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restauro
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Novellara
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
sussidiaria
S. Maria dei Servi
Parrocchia di Santo Stefano
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Prospetti; Coperture
presbiterio - intervento strutturale (2002); presbiterio - intervento strutturale (2002); presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
1654 - 1674(costruzione intero bene); 1740 - 1770(traslazione sacra immagine carattere generale); 1770 - 1770(mutamento proprietà carattere generale); 1987 - 1990(miglioramento antisismico intero bene); 1996 - 2001(consolidamento strutturale intero bene); 2002 - 2003(restauro generale intero bene); 2012 - 2012(valutazione danno sismico intero bene)
Chiesa di Santa Maria dei Servi
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria dei Servi <Novellara>
Altre denominazioni B.V. delle Grazie o del Carmelo
Servi di Maria, S. Filippo Benizzi, S. Giovanni Battista
S. Maria dei Servi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (miglioramento antisismico)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliane (restauro e risanamento conservativo)
Notizie Storiche

1654 - 1674 (costruzione intero bene)

Dopo la soppressione del convento dei Padri Serviti presso il Mulino di Sotto, questi vengono trasferiti in Novellara e nel 1654 danno inizio alla costruzione della nuova chiesa che sarà ultimata nel 1674. La posa della prima pietra avviene il giorno 8 settembre 1654 alla presenza del Conte Alfonso II Gonzaga. Il 24 maggio 1674 si tiene la solenne benedizione della nuova chiesa da parte del Padre Generale dell’Ordine dei Serviti, Giovanni Vincenzo Lucchesini.

1740 - 1770 (traslazione sacra immagine carattere generale)

Nel 1740 l’immagine raffigurante la Beata Vergine Maria delle Grazie viene trasferita nella chiesa dei Servi. Il dipinto risalente al periodo tra il 1485 e il 1490, era stato realizzato per l’abside di un’antica cappella di S. Antonio Abate situata nei pressi del Mulino di Sotto. La Sacra Immagine oggi si trova nella seconda cappella del lato est della chiesa. Il 15 ottobre 1770 viene collocata sull’altare maggiore la statua della B.V. del Carmine.

1770  (mutamento proprietà carattere generale)

A seguito della soppressione del convento dei Padri Serviti, la chiesa viene acquistata nel 1770 dalla Confraternita del Carmine e tenuta in efficienza anche durante il periodo napoleonico.

1987 - 1990 (miglioramento antisismico intero bene)

A causa del terremoto del 1987 viene redatto un progetto di miglioramento sismico a firma dell’ing. Carlo Dazzi e degli architetti Gianfranco Varini e Paola Ciroldi (1990). La chiesa aveva riportato i seguenti danni: - lesioni in copertura, cedimenti nell’orditura portante secondaria; - lesione in facciata sopra il portale di ingresso; - distacco della facciata dalla parte superiore delle murature laterali; - distacchi in vari punti delle cappelle laterali.

1996 - 2001 (consolidamento strutturale intero bene)

Importanti lavori di consolidamento delle strutture portanti verticali e orizzontali vengono effettuati nel 1996 a seguito di un evento sismico. Viene consolidata la struttura lignea di copertura e anche l’orditura secondaria. Vengono posizionati degli incatenamenti nelle cappelle laterali e nella volta della navata. Inoltre viene rifatto il pavimento in cotto in tutta la chiesa previa posa dell’impianto di riscaldamento a pavimento.

2002 - 2003 (restauro generale intero bene)

Nel 2002-03 vengono eseguiti importanti lavori di restauro e risanamento su progetto dell’architetto Anna Maria Ricci. Interventi proposti: - rimozione, pulitura e risanamento del sottofondo e ricollocazione pavimentazione interna previa posa di un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento; - demolizione della pavimentazione in cemento nel sagrato e suo rifacimento con elementi lapidei; - risanamento intonaci ammalorati; - restauro degli apparati decorativi interni a stucco.

2012  (valutazione danno sismico intero bene)

A seguito degli eventi sismici del maggio 2012 viene redatta una scheda di valutazione dei danni riportati dalla chiesa, i quali consistono principalmente nei seguenti: - lesioni rilevanti alla volta della navata principale; - deformazioni/inflessioni negli archi di nervatura di detta volta; - microlesioni nei paramenti interni; La chiesa è tuttora chiusa per inagibilità.
Descrizione

