chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castellarano Reggio Emilia - Guastalla chiesa sussidiaria B. V. di Campiano Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Pavimentazioni; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1970-1980); ambone - aggiunta arredo (1970-1980); sede del celebrante - aggiunta arredo (1970-1980) 1543 - 1543(preesistenze intero bene); 1550 - 1581(restauri intero bene); 1593 - 1599(completamento intero bene); 1631 - 1631(preesistenze carattere generale); 1719 - 1730(restauri intero bene); 1734 - 1737(ricostruzione seconda chiesa); 1745 - 1751(completamento seconda chiesa); 1776 - 1786(realizzazione portico e altare); 1791 - 1791(consolidamento coro); 1883 - 1885(realizzazione facciata); 1891 - 1894(realizzazione campanile); 1976 - 1976(interventi di manutenzione intero bene e intorno); 2005 - 2009(restauro intero bene)
Santuario della Beata Vergine di Campiano
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Santuario della Beata Vergine di Campiano <Castellarano>
Altre denominazioni
Santuario della Beata Vergine della neve Santuario di Campiano B. V. di Campiano
Autore (ruolo)
Prampolini, G. B. (progetto portico e atrio della chiesa)
Casali, Annibale (progetto nuova facciata)
Massari, Giovan Battista (progetto nuova chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (realizzazione della facciata)
Notizie Storiche
1543 (preesistenze intero bene)
La prima notizia accreditata dell'esistenza di una chiesa si trova nel resoconto della visita pastorale del Vescovo Cervini del 1543. Si parla di una cappella situata fuori dalle mura del borgo di Castellarano, detta Santa Maria in Campiano.
1550 - 1581 (restauri intero bene)
Nel corso del XVI sec. la chiesa fu rimaneggiata tre volte. Dopo il primo intervento intorno alla metà del XVI sec, si registra un ampliamento dopo il 1574, che proseguì fin dopo il 1581, grazie alle offerte dei devoti.
1593 - 1599 (completamento intero bene)
In occasione della visita del vescovo Rangoni, nel 1594 la chiesa era abbastanza ampia con un unico altare. Nel 1599 era ormai completata e la Comunità presentò un resoconto delle opere eseguite, chiedendo di poter collocare una campana sul tetto.
1631 (preesistenze carattere generale)
Testimonianze risalenti al 1631 tramandano che l'origine del Santuario sia da far risalire alla presenza di un pilastrino o maestà con l'immagine di Maria dipinta su pietra, portata sulla strada tra Castellarano e Roteglia da una piena del Secchia.
1719 - 1730 (restauri intero bene)
Un'altra fase di restauri si svolge tra il 1719 e il 1730 (rifacimento di coro e scranni, dell'altare di S. Sebastiano, della navata verso il fiume per problemi statici). Del 1726 è l'altare maggiore in scagliola, di questo periodo anche il campanile.
1734 - 1737 (ricostruzione seconda chiesa)
Demolita la volta della vecchia chiesa, si procede alla costruzione di un santuario nuovo, su progetto di Giovan Battista Massari di Modena, detto il Padovano. Nel corso di queste opere si spostò l'ingresso sul lato attuale e si riedificò il coro.
1745 - 1751 (completamento seconda chiesa)
Il nuovo santuario fu inaugurato nel 1745, quando la Sacra Immagine fu spostata dal vecchio coro alla nuova abside. Nel '46 si completò anche la sagrestia, e tra il '47 e il '51 la parte verso la porta maggiore.
1776 - 1786 (realizzazione portico e altare)
Nel 1776 furono eseguiti il portico e l'atrio della chiesa, su disegno del maestro G. B. Prampolini. Nel 1786 fu realizzato l'altare maggiore in scagliola.
1791 (consolidamento coro)
Nel 1791 vi fu nuovamente la necessità di sigillare le fessurazioni nella volta del coro e nei muri verso il fiume.
1883 - 1885 (realizzazione facciata)
Tra il XVIII e il XIX secolo si eseguirono molti altri restauri, di cui il più importante fu senzaltro il completamento della facciata su disegno dell'ingegner Annibale Casali, realizzata tra il 1883 e il 1885.
