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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Gattatico
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Tommaso V. di Canterbury
Parrocchia di San Tommaso Vescovo di Canterbury
Impianto strutturale; Pianta; Interni; Prospetti; Coperture; Pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
XI sec. - XII sec.(nucleo originario carattere generale); XIII sec. - XIII sec.(nucleo originario intero bene); XVII sec. - XIX sec.(trasformazioni intero bene); 1680 - 1732(costruzione cappella laterale sud); 1834 - 1834(costruzione cappella laterale nord); 1834 - 1834(costruzione volta intero bene); 1834 - 1834(restauro intero bene); 1853 - 1853(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1882 - 1882(costruzione campanile); 1888 - 1893(canonica intorno); 1962 - 1963(lavori interni intero bene); 1990 - 1991(consolidamento e restauro intero bene)
Chiesa di San Tommaso Vescovo di Canterbury
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Tommaso Vescovo di Canterbury <Gattatico>
Altre denominazioni Chiesa di S. Tommaso Cantuariense V. e M.
Chiesa di San Tommaso di Canterbury
S. Tommaso V. di Canterbury
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane e veronesi (nucleo originario)
maestranze emiliane (nuovo presbiterio )
maestranze emiliane (costruzione cappella sud)
maestranze emiliane (restauro)
maestranze emiliane (costruzione altare nord)
maestranze emiliane (restauro e consolidamento statico)
Notizie Storiche

XI sec. - XII sec. (nucleo originario carattere generale)

Il nucleo originario dell'attuale edificio risale all'età romanica. La sua costruzione si può far risalire presumibilmente ai secoli XI-XII.

XIII sec.  (nucleo originario intero bene)

Studi recenti (Mussini, 2008) riconoscono che intorno alla fine del XIII secolo, la parte superiore della facciata venne rimaneggiata completamente. Durante questi lavori fu probabilmente aperto anche il grande oculo ad est (oggi tamponato ma visibile all'interno della chiesa). L'esame delle strutture antiche ancora conservate fanno ritenere che la chiesa di Gattatico fosse in origine di lunghezza inferiore all'attuale e avesse l'abside in coincidenza dell'odierno presbiterio. Altri autori (Mori, 1972; Avanzini, 1990; Baricchi, 1994) ritengono invece che la chiesa originaria avesse la facciata rivolta ad est.

XVII sec. - XIX sec. (trasformazioni intero bene)

Fino al '600, secolo durante il quale viene avviata una globale ristrutturazione della chiesa, questa era ad una sola navata, con un unico altare posto ad est, senza cappelle laterali ma con la sacrestia addossata, una torre e copertura a capriate. Una serie di lavori condotti fra il XVII e il XIX secolo ha trasformato completamente l'assetto dell'edificio con la costruzione di due cappelle semicircolari sui fianchi, il prolungamento dello spazio presbiteriale per un terzo dell'intera lunghezza della chiesa e con l'erezione di una nuova abside.

1680 - 1732 (costruzione cappella laterale sud)

Tra il 1680 e il 1732, a spese del rettore Domenico Cacciamani e con il concorso del conte Dall'Asta, viene costruita la cappella laterale sud, oggi dedicata alla Beata Vergine della Cintura.

1834  (costruzione cappella laterale nord)

Al 1834 risale la costruzione della cappella a nord dedicata a San Mauro, ma l'esame delle fonti consultate non permette di chiarire se si tratti effettivamente di una nuova esecuzione o di una ricostruzione resosi necessaria in seguito al crollo dell'adiacente campanile (posto a quel tempo sul lato nord della chiesa) avvenuto a causa di un terremoto.

1834  (costruzione volta intero bene)

Nel 1834 viene realizzata la volta a graticcio della navata (poi demolita nel 1991).

1834  (restauro intero bene)

A seguito di un evento sismico, nel 1834 vengono compiuti dei lavori di restauro principalmente alla copertura della chiesa ed al campanile, parzialmente crollato, i cui resti vengono trasformati in locale annesso alla sagrestia. A quel tempo il campanile sorgeva sul lato nord della chiesa.

