chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Canale Alba chiesa sussidiaria Madonna di Mombirone Parrocchia di S. Vittore Pianta; Facciata; Coperture; Campanile mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX) 1585 - 1585(descrizione intero bene); 1667 - 1667(descrizione intero bene); XVIII - XVIII(descrizione intero bene); 1749 - 1750(riedificazione intero bene); 1808 - 1808(demolizione intero bene); 1817 - 1817(giurisdizione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1891 - 1827(restauro intero bene); 1969 - 1980(demolizione sacrestia); 1994 - 1995(sistemazione piazzale); 2002 - 2002(restauro intero bene); 2003 - 2003(consolidamento intero bene)
Santuario della Madonna di Mombirone
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario della Madonna di Mombirone <Canale>
Altre denominazioni
Nostra Signora di Mombirone Santissima Maria Assunta Cappella di Nostra Signora di Mombirone
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
maestranze piemontesi (riplasmazione)
Notizie Storiche
1585 (descrizione intero bene)
La visita apostolica Peruzzi trova la chiesa di "Monte Birone" in condizioni non buone, tanto da ordinare di provvedere a restaurarla.
1667 (descrizione intero bene)
Il vescovo Tomatis, in visita pastorale, ordina di costruire la volta almeno sopra l'altare, sotto pena d'interdetto.
XVIII (descrizione intero bene)
Il catasto di fine sec. XVIII cita a Mombirone il sito di una cappella rovinata, la cui proprietà risulta contesa tra la parrocchia e la comunità.
1749 - 1750 (riedificazione intero bene)
La chiesa viene ricostruita dal luganese Andrea Vanetta.
1808 (demolizione intero bene)
Viene programmata la demolizione della chiesa per recuperare materiale da costruzione.
1817 (giurisdizione intero bene)
Con la Restaurazione, la chiesa, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.
1869 (descrizione intero bene)
L'edificio è menzionato nell'elenco delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.
1891 - 1827 (restauro intero bene)
La chiesa viene restaurata, evitando così la già prevista demolizione. L'anno successivo, tuttavia, si decide di procedere a un intervento più radicale. L'edificio assume così l'aspetto attuale. Nell'occasione, vengono ricostruiti integralmente la facciata, in mattoni a vista, il tetto, ricoperto da lastre di zinco; sono realizzati due nuovi altari e collocata una grande statua della Madonna con il bambino sulla lanterna della cupola.
1969 - 1980 (demolizione sacrestia)
Viene realizzata una casa di accoglienza presso il santuario, ampliato il sagrato e demolita la sacrestia posizionata a fianco dell'edificio di culto.
1994 - 1995 (sistemazione piazzale)
Su progetto dell'arch. Franco Cavallo viene sistemato l'ampio piazzale antistante la chiesa. Nel contempo si registrano interventi di manutenzione sulle coperture e nel settore absidale.
2002 (restauro intero bene)
Si concludono i lavori di restauro e ridecorazione delle pareti interne; nel contempo viene rifatto l'impianto elettrico, si risistema la pavimentazione e si restaurano i banchi.
2003 (consolidamento intero bene)
E' avviato e concluso un intervento di consolidamento strutturale.
Descrizione
L'edificio odierno è il risultato di radicali rifacimenti attuati tra il 1892 e il 1927 e l'immagine complessiva che ne risulta è piuttosto eterogenea. L'impianto planivolumetrico è ad aula coperta da una cupola emisferica su pennacchi, conclusa da un profondo presbiterio.
Un campanile è posizionato lungo fianco sinistro.
La facciata, in muratura a vista, è segnata da lesene binate angolari che reggono trabeazione e timpano, e rimanda a modelli neobarocchi. La singolare copertura piana e la cupola con lanterna (terminante con una statua della Madonna con bambino), caratterizzano fortemente il complesso.
Le pareti interne risultano interamente decorate con trompe l'oeil, in parte attribuibili al pittore Cagnasso, che riproducono elementi architettonici e motivi fitomorfi. Si possono altresì notare raffigurazioni di angeli, simboli mariani ed eucaristici. Presso l'altare, inoltre, è conservata una statua lignea seicentesca raffigurante una Madonna con il bambino, opera di uno scultore piemontese.
Pianta
Pianta pressoché rettangolare, prolungata in un profondo presbiterio concluso da un'abside. Nell'aula si innestano lateralmente due cappelle poligonali, che ospitano altari dedicati a S. Giovanni Battista e a S. Pietro.
Facciata
Facciata in muratura a vista, di gusto neobarocco, conclusa superiormente da un timpano poggiante su una trabeazione sostenuta da lesene angolari binate. Il portale d'ingresso, concluso da un timpano curvilineo spezzato, è sormontato da una finestra quadrilobata e affiancato da due aperture a sesto acuto.
Coperture
La copertura è piana, terrazzata e rivestita da lastre di zinco, definita da balaustri e da un ringhiera in ferro.
Al centro svetta l'estradosso della cupola con la sua lanterna in muratura, su cui è posta la statua dorata della Madonna con il bambino.
Campanile
Posizionato lungo il fianco sinistro della chiesa, mostra evidenti influenze eclettiche nella ricercata composizione della cella campanaria in mattoni a vista.
Adeguamento liturgico
mensa e leggio - aggiunta arredo (anni '70 del sec. XX)
L'adeguamento liturgico si è limitato all'aggiunta di una nuova mensa lignea e di un leggio, alle spalle dei quali sopravvive l'altare originario.