chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Montespertoli Firenze chiesa sussidiaria S. Michele a Polvereto Parrocchia di San Bartolomeo a Palazzuolo Pianta; Facciata; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture presbiterio - intervento strutturale (1975 (?)) 1047 - 1047(origini carattere generale); 1276 - 1303(cenni storici carattere generale); 1438 - 1490(cenni storici carattere generale); 1528 - XVI(cenni storici dipinto su tela); 1689 - XVII(cenni storici carattere generale); XVIII - 1793(cenni storici carattere generale); 1833 - 1847(cenni storici carattere generale); 1886 - 1898(cenni storici carattere generale); 1954 - 1954(cenni storici vetrate); 1970 - 1979(cenni storici carattere generale); 1986 - 1986(cenni storici carattere generale)
Chiesa di San Michele a Polvereto
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Michele a Polvereto <Montespertoli>
Altre denominazioni
S. Michele a Polvereto
Ambito culturale (ruolo)
romanico (impianto)
barocco (rifacimento)
Notizie Storiche
1047 (origini carattere generale)
La chiesa di S. Michele a Polvereto (toponimo che si riferisce alla sua condizione geografica: località polverosa, di terre aride) è citata per la prima volta nel 1047 tra le caste del fondo del monastero di Passignano, quando ne è rettore prete Azzo.
1276 - 1303 (cenni storici carattere generale)
Nel 1276 la chiesa paga di decima vaticana 6 libbre e 6 soldi, mentre nel 1303 ne paga solo 3 libbre, indice di un peggioramento della sua situazione economica. La chiesa di Polvereto è citata ancora nel 1299.
1438 - 1490 (cenni storici carattere generale)
Sappiamo che nel 1438 sono patroni della chiesa i Lucardesi. La chiesa viene ancora citata nel 1490
1528 - XVI (cenni storici dipinto su tela)
Nel 1528 un allievo del Ghirlandaio dipinge la tela con “La Madonna in trono con il Bambino e San Michele Arcangelo”. Nel Cinquecento il patronato risulta essere passato ai Girolami e quindi ai Marchi.
1689 - XVII (cenni storici carattere generale)
Nel 1689 viene realizzata la buca per le “limosine per l’altare della Cintola”; in quel secolo sono elevati i due altari laterali e forse ad allora risale anche la ricostruzione della scarsella.
XVIII - 1793 (cenni storici carattere generale)
Risalgono verosimilmente al Settecento il dossale dell’altar maggiore e la balaustra curvilinea antistante. Il 5 luglio 1793 la chiesa viene elevata a prioria.
1833 - 1847 (cenni storici carattere generale)
Nel 1833 il ‘popolo’ di S. Michele conta 268 anime e nel 1847 sono 332. Nel 1845 diviene parroco don Filippo Borri. Il patronato spetta allora nuovamente ai Lucardesi.
1886 - 1898 (cenni storici carattere generale)
Nel 1886 è sempre parroco di S. Michele don Borri; allora la parrocchia conta 360 anime. Nel 1898 è parroco don Ferdinando Lucardesi.
1954 (cenni storici vetrate)
Nel 1954 i parrocchiani finanziano le vetrate di chiesa, in occasione dei cinquant’anni di sacerdozio del parroco
1970 - 1979 (cenni storici carattere generale)
Nel 1970 è vicario economo della chiesa don Sergio Pacciani (1933-2020); la parrocchia conta allora 250 anime. Nel corso degli Anni Settanta avviene l’adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare.