La costruzione della chiesa dei Padri Serviti risale alla metà del XVII secolo. La posa della prima pietra avviene il giorno 8 settembre 1654 alla presenza del Conte Alfonso II Gonzaga. Il 24 maggio 1674 viene solennemente benedetta. La chiesa conserva una Sacra Immagine della Beata Vergine Maria delle Grazie risalente al XV secolo e qui trasferita nel 1740. Oggi il dipinto è collocato nella seconda cappella del lato est della chiesa. L’impianto planimetrico è ad unica navata sulla quale aggettano tre cappelle per lato. Il presbiterio, rialzato, termina con un’abside semicircolare al centro della quale è posta una nicchia con la statua della B.V. del Carmelo. Le linee architettoniche dell’interno sono definite da paraste di ordine composito con trabeazione a dentelli sulla quale si impostano le coperture voltate della navata e del presbiterio. L’aspetto decorativo dell’interno è stato recuperato negli anni 2000 con il ripristino delle cromie originarie a tinte chiare. La facciata, con i filari di mattoni a vista, non è stata completata. E’ preceduta da un sagrato semicircolare che la separa dal trivio di strade sul quale prospetta.
Impianto strutturale
La struttura portante della chiesa sia costituita da muratura di mattoni in laterizio.
Pianta
L’impianto planimetrico vede la presenza di un’unica aula sulla quale aggettano tre cappelle per lato. Dall’aula si accede al presbiterio rialzato con coro absidato e altare al centro. La sagrestia è posta sul lato est, collegata al presbiterio grazie ad un piccolo corridoio. Sul lato opposto è situata la torre campanaria.
Interno
Le linee architettoniche dell’interno sono definite da paraste di ordine composito con trabeazione a dentelli sulla quale si impostano le coperture voltate della navata e del presbiterio. Sul lato destro (Epistola) il primo altare è stato eretto a nome di S. Filippo Benizzi effigiato nel dipinto sopra l’altare; la seconda cappella è dedicata al SS. Crocifisso; e la terza a S. Mauro Abate. Il primo altare del lato sinistro (Evangelo) è dedicato ai Santi Apostoli Pietro e Paolo, raffigurati in un dipinto con S. Pietro e S. Francesco e con la Vergine e il Bambino. Nel secondo altare si venera la Beata Vergine delle Grazie la cui Sacra Immagine è stata trasferita nella chiesa nel 1740. L’affresco, risalente al periodo tra il 1485 e il 1490, era stato dipinto per l’abside di un’antica cappella di S. Antonio Abate nei pressi del Mulino di Sotto. Il terzo altare era dedicato a S. Luigi Gonzaga fino al 1912 e oggi alla B. Vergine di Lourdes. All’interno delle sei cappelle, dentro apposite nicchie, sono collocate dodici statue a grandezza naturale di Santi e Beati dell’Ordine dei Padri Servi di Maria. Nella controfacciata interna, sopra il portale, un cartiglio retto da due Angeli ricorda la fondazione della chiesa per volere del conte Alfonso II e Camillo Farnetto, 1673. L’altare maggiore è dedicato alla B.V. del Carmelo, la cui statua è posta entro una nicchia. Il tabernacolo in marmo risale al 1650. La pavimentazione della chiesa è stata rifatta negli anni 2000 in quadri di cotto posati in diagonale. Dalla Relazione Introduttiva dell’arch. Ricci (2002) allegata al progetto di restauro e risanamento conservativo della chiesa (2002) si legge che l’aspetto decorativo antecedente l’intervento non apparteneva al momento storico di realizzazione della fabbrica. Dipinture di fine Ottocento quali quelle che si trovavano negli intradossi delle volte delle cappelle si alternavano a campiture parietali, filettature e losanghe novecentesche a colori scuri che appesantivano l’aspetto globale dello spazio interno. Le indagini stratigrafiche effettuate avevano rilevato la presenza di brani decorativi di pregio coevi alla costruzione della fabbrica che sono stati recuperati unitamente all’aspetto cromatico a colori chiari dell’interno.
Prospetti
La facciata della chiesa con i filari di mattoni a vista è in attesa di completamento. E’ orientata a nord. Il partito centrale è aggettante rispetto alle ali laterali alle quali si raccorda con un setto arcuato. Sopra il portale centrale è collocata una finestra rettangolare. Tutti i prospetti esterni sono in mattoni a vista. I fianchi e l’abside sono modellati con paraste che arrivano fino alla copertura (quelle dell’abside sono fortemente aggettanti). Sul lato ovest si erge il campanile finito ad intonaco e tinteggiato con una tonalità di colore rosato.
Coperture
E’ presumibile che la struttura di sostegno della copertura sia ad elementi lignei. Il manto è in coppi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2002)
Rimozione balaustra in cemento del presbiterio.
presbiterio - intervento strutturale (2002)
Rimozione altare maggiore.
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l’assemblea.
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