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San Giovanni della Fossa
Novellara
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Prospetti; Coperture; Pavimentazioni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1965-75)
XI fine - XI fine(notizie storiche preesistenze); XIII metà - XIII metà(notizie storiche preesistenze); 1667 - 1667(visita pastorale preesistenze); XVIII - XVIII(traformazioni intero bene); 1944 - 1947(ricostruzione intero bene); 1952 - 1952(distacco affreschi interno); 1996 - 1996(restauro e deumidificazione intero bene); 1996 - 2001(consolidamento strutturale e restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <San Giovanni della Fossa, Novellara>
Altre denominazioni S. Giovanni della Fossa
San Giovanni “de Gurgo”
S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (parziale ricostruzione)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale antisismico)
Notizie Storiche

XI fine  (notizie storiche preesistenze)

Un’antica chiesa di S. Giovanni “in Gorgo” è ricordata fra alcune cappelle che il monastero di Canossa ricevette dal vescovo Eriberto sul finire del XI secolo.

XIII metà  (notizie storiche preesistenze)

Sembra che intorno alla metà del XIII la chiesa sia stata ricostruita. Nel 1270 viene chiamato un “mastro dipintore” che affrescò l’abside raffigurando Gesù Cristo con gli Apostoli.

1667  (visita pastorale preesistenze)

Della planimetria della chiesa nel XVII secolo rimane testimonianza in un rilievo effettuato in occasione della visita pastorale compiuta nel 1667 dal Vescovo Marliani. La chiesa aveva un impianto irregolare con 4 altari, compreso il maggiore. Aveva il pavimento in cotto e un soffitto in tavole di legno. Viene citata come chiesa di “S. Jovannes Batista a Fovea / unglo S. Jan della Fossa”.

XVIII  (traformazioni intero bene)

Secondo lo storico Mussini tra il XVIII e il XIX secolo viene attuato un radicale rifacimento che ha completamente trasformato la chiesa lasciando in piedi solamente il muro di testata della cappella antica e l’abside, ora addossati al nuovo e più alto edificio. L’antica abside appare oggi bassa e tozza perché profondamente interrata.

1944 - 1947 (ricostruzione intero bene)

Nel 1944 la chiesa viene bombardata pesantemente durante il secondo conflitto mondiale, ma viene prontamente ricostruita.

1952  (distacco affreschi interno)

Nel 1952 gli affreschi dell’abside (secolo XIII) vengono staccati e fissati su tela. Attualmente sono conservati presso il Museo Gonzaga di Novellara.

1996  (restauro e deumidificazione intero bene)

Nel 1996 è stato attuato un intervento di deumidificazione delle murature mediante rimozione degli intonaci ammalorati e la formazione di una barriera chimica con conseguente trattamento anti salino e successiva posa di intonaco deumidificante. Inoltre sono state ripristinate le fughe nei mattoni a vista della facciata ed è stato posato uno strato impermeabilizzante sotto il manto di copertura.

1996 - 2001 (consolidamento strutturale e restauro intero bene)

In seguito agli eventi sismici del 1996 la chiesa è stata sottoposta ad un intervento di consolidamento strutturale consistente nelle seguenti opere: - scuci cuci nelle murature; - rinforzo con rete metallica e betoncino nel tamponamento sopra l’arco trionfale; - posa catene metalliche. Al termine dei lavori le superfici parietali interne sono state oggetto di pulitura.
Descrizione

