chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Madonna dei Cavalli Canale Alba chiesa sussidiaria Madonna del Carmine Parrocchia di S. Defendente e Madonna del Carmine Coperture; Facciata; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni mensa - aggiunta arredo (anni '80 del sec. XX) 1734 - 1734(prima menzione intero bene); 1737 - 1737(consacrazione intero bene); 1750 - 1750(descrizione intero bene); 1817 - 1817(dipendenza intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1929 - 1930(riedificazione intero bene); 1947 - 1974(dignità intero bene)
Chiesa della Madonna del Carmine
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna del Carmine <Madonna dei Cavalli, Canale>
Altre denominazioni
Madonna del Carmelo Cappella della Madonna del Carmelo
Autore (ruolo)
Gallo, Bartolomeo (progetto di riedificazione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche
1734 (prima menzione intero bene)
La chiesa è citata per la prima volta nell'anno in cui Teobaldo Pinsoglio dona alla Chiesa di Asti un sito per costruirvi una cappella.
1737 (consacrazione intero bene)
Il vescovo Icardi, in visita pastorale, attesta che la chiesa è terminata e intitolata alla Madonna del Pilone, probabilmente in ragione della preesistenze di un pilone votivo, ma nota anche come Madonna dei Cavalli, da un cognome attestato localmente sin dal catasto del 1562.
1750 (descrizione intero bene)
Il vescovo di Asti Felissano afferma che la cappella ha struttura elegante ed è dotata di campanile e campana.
1817 (dipendenza intero bene)
Con la Restaurazione, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.
1869 (descrizione intero bene)
Nell'indagine su tutte le chiese non parrocchiali voluta dal vescovo di Alba Galletti la chiesa risulta officiata da un cappellano e correntemente sottoposta a interventi di manutenzione ordinaria.
1929 - 1930 (riedificazione intero bene)
Riedificazione integrale, nello stesso sito, dell'edificio, su progetto dell'architetto Bartolomeo Gallo.
1947 - 1974 (dignità intero bene)
La chiesa viene eretta in parrocchia il 16 luglio. Le funzioni sarebbero però state traferite negli anni settanta del sec. XX presso la chiesa di S. Defendente in frazione Valpone.
Descrizione
La chiesa, costruita nei primi decenni del sec. XX, ha impianto a tre navate: quella maggiore è conclusa da un'abside poligonale, mentre le due minori hanno terminazione piana. Le due campate in cui si articolano sia la navata centrale sia quelle laterali sono coperte da volte a crociera costolonate, poggianti su colonne con capitello cubico che raccoglie gli archi perimetrali. L'abside è invece coperta da una volta a ombrello costolonata ed è abbondamente illuminato da due bifore poste nei lati laterali. Lungo la navata sinistra è addossata un'abitazione, mentre il campanile interrompe, a tre quarti circa della sua lunghezza, la navata destra.
L'intera struttura, compreso il campanile, presenta aperture o circolari (collocate perlopiù in facciata) o a bifora (lungo le pareti delle navate laterali e nell'abside).
La facciata, tripartita, anticipa l'assetto spaziale dell'interno e presenta, in corrispondenza del portale, un pronao poggiante su colonne. Una galleria cieca segue l'andamento delle falde del tetto, conferendo nell'insieme un immagine neoromanica all'intero edificio.
Coperture
La navata centrale e quelle laterali sono coperte da volte a crociera costolonate, poggianti su capitelli cubici sorretti da colonne. Essendo il ritmo dei sostegni semplice, le volte delle navate laterali hanno di conseguenza impianto rettangolare, con i lati maggiori coincidenti con quelli longitudinali.
L'abside è coperto da una volta a ombrello tripartita e costolonata.
Facciata
La facciata ha andamento a capanna, con muratura di mattoni a vista. L'uso dell'intonaco è limitato ad alcuni elementi architettonici, come le tre cornici delle finestre a oculo, il protiro che anticipa l'ingresso principale e lo sfondato della galleria cieca che segue l'andamento dei salienti del tetto.
Il prospetto è tripartito verticalmente da due paraste, con un settore centrale corrispondente in larghezza a sei campate della galleria.
Elementi decorativi
Come la facciata, l'intero edificio ha una finitura superficiale esterna in mattoni a vista. L'unica parte intonacata è la fascia che si sviluppa all'intradosso degli archetti pensili di coronamento lungo i fianchi e l'abside della chiesa.
All'interno, le volte sono invece decorate con dipinti a motivi geometrici che esaltano le membrature architettoniche (gli archi di bordo, i costoloni delle volte ecc.), mentre i muri perimetrali mostrano fasce bicromatiche orizzontali.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è, nell'aula, in piastrelle cementizie bicrome, posate a scacchiera, e marmorea nell'area presbiteriale.
Adeguamento liturgico
mensa - aggiunta arredo (anni '80 del sec. XX)
L'altare preesistente è stato sostiuito da una mensa in metallo e formica, posizionata al limite del presbiterio.