chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico San Bartolomeo al Mare Albenga - Imperia oratorio sussidiario San Michele Parrocchia di San Bartolomeo Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture altare - aggiunta arredo (2006) 1532 - 1532(fondazione cappellania); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1596 - 1613(migliorie intero bene); 1624 - 1656(rinnovamento intero bene); XVIII sec - XVIII sec(realizzazione altare); 1888 - 1890(utilizzo intero bene); 1896 - 1896(restauro intero bene); 1915 - 1918(requisizione intero bene); 1928 - 1928(cambio uso intero bene); 1970 - 1971(cambio uso intero bene); 2005 - 2006(ripristino uso culto intero bene); 2009 - 2009(restauro dossale)
Oratorio di San Michele
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio di San Michele <San Bartolomeo al Mare>
Altre denominazioni
Oratorio San Michele
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1532 (fondazione cappellania)
Il 26 maggio 1532 nell’Oratorio di S. Michele Arcangelo de Disciplinanti, dai confratelli fu fondata una cappellania sotto il titolo di “S. Michele nella Casaccia o Oratoio de Disciplinati”.
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga come Oratorio di S. Michele.
1596 - 1613 (migliorie intero bene)
Esecuzione delle migliorie prescritte nella visita apostolica di Mascardi tra cui 1611 la realizzazione di un portale in pietra scolpita commissionata al maestro Michele Carrega nel 1611; le opere si concludono con la riparazione del tetto.
1624 - 1656 (rinnovamento intero bene)
Nel 1624 gli ufficiali della confraternita decidono di procedere ad una complessa opera di rinnovamento dell’Oratorio prolungando la costruzione sia sul lato della facciata che nella parte absidale e ampliandola in larghezza invece solo verso valle. Per rispettare il cimitero esistente dal lato opposto, nello spazio che lo separa dalla parrocchiale. Contestualmente si provvede alla sua elevazione. Nl 1628 si dà mano alla costruzione del nuovo coro; la struttura voltata e la copertura vengono erette nel1632; nel 1637 si procede con l’innalzamento della grande volta dell’aula e la realizzazione della copertura. Nel 1644 si iniziano le opere di finitura e nel 1646 si procede ad affrescare la figura di San Michele al centro della volta ad opera di un anonimo pittore di Oneglia. Le opere di rinnovamento si concludono nel 1656 con l’imbiancatura dell’aula.
XVIII sec (realizzazione altare)
E’ riferibile alla seconda metà del Settecento la realizzazione di un nuovo altare addossato al fondo dell’abside sovrastato da un imponente dossale modellato attorno alla tela dei tre Arcangeli, il tutto in materia a stucco con forme barocche.
1888 - 1890 (utilizzo intero bene)
L’Oratorio viene utilizzato per le funzioni religiose durante i lavori di ricostruzione dell’attigua Chiesa di San Bartolomeo gravemente colpita dal sisma del 1887.
1896 (restauro intero bene)
Lavori di restauro a seguito dei danneggiamenti del sisma quali l’apposizione di chiavi in ferro e la rifinitura interna.
1915 - 1918 (requisizione intero bene)
L’oratorio viene requisito ed utilizzato per la detenzione dei prigionieri di guerra con conseguenti gravi danneggiamenti agli arredi.
1928 (cambio uso intero bene)
Viene concesso l’uso dell’Oratorio all’Opera Nazionale Balilla e alle Piccole Italiane per “trattenimenti ed anche projezioni cinematografiche” ed il Vescovo ne interdice ogni funzione religiosa.
1970 - 1971 (cambio uso intero bene)
Si interviene sull’oratorio per ricavarne un centro di aggregazione per i giovani del paese e viene trasformato in un salone – cinema parrocchiale.
2005 - 2006 (ripristino uso culto intero bene)
Il parroco decide di riportare l’edificio alla condizione originale e si dà inizio allo smantellamento degli artifizi introdotti negli anni ’70 per mettere a nudo le strutture e le decorazioni ancora leggibili.
2009 (restauro dossale)
Con Aut. della Soprintendenza prot. n. 7201 del 23/3/2009 sono stati assentiti i lavori di restauro del dossale dell’altare mediante ricomposizione delle porzioni di cornici danneggiate ed integrazione delle parti mancanti e pulitura e reintegrazione degli elementi dipinti.
Descrizione
Adiacente alla chiesa parrocchiale l’Oratorio di San Michele, per molti anni ha perso l’uso di culto. Oggi gli è stata restituita la sua funzione e si presenta con un’unica aula rettangolare con volta a botte lunettata ed abside poligonale: privo di decorazioni mantiene l’altare con il dossale, unico arrredo presente. Esternamente è semplicemente intonacato ed ha copertura a capanna in tegole marsigliesi
Pianta
Edificio ad aula unica rettangolare coperta da volta a botte lunettata con abside poligonale coperta da un catino unghiato.
Elementi decorativi
L’Oratorio è privo di arredi e decorazioni tranne il dossale di San Michele collocato nell’abside. La parte basamentale, che ospitava la mensa d'altare, si i articola con due pilastri angolari: quello di destra mantiene le volute originarie sulla faccia esterna, nella faccia interna i lati sono stati rettificati come nel basamento di sinistra, in quanto il modellato era andato perduto. Sul basamento poggiano i due alti pilastri angolati: accanto a quello di destra, in piedi su una voluta, si trova un angioletto, monco dell'ala e dell'avambraccio sinistri, che doveva sorreggere qualcosa. La voluta e l'angelo simmetrici sono andati perduti probabilmente quando è stata realizzata la porta al di accesso alla sacrestia retrostante. I pilastri affiancano l'ancona di San Michele tra gli altri due Arcangeli. L'ancona è a sua volta contenuta in una cornice modanata; i pilastri sono conclusi da due capitelli compositi sui quali poggia un'alta trabeazione che sorregge il coronamento. Quest'ultimo si articola con due volute e reca ai lati due angeli musicanti: l'osservazione accurata della loro postura ci fa intendere che quello di sinistra sia nell'atto di suonare una viola da gamba, quello di destra una cetra. Gli strumenti dovevano essere veri, oggi perduti. Al di sopra delle volute, in una profusione di nuvole raggiate, fanno capolino i volti di puttini che attorniano lo Spirito Santo in forma di colomba.
Facciata
La semplice facciata, conclusa a capanna, presenta un lunettone tamponato in asse con la porta di ingresso; quest’ultima è preceduta da una scalinata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in pannelli laminati.
Coperture
La copertura a due falde ha manto in tegole marsigliesi