1853  (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Nel 1853 la chiesa di Gattatico passa definitivamente dalla Diocesi di Parma a quella di Reggio Emilia.

1882  (costruzione campanile)

Nel 1882, adiacente la chiesa sul lato sud, viene costruita la nuova torre campanaria con cella a monofore archiacute e copertura cuspidata. La tessitura muraria richiama quella impiegata nel coro absidato. Gli spigoli sono sottolineati da lesene in laterizio. Una precedente torre sorgeva sul lato nord, adiacente la cappella di S. Mauro Abate, ma un violento terremoto ne ha provocato il crollo nel 1832-33.

1888 - 1893 (canonica intorno)

La canonica fu costruita durante il rettorato di Terenziani Enrico (1888-1893).

1962 - 1963 (lavori interni intero bene)

Nel 1962 un incendio distrugge l'altare maggiore e annerisce la chiesa. Si decide di effettuare dei lavori di ammodernamento. Viene rifatta in marmo tutta la pavimentazione della chiesa e si realizza un nuovo altare marmoreo per il quale la scultrice Carmela Adani di Correggio fornisce due progetti. Al centro del pavimento del presbiterio, in ricordo dei lavori compiuti, viene posto lo stemma del vescovo Socche. Nell'ambito di questi lavori, o poco dopo, viene probabilmente eseguita anche la decorazione delle pareti interne della chiesa.

1990 - 1991 (consolidamento e restauro intero bene)

Nel 1990 vengono intrapresi importanti lavori di restauro e di consolidamento strutturale delle murature, del tetto e del campanile, su progetto dell'ing. Pietro Avanzini di Reggio Emilia. Nella stessa occasione viene demolita la volta in cannucciato a sesto ribassato (realizzata nel 1834) e riportata alla luce la struttura a capriate lignee.
Descrizione

