chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Mercatello sul Metauro Urbino - Urbania - Sant'Angelo in Vado oratorio sussidiario Beata Margherita Parrocchia di San Michele Arcangelo Interno; Impianto strutturale; Coperture nessuno 1180 - 1988(preesistenze intero bene); 1700 - 1744(costruzione intero bene); 1920 - 1920(ricostruzione intero bene)
Oratorio della Beata Margherita
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Beata Margherita <Mercatello sul Metauro>
Altre denominazioni
Chiesetta della Metola Oratorio della Beata Margherita di Metola
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
maestranze marchigiane (ricostruzione)
Notizie Storiche
1180 - 1988 (preesistenze intero bene)
Nella Bolla del 1180 del pontefice Alessandro III (Memorie ecclesiastiche della Diocesi di Urbino, 1938), è scritto che il popolo per comodità in tempi antichi costruì la cappellina, variando nel corso degli anni nome: cappella di San Giovanni de Castro Mutule poi dal XV secolo della Beata Margherita. La beata nacque intorno al 1180 con gravi problemi fisici e i genitori, feudatari di Metola, per vergogna la segregarono in una casupola. Divenuta monaca per sua volontà a Città di Castello, Margherita morì nel 1320. Nel 1988 i vescovi di Urbino e Città di Castello ottennero dal papa che Margherita divenisse protettrice dei non vedenti e degli emarginati.
1700 - 1744 (costruzione intero bene)
La prima testimonianza certa di una chiesetta risale al XVIII secolo quando l’ultimo Conte di Metola Raimondo Santinelli, morto nel 1744, a sue spese fece costruire la cappellina in onore della sua lontana parente.
1920 (ricostruzione intero bene)
Nel 1920, seicentesimo anniversario della morte di Margherita, i fedeli guidati dal parroco di Metola (due chiese tuttora esistenti nel comune di Sant'Angelo in Vado) restaurarono e in parte ricostruirono l'oratorio e lo dedicarono alla Beata Margherita.
Descrizione
L'oratorio dedicato alla Beata Margherita sorge su un piccolo poggio che domina la strada sterrata che da Sant'Angelo in Vado sale alla torre di guardia della Metola. Intorno all'edificio è stato sistemato un piccolo giardino e un sagrato. L'edificio è rivolto verso nord-ovest ed ha profilo con falde asimmetriche. Sul lato sinistro infatti l'edificio sacro si addossa ad un vano di servizio dove è situata una piccola sacrestia ed un vano di servizio. Sul colmo del tetto è costruito il campanile a vela ad una fornice.
Interno
L'oratorio di circa 20 metri quadrati non presenta rilevanze artistiche degne di nota. L'altare con mensa in muratura è sollevato su un podio rifinito con marmo bianco. La luce naturale proviene da due finestre aperte a sud e da una terza finestra a lato dell'ingresso.
Impianto strutturale
La struttura della chiesa è in muratura portante costituita da mattoni pieni e pietra squadrata.
Coperture
Tetto a due falde sorretto da travi in legno squadrate e da correnti, sui quali appoggiano le pianelle in cotto. Il manto esterno è rivestito da coppi.
Adeguamento liturgico
nessuno
Nel presbiterio non sono state eseguite le modifiche suggerite dal Concilio Vaticano II in materia di arredo e spazio liturgico.