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Massa
Toano
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Michele Arc.
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Impianto strutturale; Pianta; Interni; Prospetti esterni
nessuno
X - XI(notizie documentarie intero bene); XVI - XVII(ristrutturazione intero bene); XVIII - XVIII(ricostruzione intorno); 1854 - 1854(rifacimento prospetti esterni); 1920 - 1960(rifacimento di parti intero bene); 2007 - 2010(restauro intero bene)
Chiesa di San Michele Arcangelo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Michele Arcangelo <Massa, Toano>
Altre denominazioni S. Michele Arc.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (ricostruzione)
maestranze emiliane (ristrutturazione)
Notizie Storiche

X - XI (notizie documentarie intero bene)

La chiesa, d'impianto longobardo, è nominata in documenti del 902 e del 942. Nel 1053 si ha notizia di un castello nelle sue vicinanze. Nel 1071 fa parte delle 12 corti donate da Beatrice, madre di Matilde di Canossa, alla chiesa di Frassinoro, andando a costituire il patrimonio iniziale della futura Abbazia.

XVI - XVII (ristrutturazione intero bene)

L'edificio originario viene parzialmente riedificato utilizzando parte del materiale di risulta proveniente dal nucleo fortificato di cui la chiesa era parte integrante.

XVIII  (ricostruzione intorno)

Viene riedificato il campanile aggiungendovi il motivo a serliane nelle bucature della cella campanaria.

1854  (rifacimento prospetti esterni)

Si risistema il frontespizio inserendovi un portale in stile neoclassico ed improntando il complesso religioso ad uno stile romanico-canusino. Vengono collocati sulle facciate conci di pietra di antica fattura in un recupero in chiave archeologica della memoria dell'edificio.

1920 - 1960 (rifacimento di parti intero bene)

Dopo il dissesto provocato dal terremoto del 1920, che comporta una serie di ripristini, negli anni '50 e '60 del secolo scorso si procede a realizzare una serie di interventi che compromettono l'unità stilistica degli interni della chiesa.

2007 - 2010 (restauro intero bene)

L'edificio è al momento inagibile in quanto lesionato ed è in attesa di un consolidamento strutturale; nel piano di restauro è prevista inoltre una revisione degli impianti per consentirgli una fruibilità continuativa durante tutto l'arco dell'anno.
Descrizione

La chiesa rappresenta un episodio significativo dell'architettura religiosa romanico-canusina di questa zona appenninica. Oltre alle preesistenze del suo nucleo originario databile intorno all'anno mille, l'edificio, nelle sue fasi di riedificazione seicentesca, ha potuto contare sul contributo artistico dei Ceccati, famiglia di scalpellini ed intagliatori che hanno lasciato traccia del loro passaggio negli arredi interni e che verosimilmente hanno ispirato anche la realizzazione della torre campanaria la quale mostra analogie con il campanile da loro eretto presso la chiesa di S. Martino a Corneto. La presenza di un fienile ora crollato e di un antico forno testimoniano la presenza di una tipologia edilizia caratteristica della zona, nella quale gli aspetti religiosi vengono ad integrarsi nell'economia rurale e nella vita delle comunità locali in epoca pre-industriale.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato mediante conci di pietra ben squadrati in arenaria locale posati secondo una tecnica a corsi paralleli e regolari chiamata ad "opus certum".
Pianta
Lo sviluppo planimetrico interno è di forma rettangolare sulla quale s'inserisce l'elemento dell'abside semicircolare. Due cappelle laterali di bassa profondità sono ricavate nel corpo della navata. Le dimensioni esterne sono m. 10,15 di larghezza e m.28,00 di lunghezza.
Interni
La struttura del soffitto seicentesco a capriate lignee è l'elemento che domina gli spazi interni privi di apparati decorativi architettonici. Notevoli sono le due ancone di fattura ceccatesca poste nelle cappelle laterali. La soffittatura del presbiterio a perline ed il pavimento a riquadri in graniglia costituiscono interventi recenti che sottraggono unità stilistica all'architettura degli interni.
Prospetti esterni
Alcune pietre scolpite di eterogenea datazione e provenienza sono inserite a decoro del paramento murario esterno. La più significativa rappresenta una cacciata dal paradiso che viene fatta risalire ad un periodo alto-medioevale, compreso fra VIII ed il IX secolo.
Adeguamento liturgico

nessuno
La chiesa è attualmente inagibile ed interdetta al culto.
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