chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Linari Barberino Val d'Elsa Firenze oratorio sussidiario Piercapponi Parrocchia di Santo Stefano a Linari Pianta; Facciata; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno XVIII - XVIII(origini carattere generale); 1847 - 1891(cenni storici carattere generale); 1891 - XIX(cenni storici carattere generale)
Cappella Piercapponi
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Cappella Piercapponi <Linari, Barberino Val d'Elsa>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (origini carattere generale)
Il piccolo oratorio sorge nelle campagne immediatamente fuori dal borgo di Linari (toponimo derivante dal latino “linarius”, tessitore di “linum”, lino, “linaria”, campi di lino) in epoca non definita, forse nella prima metà del Settecento, quando viene realizzata la pittura murale con la “Madonna con il Bambino e vari Santi” da un artista della scuola toscana ancora influenzato da maniere cinquecentesche.
1847 - 1891 (cenni storici carattere generale)
L’oratorio non è citato dal Santoni entro il ‘popolo’ di S. Stefano a Linari, ma fin da allora (1847) certamente appartiene ai Capponi Medici, verosimilmente a Vincenzio, cui allora spetta il copatronato di S. Stefano a Linari e l’oratorio di S. Carlo, esistente vicino alla chiesa predetta e connesso alla sua villa posta presso l’antico castello di Linari. Il marchese Lorenzo aveva dilapidato buona parte dei suoi beni. Erede è suo figlio Lorenzo (1825-1891). Dopo varie vicissitudini e disastri ambientali (un terremoto è documentato nel 1812 ed un altro nel 1869) a Linari restano solamente 22 abitanti (20 donne e 2 bambini), oltre al marchese Lorenzo con la moglie Vittoria. Il marchese decide di istituire una sorta di piccola comunità ed egli si autoproclama marchese di Linari, prendendo come stemma il dragone rosso di S. Giorgio.
1891 - XIX (cenni storici carattere generale)
Dopo essere riuscito a salvare la proprietà avita di Linari, il marchese Lorenzo muore nel 1891 e la moglie Vittoria fa porre sulla facciata dell’oratorio una lapide marmorea con la seguente iscrizione “AL MARCHESE LORENZO CAPPONI CHE DAI DISASTRI DEL PATRIMONIO PATERNO POTE’ SALVARE QUESTA CARA AVITA SUA TERRA; POSE TALE MEMORIA LA DESOLATA CONSORTE CHE INVITA ALLA PRECE IL POPOLO DI LINARI. MORI’ IL DI’ 16 LUGLIO 1891 IN ETA’ DI ANNI 66”. In seguito la villa nel castello di Linari passa ai Rosselli Del Turco.
Descrizione
La Cappella Piercapponi si trova ai margini del borgo di Linari, frazione del Comune di Barberino Val D’Elsa. Sorge isolata entro un contesto agreste, contornata da alcuni cipressi. Il piccolo edificio è in muratura mista, con parziale rivestimento residuo ad intonaco.
Pianta
L'oratorio ha una pianta ad aula. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 5,60; larghezza: m 3,30.
Facciata
La facciata è a capanna, dove, in alto, è presente un’epigrafe cuspidata in marmo bianco con la cornice in bardiglio che rammenta il marchese Lorenzo Capponi; la finestrella lucifera sovrapporta sestiacuta ha la mostra in cotto, il portale architravato e le due finestrelle quadrate laterali hanno le mostre in arenaria; le tre finestre sono munite d’inferriata; il portone è ligneo, con specchiature quadrangolari nelle ante
Interno
L’interno è costituito da una piccola aula a pianta rettangolare, nella cui parete tergale è addossato l’altare in muratura, con la mensa poggiante su due mensoloni a voluta in mattoni intonacati, provvisto di due gradi e tinteggiato in policromia, a tergo del quale si trova la pittura murale con la raffigurazione della “Vergine con il Bambino e sei Santi”. Le pareti recano lacerti dell’originaria decorazione geometrica (in ocra e azzurro). La controfacciata è qualificata dall’imbotte del portale e dalle strombature delle due finestrelle rettangolari, le quali, insieme alla finestra sestiacuta aperta sopra il portone, sono le uniche fonti di luce per l’ambiente. L'altezza massima è m 3,70, la minima m 2,80.
Elementi decorativi
Pittura murale settecentesca.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto, con mattoni quadrati disposti in diagonale.
Coperture
La copertura dell'edificio è costituita da una volta a botte. Il manto di copertura del tetto a capanna è in coppi e tegole piane.