1986 (cenni storici carattere generale)
Nel 1986 il territorio parrocchiale di S. Michele è riunito a quello di S. Bartolomeo a Palazzuolo
Descrizione
La chiesa di S. Michele si trova a Polvereto, frazione del Comune di Montespertoli. Sorge isolata in ameno contesto agreste, “in una collina di marna terziaria fra i corsi d’acqua dei torrenti Virginio e Virgignolo” (Emanuele Repetti). Il complesso è costituito dalla chiesa e, in adiacenza destra, da quella che un tempo era la canonica e che attualmente è concessa in locazione. A tergo emerge il volume privo di rivestimento della scarsella, recante due finestre centinate sovrapposte, attualmente tamponate; sulla falda destra di copertura è impostato il campanile a vela. Il fianco sinistro della chiesa, con basamento a scarpa, reca lacerti d’intonaco, che lasciano a vista i conci e due finestre ora tamponate, quello di destra è intonacato e tinteggiato di chiaro. La facciata è a capanna, la pianta ad aula.
Pianta
La chiesa ha pianta ad aula. Nella parete destra della scarsella si apre l’accesso alla sagrestia. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 20,00; lunghezza fino all'arco absidale: m 15,50; larghezza della navata: m 6,60.
Facciata
La facciata, priva di rivestimento, è a capanna; sul colmo è una croce metallica su un calvario in arenaria, sotto l’oculo (in corrispondenza di un precedente finestrone centinato) è affisso uno stemma in pietra serena, come l’altro stemma di minori dimensioni, dei Lucardesi, posto nella lunetta che sormonta il portale architravato in arenaria. La croce sul lato sinistro è lignea, un ricordo di una “missione”, il portone è in legno.
Interno
L’interno è costituito dall’aula che culmina nel presbiterio, preceduto da una balaustra curvilinea in arenaria e rialzato di due gradini in arenaria, al centro del quale è posta la mensa eucaristica in pietra artificiale, poggiante su quattro colonnini. A tergo è la scarsella, nella cui parete di fondo è il dipinto su tela del Cinquecento; il dossale è in muratura tinteggiata in grigio. Nella parete destra della scarsella il portale che immette nella sagrestia reca le mostre dipinte. Al centro delle pareti longitudinali, in posizione speculare, sono addossati due altari con la mensa in arenaria, come i dossali, recanti semicolonne tuscaniche sormontate da un frontone centinato e spezzato, ove al centro è il simbolo bernardiniano. Nel dossale sinistro il dipinto raffigurante una “Crocifissione tra due Santi” è su tela, in quello opposto l’“Annunciazione” rinascimentale parrebbe una riproduzione recente, su cartone o simili. Vicino a quest’ultimo altare (in origine dedicato alla Madonna della Cintola) si trova la buca per le elemosine secentesca. La bussola in controfacciata è lignea, le due acquasantiere a parete sono in arenaria, le stazioni della Via Crucis sono in cotto. La chiesa prende luce dalla finestra circolare in controfacciata, con una vetrata policroma raffigurante “San Michele Arcangelo”, e da due monofore rettangolari aperte nelle pareti laterali della scarsella. L'altezza massima della navata è m 9,90, la minima m 8,70.
Elementi decorativi
Dossali degli altari laterali; buca delle elemosine secentesca in arenaria; tabernacolo frontonato in marmi policromi; dossale un stucco settecentesco dietro l’originario altar maggiore; vetrate policrome novecentesche.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto, con mattoni quadrati disposti in diagonale.
Coperture
La copertura della navata poggia su quattro capriate, con orditura primaria e secondaria lignee e scempiato in cotto; l’abside è voltata a botte. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (1975 (?))
Adeguamento alle esigenze liturgiche della riforma conciliare completato nel corso degli anni ’70. La mensa liturgica è posta al centro del presbiterio e consente la celebrazione rivolta verso i fedeli; dimensioni cm 203 x 96 x 97 (h). Altare in pietra artificiale, con la mensa che poggia su quattro colonnini. Tabernacolo in marmo con sportello ligneo, posto a parete nel presbiterio, sul lato sinistro. Sede lignea addossata alla parete tergale della scarsella, in posizione centrale. Leggio ligneo, mobile, attualmente collocato sul lato sinistro del presbiterio. Due confessionali lignei sono inseriti nelle pareti laterali, in posizione speculare.