chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Giovanni Querciola Viano Reggio Emilia - Guastalla chiesa parrocchiale S. Giovanni Battista Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1575 - 1575(prime notizie intero bene); 1584 - 1584(ricostruzione fonte battesimale); 1660 - 1737(trasformazione in chiesa intero bene); 1746 - 1746(spoliazione intero bene); 1962 - 1963(restauri intero bene); 1983 - 1987(danni da sisma e restauro copertura)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giovanni Battista <San Giovanni Querciola, Viano>
Altre denominazioni
S. Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1575 (prime notizie intero bene)
Nel luogo dell'attuale chiesa era inizialmente una cappella dedicata a San Giovanni Battista, probabilmente realizzata verso la metà del XVI secolo. La visita del Vescovo Marchesani del 1575 la considera di fatto parrocchiale.
1584 (ricostruzione fonte battesimale)
Nel 1584 Padre Onorato da Piacenza dispone di togliere il fonte battesimale incastrato ad armadio nel muro sulla destra della porta di fondo per ricostruirlo sulla sinistra, distaccato e in forma di piramide.
1660 - 1737 (trasformazione in chiesa intero bene)
La trasformazione del complesso in una chiesa vera e propria avvenne intorno al 1660, adottando uno stile in ordine dorico e corinzio, così come viene indicato il "nuovo" edificio nella visita Marliani del 1664. La chiesa non era però ancora conclusa, come testimonia anche una minuta del vescovo Bellincini del 1677. Solo nel 1737 nella visita Forni viene descritta come "bene omnia ordinata".
1746 (spoliazione intero bene)
Durante la guerra di successione austriaca, nell'aprile 1746 la chiesa subì l'occupazione e la spoliazione da parte delle truppe austro-piemontesi durante la violenta offensiva nella Pianura Padana che li portò a sconfiggere l'esercito franco-spagnolo nella battaglia di Piacenza il 16 giugno successivo.
1962 - 1963 (restauri intero bene)
La chiesa rimane in buone condizioni per tutto il XVIII e XIX secolo. Nel 1962-63 vengono eseguiti alcuni interventi di restauro.
1983 - 1987 (danni da sisma e restauro copertura)
La copertura della chiesa subisce gravi danneggiamenti in occasione del sisma del 1983, con il crollo di una capriata della navata centrale e il cedimento generale della struttura del tetto. Nel 1987 viene restaurata e consolidata a cura dell'ingegnere Alessandro Spallanzani.
Descrizione
L'edificio è caratterizzato da una semplice facciata a capanna, corrispondente alla navata unica dell'aula; si affiancano ad essa le cappelle laterali a cui corrispondono in facciata i due corpi simmetrici più bassi. Il portale ad arco a tutto sesto è delimitato da una cornice a rilievo. Superiormente si apre una finestra modanata, leggermente rastremata. L'interno è caratterizzato da un apparato decorativo di forme barocche con stucchi bianchi e dorati. La volta a botte è scandita da costoloni e unghiature in corrispondenza delle finestre.
Pianta
La pianta è ad aula unica allungata conclusa da un'abside semicircolare. Ai lati si aprono cappelle con altari.
Prospetti
Esternamente l'edificio ha forme semplici e si presenta interamente intonacato e tinteggiato con un cornicione a sguscio in corrispondenza della gronda. La facciata è a capanna con portale a tutto sesto delimitato da una cornice a rilievo. Superiormente si apre una finestra modanata leggermente rastremata che si ripete modularmente sui fianchi dando luce all'unica navata interna.
Struttura
La struttura portante non è visibile, si presume che la muratura sia in pietra per analogia con la canonica contigua.
Coperture
La struttura di copertura a due falde è in legno a capriate, il manto in coppi di laterizio.
Pavimentazioni
La pavimentazione interna è in marmo rosso di Verona, esternamente un marciapiede in cemento segue il perimetro dell'edificio.
Elementi decorativi
L'interno è scandito da un partito architettonico di lesene con ricchi capitelli e alta trabeazione in stucco bianco e dorato di forme barocche.