chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Chieti Chieti - Vasto chiesa parrocchiale S. Martino Vescovo Parrocchia di San Martino Vescovo Pianta; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Scale presbiterio - intervento strutturale (2020) 1920 - 1920(origine e fondazione intero bene); 1946 - 1946(elevazione a parrocchia intero bene); 2013 - 2013(progetto di costruzione intero bene); 2015 - 2020(costruzione intero bene)
Chiesa di San Martino Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Martino Vescovo <Chieti>
Altre denominazioni
S. Martino Vescovo
Autore (ruolo)
Scutti, Cristinziano (progetto di costruzione)
Fortunato, Giuseppe (progetto di costruzione)
Angelozzi, Valentina (progetto di costruzione)
Di Luzio, Annalisa (progetto di costruzione)
Razzano, Luigi (realizzazione altare, ambone, fonte, tabernacolo)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche
1920 (origine e fondazione intero bene)
la cappella originaria dedicata a San Martino Vescovo e appartenente alla parrocchia di Sant'Agata in Sant'Agostino risale al 1920
1946 (elevazione a parrocchia intero bene)
la cappella è elevata a parrocchia dall'arcivescovo Giuseppe Venturi con decreto del 7 marzo 1946
2013 (progetto di costruzione intero bene)
il progetto per il nuovo edificio viene redatto nel marzo 2013
2015 - 2020 (costruzione intero bene)
i lavori di costruzione della nuova chiesa parrocchiale hanno inizio il 7 dicembre 2015; la chiesa viene consacrata dall'arcivescovo Bruno Forte il 9 agosto 2020
Descrizione
La chiesa di San Martino Vescovo è situata a Chieti Scalo, a nord della città.
Il complesso parrocchiale consta di un ampio sagrato, chiesa, chiostro (sul lato sud) e ambienti per attività parrocchiali. La chiesa, la cui forma si ispira alla storia del vescovo Martino, si erge al culmine del sagrato caratterizzato da una sequenza di spazi aperti. L'impianto ad aula è racchiuso da una serie di setti a vela bianchi in acciaio corten. Al centro la semplice apertura del portale con portone ligneo. A sinistra l'imponente campanile in cemento armato, è collegato al corpo centrale da un sistema di travi reticolari curvilinee che attraversano l'intero edificio raggiungendo il presbiterio.
L'interno, luminoso ed essenziale presenta due ampie nicchie rettangolari a sinistra; a destra invece, delineati tra i setti ricurvi, la cappella feriale e la cappella del fonte battesimale. Gli arredi liturgici e la pavimentazione sono in marmo di Trani.
La copertura interna che richiama il mantello tagliato di San Martino, è formata da una complessa struttura in acciaio; otto falde curvilinee sfalsate, sono interrotte dal taglio in corrispondenza delle travi. Negli spazi tra le travi e in quello tra le falde, sono situati sottili lucernari.
La copertura esterna è ricoperta con lastre di metallo su travi arcuate reticolari.
Pianta
aula a conchiglia, affiancata a sinistra dalla sacrestia e dagli uffici parrocchiali e a destra dalla cappella feriale e dalla cappella del fonte battesimale
Struttura
acciaio
Coperture
interno: solaio a falde curvilinee sfalsate sorretto da travi in acciaio
esterne: a falde ricoperte con lastre metalliche
Pavimenti e pavimentazioni
lastre di marmo
Elementi decorativi
interno: è ispirato al mantello di San Martino e alla piaga del Cristo risorto, concetti presenti sia a livello spaziale che negli arredi liturgici. Gli ambienti sono infatti delimitati da cortine murarie e da enormi travi reticolari che simulano il taglio del mantello. Ambone, altare, fonte battesimale e tabernacolo hanno tutti in comune il tema del mantello. L’altare è un monoblocco di sezione quadrata. L’ambone, con tre gradini che accedono al corpo semicilindrico, è avvolto dal sudario e dalle bende sepolcrali. Il tabernacolo in bronzo, situato nella cappella feriale, reca sulla sommità il mantello i cui lembi pendono ai lati; l'anta rettangolare presenta uno squarcio cruciforme centrale. Il fonte battesimale, collocato nella omonima cappella a destra dell'ingresso, ha una pianta ottagonale ed è incastonato all'interno di una serie di lastre in vetro a simulazione dell'acqua, mentre il tema del mantello prende forma nella veste bianca del catecumeno poggiata su di esso. L'imponente crocifisso bronzeo, avvolto dal mantello del santo, è collocato su uno dei due pilastri d'acciaio che tagliano l'aula e si congiungono al campanile sul lato opposto dell'edificio.
esterno: una serie di cortine murarie dall'andamento sinuoso delimitano i diversi volumi aggettanti e rientranti non solo in facciata, ma tutto intorno all'edificio. Tra di essi si intravedono luci verticali decorate con vetri azzurri, rosa e gialli, richiamo al celebre affresco dell'investitura di San Martino di Simone Martini ad Assisi. L'ingresso, leggermente arretrato rispetto all'imponente volume del campanile a sinistra e della vela di destra, è semplice ed austero. Il portone ligneo presenta una fenditura cruciforme vetrata, asimmetrica
Scale
interne: due gradini al presbiterio, tre gradini al fonte battesimale
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2020)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico.
Nel presbiterio troviamo i seguenti elementi liturgici realizzati dal poliedrico artista don Luigi Razzano della diocesi di Acerra: altare a sezione quadrata monoblocco e ambone in marmo di Trani; fonte battesimale in marmo di Trani situato nella cappella a destra; tabernacolo in bronzo incassato nella parete della cappella feriale, a destra del presbiterio. La sede in marmo è opera di artigiani locali.