nel 1718 si sottoscrive la convenzione con i maestri fabbricatori per la realizzazione della ristrutturazione interna su progetto di Girolamo Rizza
1746 - 1751 (?) (seconda fase di ristrutturazione intero bene)
La seconda fase dei lavori di ristrutturazione, affidata a Michele Clerici, ha inizio nel 1746 e si conclude probabilmente nel 1751.
1747 ca. (interruzione lavori di ristrutturazione interna intero bene)
i lavori di ristrutturazione interna relativi al progetto di Girolamo Rizza vengono interrotti intorno all'anno 1747
1751 (completamento portale)
la realizzazione del portale viene completata nel 1751
1839 (ristrutturazione intero bene)
i lavori di ristrutturazione si concludono nel 1839
1931 (trasferimento parrocchia intero bene)
Il 1° dicembre 1931 l'arcivescovo Giuseppe Venturi trasferisce la parrocchia di Sant'Agata in quella di Sant'Agostino sotto il titolo di Sant'Agata in Sant'Agostino.
1986 (denominazione parrocchia intero bene)
la denominazione attuale di parrocchia di Sant'Agostino viene conferita alla chiesa dall'arcivescovo Antonio Valentini
Descrizione
La chiesa di Sant'Agostino è situata nel centro storico di Chieti, nel quartiere di Santa Maria sviluppatosi in età angioina e fa parte di un complesso monastico dell'Ordine degli Agostiniani. La chiesa rappresenta l'elemento d'angolo tra Via degli Agostiniani e Via dei Crociferi, mentre le strutture conventuali si sviluppano sul fianco occidentale.
I paramenti murari esterni sono realizzati in laterizio; la facciata è caratterizzata da un portale centrale in pietra sovrastato da un'apertura e fiancheggiato da due paraste giganti che sostengono un timpano triangolare. La chiesa ha un impianto longitudinale a navata unica con cappelle laterali e coro rettangolare. La navata è coperta con volta a botte a tutto sesto e arconi trasversali; la campata quadrata del presbiterio è coperta con calotta sferica su pennacchi; il coro, come le cappelle laterali, è coperto con volta a botte. La copertura è realizzata con tetto a capanna con manto in coppi. La decorazione interna, realizzata in epoca tardobarocca, è costituita da un ordine di paraste corinzie su cui si imposta una trabeazione variamente modanata.
Pianta
longitudinale, a navata unica, con cappelle laterali e coro rettangolare
Struttura
in muratura continua portante in laterizio
Coperture
coperture interne: volta a botte lunettata sulla navata e calotta sferica su pennacchi nel presbiterio; volte a botte sulle cappelle e sul coro; coperture esterne: a doppia falda su capriate in legno con manto in coppi
Pavimenti e pavimentazioni
marmo policromo sull'intera superficie
Elementi decorativi
decorazione esterna: portale in pietra del 1751 con fastigio a profilo mistilineo del 1836; decorazione interna: tardo barocca con paraste corinzie con capitelli in stucco e dorature; cornici e riquadrature nelle volte con dorature e disegni a motivi diversi; altare maggiore e laterali tardo barocchi in stucco
Scale
esterne: due gradini all'ingresso; interne: un gradino al presbiterio
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2011)
Il presbiterio presenta un altare ligneo di fine Ottocento, mentre ambone e sede, anch'essi in legno, sono stati realizzati nel 2011 dall'architetto Guglielmo Lulli di Roma. Il tabernacolo in marmo è incassato nell'altare preconciliare.