chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Chieti Chieti - Vasto chiesa parrocchiale S. Maria Mater Domini Parrocchia di Santa Maria Mater Domini Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Scale presbiterio - aggiunta arredo (1982) 800 - 899(origine e fondazione intero bene); 1896 - 1896(ordine di costruzione intero bene); 1899 - 1899(ampliamento intero bene); 1956 - 1959(ricostruzione intero bene); 1971 - 1971(erezione a parrocchia intero bene)
Chiesa di Santa Maria Mater Domini
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Mater Domini <Chieti>
Altre denominazioni
S. Maria Mater Domini
Autore (ruolo)
Marraffa, Roberto (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
architettura paleocristiana (costruzione)
architettura moderna (ricostruzione)
Notizie Storiche
800 - 899 (origine e fondazione intero bene)
la chiesa originaria, dedicata a Santa Tecla, risale al IX secolo; sorgeva vicino alla Porta di San Giovanni ed è probabilmente uno dei primi esempi di trasformazione di tempio pagano in edificio cristiano
1896 (ordine di costruzione intero bene)
il 15 novembre 1896 viene emanato il decreto per la demolizione dell'edificio originario e la costruzione di una nuova chiesa, la quale viene data in uso dall'arcivescovo Rocco Cocchia ai Frati Minori Cappuccini
1899 (ampliamento intero bene)
nel 1899 l'Ordine dei Frati Minori Cappuccini acquistò alcuni locali attigui alla chiesa per adattarli a convento, con successive aggiunte di ambienti e sito circostante
1956 - 1959 (ricostruzione intero bene)
la chiesa, gravemente danneggiata dagli eventi bellici, viene abbattuta e ricostruita ex novo su progetto dell'arch. Roberto Marraffa
1971 (erezione a parrocchia intero bene)
la chiesa viene eretta a parrocchia dall'arcivescovo Loris Francesco Capovilla con decreto del 29 settembre 1971
Descrizione
La chiesa di Santa Maria Mater Domini è situata nel centro storico di Chieti alla fine della salita di via di Porta Monacisca.
La facciata interamente in laterizio con profilo a capanna, presenta un alto basamento più scuro sul quale, al centro, è poggiato un timpano triangolare con l'effigie di Maria Mater Domini ad evidenziare il semplice portone d'ingresso; ai lati tre fenditure verticali evidenziate da cornici triangolari. La cortina muraria alta e stretta è racchiusa da due file esterne di mattoni più aggettanti. La trama è movimentata da tre file di mattoni di grandezza e disposizione differenti a formare un motivo geometrico; nella parte sovrastante è posizionato un rosone dalla doppia cornice non concentrica.
L'interno, sobrio ed austero, è a navata unica scandita verticalmente da pilastri a tutta altezza che la dividono in sette campate. La cortina muraria, dotata di un alto basamento in lastre di travertino, continua a tutta altezza con motivo a fasce orizzontali in stucco.
La copertura interna, per ciascuna campata, è a falde oblique a citazione di una moderna crociera. La copertura esterna è a doppia falda con lastre in rame.
Pianta
navata unica rettangolare con loggia per la cantoria e abside semicircolare
Struttura
muratura portante
Coperture
interne: solaio a falde oblique per ciascuna campata
esterne: a doppia falda con lastre in rame
Pavimenti e pavimentazioni
lastre di granito
Elementi decorativi
interno: decorazione in stucco a fasce a tutta altezza; serie di statue a tutto tondo e Via Crucis lignea; all'ingresso, sulla parete destra, bassorilievo del XIII secolo raffigurante La Mater Domini (in origine incassata nelle mura cittadine in corrispondenza della chiesa originaria); setto murario a dividere la zona presbiteriale dall'abside; nell'abside ciclo di quattro mosaici e nicchia centrale con statua lignea della Madonna con Bambino degli inizi del XVI secolo
Scale
interne: un gradino al presbiterio
esterne: quattro gradini all'ingresso
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1982)
Nel presbiterio troviamo i seguenti elementi liturgici realizzati da artigiani locali: ambone, sede e altare in marmo; tabernacolo in metallo dorato incastonato nel dossale in marmo dell'altare principale.