| Tipologia e qualificazione | chiesa sussidiaria |
| Denominazione | Chiesa di San Marcello <Iglesias> |
| Ambito culturale (ruolo) |
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| Notizie Storiche | 1901 - 1902 (costruzione intero bene) L’edificio nacque agli inizi del Novecento come sede della Confraternita del Crocifisso di San Marcello. La precedente sede, attestata fin dagli inizi del Seicento, sorgeva sul versante destro dell’attuale piazza San Francesco, in posizione perpendicolare rispetto alla facciata della chiesa dedicata al Santo di Assisi; l’ingresso era invece sistemato sul lato nord dell’edificio. Quando, alla fine del secolo XIX, si pose il problema di edificare un moderno caseggiato scolastico e la scelta cadde proprio sull’area nella quale sorgeva l’oratorio, dopo vari tentativi di accordo falliti si convenne sulla cessione dello stabile previa costruzione di un nuovo edificio nei pressi del precedente a spese dell’amministrazione comunale. Il nuovo edificio fu progettato dall’ingegnere municipale Luigi Degrossi; i lavori furono affidati all’impresa di Felice Serci. Cominciato nel settembre del 1901, l’edificio venne ultimato nel settembre dell’anno successivo. 1993 - 1994 (rifacimento copertura) Si è provveduto al completo rifacimento della copertura. |
| Descrizione |
Il piccolo edificio, originariamente sede della Confraternita del Crocifisso di San Marcello, è contraddistinto da una facciata di impianto assai semplice, che versa oggi in condizioni di conservazione decisamente precarie, per cui risulta di grande utilità poter disporre, nella lettura delle sue caratteristiche, dei disegni di progetto, conservati presso l’Archivio Storico Comunale di Iglesias. Inquadrato da due pilastri laterali, il prospetto è articolato in due livelli, separati da una fascia marcapiano: quello inferiore, come tutta la superficie dei pilastri, è trattato a finto bugnato gentile per un’altezza equivalente a quella dell’ingresso principale, che si apre centralmente, fino al punto di imposta dell’arco a sesto acuto che lo sormonta. Nella porzione superiore invece, lungo i salienti della copertura, è inserita un’archeggiatura pensile di gusto neogotico del tutto analoga a quella impiegata nella decorazione della facciata del palazzo vescovile della città, alla quale si lavorava negli stessi anni.
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| Adeguamento liturgico |
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