chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Canale Alba chiesa sussidiaria Madonna del Rivo Parrocchia di S. Vittore Impianto strutturale nessuno 1534 - 1534(prima menzione intero bene); 1611 - 1611(descrizione intero bene); 1626 - 1626(restauro intero bene); 1639 - 1639(restauro intero bene); 1670 - 1677(consolidamento intero bene); 1751 - 1751(crollo intero bene); 1800 - 1800(riedificazione intero bene); 1817 - 1817(dipendenza intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene)
Chiesa della Madonna del Rivo
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna del Rivo <Canale>
Altre denominazioni
Immacolata Concezione Madonna della Neve Cappella della Madonna del Rio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche
1534 (prima menzione intero bene)
La prima menzione della cappella è in relazione a possedimenti fondiari della comunità di Canale.
1611 (descrizione intero bene)
Il vescovo Aiazza, trovandola in condizioni pessime, ne ordina il restauro o la demolizione.
1626 (restauro intero bene)
Il vescovo Broglia, in visita pastorale, trova l'edificio in buono stato e consiglia di chiuderlo meglio e ornare gli altari.
1639 (restauro intero bene)
La chiesa viene completamente restaurata dal mastro Pietro Fontana. Ai lavori partecipa anche il pittore G.D. Dardo.
1670 - 1677 (consolidamento intero bene)
Nonostante l'ordine di demolizione del vescovo Tomati, la comunità inizia i lavori per restaurare l'edificio, cui attende il mastro Mulasso. Lo stesso vescovo, in una successiva visita pastorale, riscontra che la chiesa è in ottime condizioni.
1751 (crollo intero bene)
Nell'inverno del 1751 la neve sfonda il tetto del portico antistante, provocandone il crollo.
1800 (riedificazione intero bene)
La chiesa viene ricostruita all'incirca nello stesso sito dopo che lo straripamento del vicino rio ne aveva danneggiato irrimediabilmente le strutture.
1817 (dipendenza intero bene)
Con la Restaurazione, la cappella, insieme alle altre del luogo, è assegnata alla ricostituita diocesi di Alba.
1869 (descrizione intero bene)
La capella è menzionata, con la titolazione di S. Maria ad Nives, nell'elenco delle chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.
Descrizione
Piccola cappella ottocentesca ad aula con pianta rettangolare, senza abside, ma con un campanile sul fianco destro, posto quasi a filo della facciata.
Esternamente l'edificio è interamente intonacato, mentre il campanile è lasciato mattoni a vista. La facciata, dalle linee semplici, è caratterizzata da un singolare timpano centinato, sostenuto da una trabeazione retta da robuste lesene angolari.
All'interno, lo spazio è sormontata da una volta a botte a sesto ribassato e unghiata per permettere l'inserimento di finestre a lunetta, ben visibili all'esterno, a metà circa delle specchiature murarie definite dalle lesene che ripropongono sui fianchi quello che è il ritmo delle strutture interne.
Impianto strutturale
Chiesa in muratura di mattoni, ottocentesca, con assetto logico della struttura portante ben evidente e segnalata, internamente ed esternamente, da lesene che reggono cornici o trabeazioni su cui impostano le strutture voltate di copertura.
Adeguamento liturgico
nessuno
L'altare originario, appoggiato alla parete di fondo, è ancora correntemente in uso.