1891 - 1894 (realizzazione campanile)
Sempre alla fine del XIX secolo fu realizzato, sotto la sollecitazione di un comitato di cittadini, un campanile che fosse adeguato all'importanza del luogo, inaugurato nel 1894, su cui vennero collocate le campane fuse dalla Ditta Clemente Brighenti(BO).
1976 (interventi di manutenzione intero bene e intorno)
Lo Schenetti riferisce al periodo in cui era parroco Don Romolo Grasselli numerosi interventi di manutenzione e abbellimento, tra cui il rifacimento del pavimento, la tinteggiatura, la sistemazione del sagrato e del viale d'accesso.
2005 - 2009 (restauro intero bene)
La chiesa è stata oggetto di un recente intervento di restauro suddiviso in due stralci: il primo relativo alle opere di consolidamento delle fondazioni e delle volte sopra l'ingresso e il secondo volto alla realizzazione dell'intonaco esterno.
Descrizione
Il santuario si presenta isolato ad una quota inferiore rispetto al livello stradale, in un'area attigua al corso del fiume Secchia. Il fronte principale cela un portico rettangolare il cui lato lungo coincide con la facciata della chiesa. Essa è costituita da una navata unica coperta a botte, orientata nord-sud che si innesta su un ottagono irregolare coronato da una volta. L'abside, situata a meridione, è di forma semicircolare, sulla parete concava di essa è collocata l'immagine della Madonna venerata nel Santuario, inserita in una ricca decorazione di marmi e scagliola.
Pianta
La struttura architettonica del fabbricato è generata da una navata unica coperta a botte, orientata nord-sud, che dal portico rettangolare di ingresso a nord si innesta su un ottagono centrale non regolare, coronato da una volta e si conclude nell'abside semicircolare a sud. Il portico ha tre campate, coperte a vela e scandite da lesene e dà accesso alla chiesa tramite l'arco centrale sul lato lungo. L'arco sul lato corto si rivolge invece verso il fiume. Lo spazio interno è strutturato sulla centralità dell'ottagono i cui quattro lati maggiori sono rispettivamente sfondati dalla navata e dal presbiterio (nord e sud) e dalle nicchie per gli altari secondari (est e ovest). I lati minori ospitano i confessionali.
Prospetti
La facciata, ultima ad essere realizzata, appare coerente con l'interno della chiesa, scandita nella parte inferiore da quattro lesene che sostengono un cornicione, il quale la divide in due parti: la parte bassa cela il portico d'ingresso, la parte superiore invece corrisponde allo spazio destinato all'organo, affacciato sulla navata.
Struttura
La chiesa è costruita per lo più in muratura di sassi di fiume intonacata, ad eccezione della facciata e del campanile realizzati in laterizio e rifiniti a sagramatura.
Coperture
La copertura è a più falde con manto in coppi, dalla struttura emerge il tiburio il cui tetto evidenzia la presenza dell'ottagono centrale. La struttura portante è presumibilmente in legno.
Pavimentazioni
La pavimentazione, rinnovata nel corso del recente intervento di restauro, è in cotto. Il sagrato presenta pavimentazione di pietra del tipo a palladiana.
Elementi decorativi
All'interno della chiesa non vi è decorazione scultorea vera e propria; la decorazione a rilievo è limitata alle cornici lineari in stucco delle aperture e all'ornato geometrico del pilastrini delle balaustre. Anche la decorazione pittorica è pensata in modo architettonico, per sottolineare le nervature e le vele delle volte. al centro della volta è un medaglione con foglie d'acanto. L'abside si contrappone a questa sobrietà con un apparato decorativo esuberante che culmina nella decorazione scultorea in marmo e scagliola in cui è inserita l'immagine della Madonna, tra angeli, cornici e volute. Anche gli altari secondari e il maggiore sono realizzati in scagliola.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970-1980)
Un altare di forma quadrangolare è posto in posizione avanzata rispetto all'altare originale con palliotto in scagliola.
ambone - aggiunta arredo (1970-1980)
Un leggìo mobile costituisce l'ambone sulla sinistra del presbiterio.
sede del celebrante - aggiunta arredo (1970-1980)
La sede del celebrante è disposta sul lato destro del presbiterio corredata da un secondo leggìo di dimensioni più contenute.