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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
adeguamento liturgico
Canale
Alba
chiesa
sussidiaria
San Rocco
Parrocchia di S. Vittore
Facciata; Coperture
mensa e leggio - aggiunta arredo (2000-2005)
1563 - 1563(prima menzione intero bene); 1611 - 1611(descrizione intero bene); 1626 - 1626(dignità intero bene); 1633 - 1633(restauro intero bene); 1656 - 1656(descrizione intero bene); 1714 - 1714(restauro intero bene); 1773 - 1773(riplasmazione portico); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1915 - 1992(riedificazione intero bene); 1991 - 1992(restauro intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Rocco <Canale>
Altre denominazioni Cappella di San Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1563  (prima menzione intero bene)

La chiesa è citata nel catasto del 1563.

1611  (descrizione intero bene)

Gli atti di visita del vescovo Aiazza descrivono la chiesa come bisognosa di restauri.

1626  (dignità intero bene)

Il vescovo Broglia, ritrovando la chiesa in pessime condizioni statiche, ne ordina la chiusura al culto.

1633  (restauro intero bene)

La chiesa viene restaurata con il sostegno economico di un legato di Camilla Malabaila.

1656  (descrizione intero bene)

La visita del vescovo Roero attesta che la chiesa è in funzione, restaurata grazie al contributo della confraternita di S. Bernardino, da cui risulta dipendere.

1714  (restauro intero bene)

La cappella risulta nuovamente interdetta; la comunità decide di avviare immediatamente il restauro.

1773  (riplasmazione portico)

Il portico antistante la facciata viene ridimensionato per aumentare il sedime stradale in occasione di una visita dei Savoia.

1817  (giurisdizione intero bene)

Con la Restaurazione, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.

1869  (descrizione intero bene)

L'edificio è menzionato nell'elenco delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

1915 - 1992 (riedificazione intero bene)

La chiesa viene riedificata nelle forme attuali.

1991 - 1992 (restauro intero bene)

La cappella viene restaurata.
Descrizione

L'edificio, ad aula con cappelle laterali poligonali, ha impianto rettangolare allungato, concluso da un'abside anch'essa poligonale. Sul fianco sinistro è presente anche una sacrestia. Il campanile è a ridosso del muro perimetrale di destra e ha forma slanciata. All'interno, le volte (a botte e a vela) sono ornate da affreschi raffiguranti santi e da trompe l'oeil che simulano elementi architettonici. Degno di nota è l'altar maggiore, in marmi policromi.
Facciata
La facciata, in laterizio, presenta un disegno semplice, con doppio ordine di lesene angolari che reggono una trabeazione intermedia e un timpano. Al centro del livello inferiore vi è il portale d'ingresso, con battenti in ferro. Sopra, nel centro della facciata, è aperta una finestra a oculo.
Coperture
Lo spazio interno è coperto da una volta a vela che simula una cupola su pennacchi, posta in corrispondenza dell'incrocio tra l'aula e le cappelle laterali. Il presbiterio è coperto invece da una volta a botte, mentre il catino absidale è composto da tre unghie, prive di costoloni intermedi.
Adeguamento liturgico

mensa e leggio - aggiunta arredo (2000-2005)
Gli arredi lignei, posti dinnanzi alla macchina d'altare originaria, sono stati realizzati dalla falegnameria di Franco Toppino.
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