chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Benevello
Alba
chiesa
sussidiaria
SS. Annunziata
Parrocchia di S. Pietro in Vincoli
Impianto strutturale
presbiterio - intervento strutturale (1969-1971)
1440 - 1440(prima menzione intero bene); 1577 - 1577(descrizione intero bene); 1644 - 1644(descrizione intero bene); 1694 - 1694(descrizione intero bene); 1771 - 1771(riedificazione presbiterio); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1923 - 1924(riedificazione intero bene); 1924 - 1924(realizzazione via crucis); 1955 - 1955(manutenzione straordinaria intero bene); 1969 - 1971(ripristino interni)
Santuario della Santissima Annunziata
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Santuario della Santissima Annunziata <Benevello>
Altre denominazioni Annunciazione di Maria Vergine
Madonna della Langa
Cappella della Santissima Annunziata
SS. Annunziata
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1440  (prima menzione intero bene)

La chiesa di S. Maria di Langa è documentata per la prima volta nel minutario del vescovo albese Alerino Rembaudi come soggetta alla pieve di Benevello.

1577  (descrizione intero bene)

La chiesa è menzionata e sommariamente descritta nel corso della visita apostolica del vescovo Gerolamo Regazzoni.

1644  (descrizione intero bene)

La chiesa, sempre appellata come S. Maria di Langa, è menzionata in occasione della visita pastorale del vescovo albese Paolo Brizio.

1694  (descrizione intero bene)

Il vescovo albese Gerolamo Umberto Provana, viste le condizioni generali della chiesa, impone che sia restaurata.

1771  (riedificazione presbiterio)

Da una relazione del parroco di Benevello risulta essere in corso la ricostruzione del presbiterio, che però procede a rilento, al punto che non appare ancora coperto.

1869  (descrizione intero bene)

Il santuario è menzionato e sommariamente descritto nel registro di tutte le chiese non parrocchiali della diocesi di Alba.

1923 - 1924 (riedificazione intero bene)

L'edificio viene completamente modificato rispetto alle sue forme originarie. Viene ricostruito con un impianto ad aula con due cappelle laterali e una nuova facciata.

1924  (realizzazione via crucis)

Il vescovo di Alba, monsignor Re, è informato che una nuova via crucis, in ragione della demolizione di quella preesistente insieme con la vecchia chiesa, è in fase di riallestimento. Essa viene benedetta ed eretta canonicamente.

1955  (manutenzione straordinaria intero bene)

Vengono eseguiti lavori di straordinaria manutenzione e completamento.

1969 - 1971 (ripristino interni)

Sono documentati lavori di restauro, compresa la revisione del tetto, il rifacimento del pavimento e, qualche anno dopo, l'adeguamento liturgico.
Descrizione

L'odierno santuario non presenta più tracce dell'originaria struttura medievale, ed è costituito da un'aula essenziale terminante in un presbiterio piano, con due cappelle laterali laterali aggettanti rispetto al filo dei fianchi della chiesa. La facciata è frutto, insieme agli spazi laterali, del vasto intervento di ricostruzione avviato nel 1923. Essa risulta suddivisa in due livelli da lesene angolari sovrapposte, separati da una cornice. Nel primo si apre il portale, affiancato da due piccole finestre centinate a pieno centro, mentre il secondo è caratterizzato dalla presenza di una trifora, tamponata però nelle due aperture laterali. Le due lesene sorreggono poi, in sommità, un timpano semplificato.
Impianto strutturale
L'edificio è caratterizzato da pochi elementi essenziali. Esso ricorre a una soluzione mista, con pareti in muratura portante irrobustita da lesene e copertura in laterocemento, che maschera le strutture lignee del tetto. Solo il presbiterio mostra una soluzione voltata, con una botte unghiata per permettere l'apertura delle due finestre laterali.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969-1971)
L'intero complesso persbiteriale è stato rimosso e ricostruito secondo i dettami del Concilio Vaticano II.
Contatta la diocesi