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Arco
Trento
chiesa
comunale
Madonna del Carmelo
Parrocchia di San Martino
Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1975-1999 circa)
1900 - 1909(costruzione intero bene); 1908 - 1908(giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1910/10/28 - 1910/10/28(benedizione carattere generale)
Chiesa della Madonna del Carmelo
Tipologia e qualificazione chiesa comunale
Denominazione Chiesa della Madonna del Carmelo <Arco>
Altre denominazioni Madonna del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche

1900 - 1909 (costruzione intero bene)

La costruzione della chiesa della Madonna del Carmelo fu avviata nei primi anni del XX secolo dai frazionisti della Braila. Nel 1906 Bortolo Bombardelli, abitante della frazione, scriveva al Municipio di Arco, dicendo che la fabbrica della chiesa, avviata "da diversi anni", era mancante del coperto e che nel frattempo "le muraglie della stessa non fanno che deperire". Il tetto fu approntato solo tra il 1908 e il 1909.

1908  (giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Benché sorta nel territorio del Comune di Arco, per una questione di vicinanza, fin dal 1908 il Capitolo della Collegiata di Arco dispose che la chiesa della Madonna del Carmelo dovesse essere affidata alla curazia di Drena.

1910/10/28  (benedizione carattere generale)

La chiesa venne benedetta il 28 ottobre 1910.
Descrizione

Costruita dai frazionisti della Braila all'inizio del XX secolo, la chiesa della Madonna del Carmelo sorge in posizione isolata su un poggio panoramico, con orientamento a nord-ovest. Facciata a due spioventi fortemente eminenti è definita da paraste angolari, raccordate da un cornicione modanato. Il portale architravato, a sinistra del quale è aperta una finestra rettangolare, è protetto da un portico con tettuccio a due spioventi retto da pilastri lisci. Le fiancate presentano due monofore per lato; sulla sinistra, inserita tra le strutture della sacrestia e della navata, sorge la torre campanaria con fusto intonacato e cella a quattro monofore, cimata da una cuspide piramidale. L'interno è organizzato a navata unica con pareti lisce, raccordata all'abside da un'arcata a sesto fortemente ribassato. All'imposta della volta corre un cornicione modanato.
Pianta
Pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale; abside semicircolare.
Facciata
Facciata a due spioventi fortemente eminenti, definita da paraste angolari, raccordate da un cornicione modanato. Il portale architravato, a sinistra del quale è aperta una finestra rettangolare, è protetto da un portico con tettuccio a due spioventi retto da pilastri lisci.
Prospetti
Fiancate lisce, recanti due monofore centinate per lato. A sinistra del presbiterio emerge il corpo ribassato della sacrestia.
Campanile
Torre a pianta quadrangolare, di modesta altezza, inserita tra la fiancata sinistra della chiesa e la struttura della sacrestia. Il fusto intonacato è cimato da una cella a quattro monofore centinate, compresa tra cornici modanate eminenti. Cuspide piramidale.
Struttura
Strutture portanti verticali: murature in pietrame, finite a intonaco tinteggiato. Strutture di orizzontamento: volta a botte ribassata; catino absidale.
Coperture
Chiesa: tetto a doppia falda, con struttura in legno e manto di copertura in coppi. Campanile: cuspide piramidale in lamiera metallica.
Interni
Navata unica con pareti lisce, raccordata all'abside da un'arcata a sesto fortemente ribassato. All'imposta della volta corre un cornicione modanato.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in mattonelle di cemento bianche e rosse, disposte in corsi diagonali.
Elementi decorativi
L'interno presenta motivi decorativi realizzati a tempera su intonaco: le pareti sono coperte da un motivo floreale dipinto a finta tappezzeria; il cornicione è dipinto a finto marmo; la volta della navata è profilata da una cornice fitomorfa, intervallata da motivi floreali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-1999 circa)
L'adeguamento liturgico è stato attuato con l'introduzione di arredi mobili in legno di tipo eterogeneo e non ha carattere di stabilità. Lo spazio presbiteriale non è ben individuato e corrisponde grossomodo all'area occupata dall'altare maggiore storico, che è stato mantenuto. Sul primo gradino dell'altare maggiore storico è presente una mensa al popolo di tipo a tavolo, con gambe incurvate a formare il monogramma mariano "MA". A sinistra della mensa è collocato un leggio in legno che funge da ambone. Una sedia imbottita, addossata alla parete sinistra della navata funge da sede.
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