il Concilio Vaticano Secondo. Sono state rimosse le balaustre marmoree per favorire la partecipazione e il coinvolgimento dell’assemblea alla celebrazione eucaristica, il tabernacolo ha perso il suo posto centrale al di sotto della statua di don Bosco per essere “trasferito” alla sinistra dell’altare maggiore. Al suo posto è stata ubicata la sede con i posti per il presidente e i ministranti. Il paliotto marmoreo con il “sogno che Giovannino ebbe a nove anni” ha trovato una collocazione provvisoria all’ingresso del portone secondario dell’oratorio. È stata costruita la mensa in marmo bianco arricchita da una scultura in bronzo raffigurante “L’ultima cena". Gli altari laterali sono stati eliminati ad eccezione dei quadri di Maria Ausiliatrice e Sant’Edoardo. Il battistero marmoreo dalla cappella in fondo alla chiesa è stato spostato sui gradini antistanti l’altare.
presbiterio - intervento strutturale (1990-2001)
Negli anni ‘90 è stato collocato nel presbiterio il crocifisso ligneo, opera della scuola di Ortisei, in sostituzione del precedente più piccolo ora collocato in sacrestia. Anche l’ambone in marmo bianco è stato arricchito con un leggio in bronzo sormontato da un crocifisso, opera del prof. Manassi. Alla sinistra del presbiterio vi sono i posti per il coro e, nel 2001, è stato collocato un piccolo organo elettronico per l’accompagnamento delle celebrazioni minori e della liturgie delle ore.
presbiterio - intervento strutturale (2017 ad oggi)
Dal 2017 è in corso un nuovo adeguamento liturgico, ad opera dell’architetto Luca Zumaglini. Insieme ad un progetto illuminotecnico, già realizzato, è in corso l’inserimento di un nuovo altare in marmo in grado di contenere il vecchio paliotto del monumento a San Giovanni Bosco (ora posto all’esterno in corrispondenza del secondo ingresso dell’Oratorio).
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