chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Tignano Barberino Val d'Elsa Firenze chiesa sussidiaria Visitazione Parrocchia di San Romolo a Tignano Pianta; Facciata; Campanile; Interno; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno X - XII(origini carattere generale); 1381 - 1381(cenni storici carattere generale); 1517 - 1517(cenni storici dipinto su tavola e ricostruzione ); XVII - XVIII(cenni storici altare); 1847 - 1847(cenni storici carattere generale); 1970 - 1993(cenni storici carattere generale)
Oratorio della Visitazione
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Oratorio della Visitazione <Tignano, Barberino Val d'Elsa>
Altre denominazioni
Oratorio di Sant'Anna Cappella di Sant'Anna
Ambito culturale (ruolo)
romanico (impianto)
rinascimentale (ricostruzione)
barocco (rifacimento parziale)
Notizie Storiche
X - XII (origini carattere generale)
La località di Tigano o Tignano (memoria toponomastica del “praedium” romano di un Atinius), dove esiste un castello, sulla collina tufacea alle cui pendici orientali sgorga la sorgente del torrente Drove, è ricordata nel 998 in occasione di una donazione che il marchese Ugo di Toscana fa alla badia di S. Michele a Marturi. Viene nuovamente nominata nel 1179 e nel 1237. Il castello invece è ricordato per la prima volta nel 1012 in un diploma dell’imperatore Enrico II. tale castello è in mano alla consorteria dei conti Alberti. Nel 1073, al tempo di Enrico IV, il “castellum de Tignano” risulta essere tra le proprietà della Badia Fiorentina. La chiesa castellana è forse quella dedicata a S. Tommaso e dovrebbe coincidere con l’attuale oratorio della Visitazione o di S. Anna.
1381 (cenni storici carattere generale)
Nel 1381 vengono restaurate dalla Repubblica Fiorentina le mura del castello di Tignano.
1517 (cenni storici dipinto su tavola e ricostruzione )
Nel 1517 viene dipinta su tavola, commissionata da Stefano d’Andrea Bonini su incarico del cugino ser Niccolò, una “Visitazione con sei Santi”, destinata all’altare. L’antica chiesa castellana, ricostruita in tale occasione (“STEFANO D’ANDREA BONINI [H]A FATTO FARE CHON ORDINE E DISEGNIO DEL CHUGINO SER NICHOLO LA CHIESA E QUESTO ALTARE”) utilizzando in parte i conci della chiesetta preesistente e trasformata in un oratorio privato, è allora ridedicata alla Visitazione della Vergine ad Elisabetta. Recentemente restaurata, insieme ad un frammento della sottostante predella, la tavola è attualmente collocata nella chiesa S. Romolo a Tignano.
XVII - XVIII (cenni storici altare)
Tra Seicento e Settecento viene ricostruito l’altare in muratura, sul quale è nuovamente collocata la tavola cinquecentesca.
1847 (cenni storici carattere generale)
Nel 1847 l’oratorio della Visitazione risulta appartenere alla famiglia Buonamici.
1970 - 1993 (cenni storici carattere generale)
Nel 1970 l’oratorio della Visitazione dipende oramai dalla chiesa S. Romolo a Tignano, così come risulta ancora nel 1993, verosimilmente donato dagli ultimi proprietari.
Descrizione
Il piccolo oratorio della Visitazione – o di S. Anna - si trova a Tignano, all’interno del castello, frazione del Comune di Barberino Tavarnelle. Sorge entro un contesto urbano. Il complesso è costituito dal solo oratorio, che prospetta sulla piazzetta centrale, lastricata in mattoni disposti a spinapesce, ed è posto presso le mura con la supersite porta castellana, alle quali lo unisce una porzione di antico fabbricato, oggi di altra proprietà, sulla quale è impostato un campanile a vela. I prospetti esterni recano a vista i conci lapidei misti a laterizi. La facciata è a capanna, la pianta ad aula
Pianta
La chiesa ha pianta ad aula. Due porte di lato all’altare immettono nella sagrestia retrostante. Le dimensioni indicative dell'interno della chiesa sono: lunghezza totale: m 7,60; larghezza totale: m 4,90.
Facciata
La facciata è a capanna, non intonacata, evidenziando parte die conci medievali originari nella porzione inferiore, altri rimurati alla rinfusa insieme a mattoni in occasione della sua ricostruzione. Nella parte superiore si apre un oculo; sul colmo è una croce metallica. Il portale architravato, con tre gradini, è in arenaria, il portone è ligneo, con una specchiatura rettangolare in ciascuna delle ante. A destra del portale è ancorata una Croce lignea
Campanile
Il campanile è a vela, non intonacato e sormontato da una banderuola, ove si trovava la campana detta “della paura”, di antico uso in caso di sopravvento di nemici.
Interno
L’interno è costituito da una singola aula a pianta rettangolare. La parete tergale è qualificata da un dossale con lesene tuscaniche in muratura, tinteggiato in grigio, ove era conservato il dipinto su tavola del XVI secolo oggi in S. Romolo a Tignano; l’attuale “Madonna con il Bambino e San Giovannino” di sapore quattrocentesco, posta nella nicchia centrale attorno alla quale era la tavola predetta (con l’iscrizione “MATER DOMINI TEGITUR VENERANDA […]”, “la venerabile [immagine della] Madre di Dio è [qui] nascosta” dal simbolo bernardiniano che la celava), pare essere realizzata in terracotta policroma. La mensa poggia su due mensoloni a voluta, sovrastata da due gradi con al centro il tabernacolo, recante lo sportello dipinto con l’immagine di “Gesù”. Le due aperture ai lati dell’altare, coperte con tendaggi nei toni del bordeaux, danno accesso alla retrostante sagrestia, di minime dimensioni. Il Crocifisso addossato alla parete sinistra è ligneo. In controfacciata la moderna bussola è lignea, con finestrature in vetro trasparente, l’acquasantiera a parete è in marmo. L’oratorio prende luce dal piccolo occhio circolare aperto in controfacciata e dalle finestrature della bussola. L'altezza massima della navata è m 5,40, la minima m 4,80.
Elementi decorativi
Altare barocco in muratura.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cementine quadrate, in bicromia di grigio e nero.
Coperture
La copertura poggia su una singola capriata lignea, con trave di colmo e correntini; lo scempiato è in cotto. Il manto di copertura è in coppi e tegole piane.
Adeguamento liturgico
nessuno
Altare in muratura tinteggiata in grigio, con la mensa che poggia su mensole a voluta e due gradi al centro dei quali è il tabernacolo che è in muratura, con sportello ligneo e dipinto. Leggio ligneo, mobile, posto sul lato sinistro del presbiterio. Un piccolo confessionale ligneo è addossato alla controfacciata, sul lato destro,