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Alba
Alba
chiesa
parrocchiale
San Giovanni Battista
Parrocchia di S. Giovanni Battista
Facciata; Impianto strutturale
altare - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
1229 - 1229(prima menzione intero bene); 1250 - 1250(citazione intero bene); 1250 - 1253(dignità intero bene); 1305 - 1305(giurisdizione intero bene); 1325 - 1325(citazione intero bene); 1344 - 1344(descrizione intero bene); 1370 - 1370(riedificazione altari); 1556 - 1556(dignità intero bene); 1577 - 1577(descrizione intero bene); 1590 - 1590(descrizione intero bene); 1594 - 1594(sepoltura carattere generale); 1668 - 1688(riplasmazione intero bene); 1730 - 1730(descrizione intero bene); 1777 - 1777(dignità intero bene); 1784 - 1784(dignità intero bene); 1801 - 1801(dignità intero bene); 1821 - 1821(dignità intero bene); 1830 - 1837(riplasmazione intero bene); 1872 - 1872(descrizione intero bene); 1877 - 1877(realizzazione organo); 1884 - 1894(riedificazione intero bene); 1928 - 1928(manutenzione copertura); 1939 - 1939(realizzazione fonte battesimale); 1991 - 1991(realizzazione pavimentazione); 2008 - 2008(restauro interno)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Alba>
Autore (ruolo)
Fantazzini, Cesare (progetto di riedificazione)
Dellapiana, Giovanni Oreste (progetto del fonte battesimale)
Ambito culturale (ruolo)
gotico (riedificazione)
maestranze piemontesi (riplasmazione facciata)
maestranze piemontesi (riedificazione)
Notizie Storiche

1229  (prima menzione intero bene)

La chiesa di S. Giovanni è indirettamente menzionata come luogo di redazione di un documento comunale.

1250  (citazione intero bene)

La chiesa è utilizzata come sede di riunione per le delegazioni dei comuni di Asti e Alba chiamate a ratificare un accordo di pace.

1250 - 1253 (dignità intero bene)

La chiesa è utilizzata con frequenza come sede di riunione del conosglio comunale di Alba.

1305  (giurisdizione intero bene)

La chiesa risulta dipendere dal capitolo della cattedrale di S. Lorenzo

1325  (citazione intero bene)

La chiesa è compresa nell'elenco di quelle che pagano il cattedratico al vescovo di Alba.

1344  (descrizione intero bene)

La chiesa risulterebbe già dotata degli altari di S. Maria, S. Michele, S. Pietro e, ovviamente, S. Giovanni.

1370  (riedificazione altari)

Viene ricostruito l'altare sussidiario di S. Michele, cui era associata una cappellania.

1556  (dignità intero bene)

La chiesa viene affidata agli Agostiniani, stabilitisi in Alba nel 1489, che provvedono alla costruzione di un convento.

1577  (descrizione intero bene)

La chiesa e l'attiguo convento agostiniano sono visitati e sommariamente descritti dal visitatore apostolico, monsignor Gerolamo Regazzoni vescovo di Bergamo.

1590  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo albese monsignor Capriano.

1594  (sepoltura carattere generale)

Il conte Teodoro II Roero elegge la chiesa a propria sepoltura e stabilisce pertanto un legato a favore degli Agostiniani.

1668 - 1688 (riplasmazione intero bene)

Sono registrati interventi di restauro e trasformazione della chiesa.

1730  (descrizione intero bene)

La chiesa è sommariamente descritta in occasione della visita pastorale del vescovo di Alba monsignor Vasco.

1777  (dignità intero bene)

Si registrano difficoltà e turbamenti nell'esercizio delle normali funzioni parrocchiali determinate dalla presenza della comunità agostiniana.

1784  (dignità intero bene)

Si decide di sopprimere la parrocchia.

1801  (dignità intero bene)

L'amministrazione napoleonica procede alla soppressione del convento e all'alienazione dei suoi beni a favore di privati.