Di origine medievale, la chiesa di Gattatico ha subito nel corso dei secoli molte trasformazioni. Studi recenti (Mussini, 2008) sostengono che il nucleo primitivo doveva essere costituito da un'aula (coincidente con l'attuale) e da un'abside semicircolare (al posto dell'attuale presbiterio). Una serie di lavori condotti fra il XVII e il XIX secolo ha modificato pesantemente l'assetto dell'edificio mediante la costruzione delle due cappelle laterali, il prolungamento dello spazio presbiteriale, l'erezione di una nuova abside, e l'innalzamento del campanile (prima sul lato nord e poi sul lato sud). E' stato ipotizzato da altri autori, che la chiesa originaria avesse la facciata rivolta ad est, anziché ad ovest. L'interno della chiesa è sobrio. L'unica navata, le cui capriate in legno sono state riportate alla luce con i restauri del 1990-91, termina nel presbiterio con coro absidato entro il quale si conserva un dipinto raffigurante S. Tommaso di Canterbury, titolare della chiesa, opera ottocentesca del parmense Giocondo Viglioli (1809-1895). Gli apparati marmorei che decorano l'interno della chiesa risalgono alla metà del Novecento. Sono opera della scultrice Carmela Adani (1899-1965) nativa di Correggio (RE). Esternamente la chiesa presenta una tessitura muraria in corsi di pietra alternati a mattoni disposti a doppio corso che rende evidente una ricerca coloristica fuori dagli schemi linguistici locali, e richiama usi architettonici dell'area veronese. La facciata a spioventi reca al centro il portale d'ingresso sormontato da un falso protiro addossato alla parete che incornicia un dipinto parietale andato perduto. Due file di archetti rampanti e una finestra centrale concludono superiormente la composizione della facciata.
Impianto strutturale
La chiesa è realizzata in muratura portante di blocchi di pietra alternati a doppi filari di mattoni. Lo spessore murario della navata varia tra i 60 e i 65 cm.
Pianta
La planimetria dell'edificio consta di un'unica navata che prosegue in un presbiterio leggermente rialzato terminante con un coro absidato. Sull'aula si aprono due sole cappelle laterali a pianta semicircolare, profonde 3,50 mt. Sul lato nord è posta la sagrestia e sul lato sud sorge il campanile a pianta quadrata. L'accesso principale alla chiesa avviene attraverso il portale di facciata. Accessi secondari sono collocati sul fianco sud, in corrispondenza del campanile e del presbiterio. Misure interne: aula (larghezza ca. 6,80 mt, lunghezza ca. 12,00 mt); lunghezza complessiva ca. 21,20 mt.
Interni
Lo spazio interno conserva la sobria austerità degli edifici romanici. La linearità delle pareti della navata è interrotta soltanto dalle incorniciature delle nicchie e delle cappelle laterali. Queste ultime, a pianta semicircolare, hanno altari marmorei dedicati alla Beata Vergine della Cintura (cappella sud) e a San Mauro Abate (cappella nord). La navata ha struttura di copertura a capriate lignee che sono state riportate in vista durante i lavori del 1990-91. L'arco trionfale, sopra il quale si riconosce un'antica finestra oculare, ora tamponata, immette all'area presbiteriale coperta da una volta a sesto ribassato con fasce decorative sul perimetro. Nell'abside semisferica è conservato un dipinto raffigurante S. Tommaso di Canterbury, titolare della chiesa, opera di Giocondo Viglioli (1809-1895), artista nativo di San Secondo Parmense. Il catino presenta un impianto decorativo a spicchi con lunette recanti simboli cristiani Il Fonte Battesimale si trova sul lato sinistro, vicino al'ingresso. E' collocato entro una nicchia impreziosita da eleganti capitelli fogliati il cui motivo è ripreso nel fregio parietale interno alla nicchia stessa. Sullo stesso lato ma vicino al presbiterio, in un'altra nicchia decorata con capitelli a motivi vegetali e animali, è posto il Tabernacolo. Come tutti gli apparati decorativi marmorei presenti all'interno della chiesa, anche questa è un'opera della scultrice correggese Carmela Adani (1899-1965).
Prospetti
L'esterno della chiesa è caratterizzato da una tessitura muraria che presenta l'uso alternato di pietra e cotto. Nel nucleo più antico, costituito dall'aula, sono stati impiegati conci in pietra alternati a due file di mattoni, modalità poi ripetuta nelle cappelle laterali più recenti. Nel presbiterio, nell'abside e nel campanile (costruito nel 1882 sul lato sud) si è fatto invece ricorso ad una posa più casuale degli elementi lapidei. Sono riconoscibili nella tessitura muraria alcuni rimaneggiamenti operati nel corso dei secoli, specialmente nella parte alta della facciata e della navata, e nelle cappelle laterali. La facciata è a spioventi con un timpano ornato da una doppia fila di arcatelle rampanti. Due lesene angolari sono poste a rinforzo degli spigoli. Nella composizione risulta evidenziato l'asse centrale per la presenza del portale di ingresso sormontato da un falso protiro addossato alla parete, al di sopra del quale è stata realizzata una finestra rettangolare. Il portale, lievemente aggettante, presenta un archivolto in conci di arenaria alternati a mattoni. Il falso protiro ricorda i tipi presenti sulla facciata di Santa Maria a Cisano e di San Giovanni in Valle a Verona, e, localmente, la pieve di Fosdondo (RE). E' posto su mensole ed è definito da semicolonnette poste a sorreggere un archivolto decorato da un torciglione in terracotta. Racchiudeva un dipinto murale ancora visibile nelle documentazioni fotografiche dei primi decenni del Novecento. La parte postica della chiesa ha una decorazione assai meno complessa di quella presente nella facciata. Una sola fila di archetti segue l'inclinazione degli spioventi, al di sotto dei quali si imposta la copertura del presbiterio e del coro.
Coperture
La copertura dell'aula è a due falde con struttura a capriate lignee in vista e manto in coppi di laterizio. Il presbiterio è coperto con una volta a sesto ribassato che prosegue nella calotta absidale.
Pavimentazioni
Tutta la pavimentazione della chiesa è stata rifatta tra il 1962 e il 1963 con elementi in marmo levigato. Quello del presbiterio reca al centro lo stemma del vescovo Socche.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Il presbiterio è stato in parte adeguato alle norme liturgiche con la realizzazione di una mensa in marmo rivolta verso i fedeli.
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