L’attuale chiesa di San Giovanni Battista si deve ad un radicale rifacimento attuato tra il XIX e il XX secolo che ha completamente trasformato l’edificio lasciando in piedi solamente il muro di testata dell’antica chiesa romanica e l’abside, tuttora visibili. L’impianto planimetrico è costituito dall’aula suddivisa in tre navate e da un presbiterio rialzato con coro absidato. La navata centrale è coperta con un soffitto a cassettonato ligneo decorato, mentre le navate laterali hanno volte a crociera. La facciata, in mattoni a vista, è tripartita da sottili lesene. Il portale centrale è strombato e reca un mosaico nella lunetta superiore. Nella parte superiore è presente un rosone. L’ingresso alla chiesa è preceduto da un sagrato a forma semicircolare pavimentato con lastre in materiale lapideo.
Impianto strutturale
E’ presumibile che la struttura portante verticale della chiesa sia costituita da muratura in laterizi pieni.
Pianta
L’impianto planimetrico è costituito dall’aula suddivisa in tre navate e da un presbiterio rialzato con coro absidato. Al temine delle navate laterali sono poste due piccole cappelle. Quella sul lato sud contiene il SS. Sacramento. Quella sul lato opposto accoglie il Fonte Battesimale in pietra naturale. Dal presbiterio si accede alla sagrestia posta sul fianco sinistro e ad uno spazio ad uso polivalente sul lato opposto. Uno spazio molto ristretto separa l’attuale abside del coro dalla parete di fondo dell’antica chiesa romanica, alla quale nel XIII secolo è stata annessa un’abside semicircolare, tuttora visibile nella parte posteriore della chiesa.
Interno
La spazialità dell’interno è definita da tre coppie di colonne libere che danno luogo alle tre navate in cui è suddivisa l’aula. Le colonne hanno capitelli recanti foglie di acanto stilizzate. Non vi sono altari laterali. Al termine delle navate minori sono poste le cappelle del SS. Sacramento (lato sud) e del Battesimo (lato nord). La copertura della navata centrale è realizzata con soffitto a cassettonato ligneo decorato, mentre le campate delle navate laterali sono coperte a crociera. Il presbiterio, rialzato di due gradini, è coperto con volta a botte e il catino absidale presenta una raffigurazione dell’Agnello di Dio. Ai lati del presbiterio, sono presenti due cantorie a tre fornici su colonnine.
Illuminazione
L’illuminazione naturale è assicurata dalle finestre a monofora nelle navate minori (quattro per lato) e dalle monofore della navata (quattro per lato). Ulteriori finestre sono presenti nelle cantorie. Anche il rosone di facciata contribuisce alla diffusione di luce naturale. L’impianto di illuminazione è stato rifatto negli anni ’90 del Novecento. Consta di punti luce (proiettori) posti sopra il cornicione per l’illuminazione della navata centrale e altri punti luce nelle navate laterali. Due punti luce sono altresì collocati nell’abside.
Prospetti
La chiesa di San Giovanni della Fossa è preceduta da un piazzale con sagrato a forma semicircolare pavimentato con lastre in materiale lapideo. La facciata, in mattoni lasciati a vista, è tripartita da sottili lesene. Il portale centrale è strombato e reca un mosaico nella lunetta superiore. Le porte laterali sono inquadrate da aperture ad arco con colonnine e ghiera in laterizio. Nella parte superiore della facciata è stato realizzato un rosone. I salienti del tetto sono sottolineati da archetti pensili che richiamano quelli presenti nell’unica parete superstite dell’antica chiesa romanica (visibile nella parte posteriore della chiesa). I prospetti esterni laterali della chiesa sono finiti ad intonaco e tinteggiati a tonalità rosso ocra.
Coperture
La navata è coperta con un cassettonato ligneo. Le navate laterali hanno volte a crociera realizzate con mattoni disposti in foglio. La copertura della chiesa è a due falde. Il manto è in coppi.
Pavimentazioni
La chiesa è pavimentata in lastre di marmo bianco, ocra e rosso di Verona.
Campanile
La torre campanaria sorge isolata sul lato sud della chiesa. E’ stata rifatta nel 1860 poiché la precedente era in pericolo di crollo. Nel 1939 è stata innalzata. Ha una cella a monofore ed è conclusa da una cuspide, ricostruita dopo il secondo conflitto mondiale. Nel 2005 è stata sottoposta ad un intervento di manutenzione e sagra matura del laterizio con intonaco a base di malte di calce e polvere di cotto.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965-75)
Rimozione altare maggiore e collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l’assemblea.
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