1821  (dignità intero bene)

Con la Restaurazione la chiesa torna a svolgere funzioni parrocchiali.

1830 - 1837 (riplasmazione intero bene)

Si interveniere ricostruendo il coro e riplasmando la facciata. Al termine del cantiere si provvede anche a collocare un nuovo organo.

1872  (descrizione intero bene)

La chiesa e gli arredi sono descritti in dettaglio in occasione della stesura di una relazione parrocchiale.

1877  (realizzazione organo)

L'organo realizzato nel 1837 viene sostituito con uno nuovo, opera degli artigiani Vittorio e Francesco Vittino da Centallo.

1884 - 1894 (riedificazione intero bene)

La chiesa è ricostruita su progetto dell'ingegner Cesare Fantazzini. Il cantiere prosegue per una decina d'anni, prevedendo la decorazione dell'interno per opera del pittore Paolo Gaidano; ultimo intervento è la soprelevazione dell'aula e la realizzazione dell'altare maggiore.

1928  (manutenzione copertura)

Si registrano interventi di manutenzione straordinaria del tetto.

1939  (realizzazione fonte battesimale)

E' realizzato il nuovo fonte battesimale su progetto dell'architetto Giovanni Oreste Dellapiana.

1991  (realizzazione pavimentazione)

E' realizzata la nuova pavimentazione interna, in pietra di Luserna.

2008  (restauro interno)

Sono restaurati gli apparati decorativi della chiesa.
Descrizione

Edificio di chiaro gusto eclettico, ad aula rettangolare, con presbiterio a terminazione piana la cui autonomia volumetrica rispetto a quella dell'aula è appena sottolineata da un alto arco trionfale a sesto ribassato, poggiato su lesene di poco più pronunciate rispetto alle altre. Una serie di cappelle laterali (tre per lato) si affacciano sull'aula e conservano al loro interno alcune preziose opere pittoriche dei secc. XV e XVI, perlopiù provenienti da altri conventi albesi soppressi. La facciata condivide la medesima impostazione eclettica dell'interno e non mostra alcuna relazione evidente con lo sviluppo planivolumetrico dell'interno.
Facciata
Facciata eclettica, si compone di un corpo centrale, su due livelli, segnato da lesene composite che reggono una trabeazione con fregio riccamente ornato da basorilievi, su cui poggiano altre due tozze lesene composite, trattate a bugnato. Ai lati, due ali convesse collegano la sezione centrale del prospetto con i volumi delle cappelle laterali. Il registro inferiore ospita, al centro, un portale trabeato, mentre il livello superiore, decisamente più articolato è fantasioso risulta tripartino da due coppie di lesene corinzie, che delimitano due specchiature laterali occupate da nicchie centinate e inquadrano, all'interno di uno sfondato concluso superiormente da un arco che regge il piccolo timpano sommitale, un ovale in cui è affrescato il santo titolare. Per quanto abbondantemente riplasmata nel corso degli interventi ottocenteschi, la facciata rappresenta, con ogni probabilità, l'unico resto della chiesa tardomedievale: in controfacciata infatti, per quanto in precarie condizioni, si conservano elementi decorativi a rchitettonici databili al sec. XIV.
Impianto strutturale
Il corpo longitudinale dell'edificio, compreso il presbiterio e le cappelle laterali, è in muratura di mattoni, mentre sfrutta già le potenziali offerte dalla tecnologia del calcestruzzo armato la sezione sommitale della chiesa, poggiata al di sopra della trabeazione retta da lesene corinzie che inquadrano le aperture a tutto sesto delle cappelle laterali (coperte da volte a botte disposte trasversalmente rispetto all'asse della chiesa) e conclusa da un solaio piano trattato a lacunari.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (anni '70 del sec. XX)
Un nuovo altare fisso, in pietra con paliotto ligneo, è collocato a filo della gradinata che segna l'inizio del presbiterio. Nell'occasione, è stata rimossa la balaustra che lo divideva dall'aula.
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