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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Moano
Pieve di Teco
Albenga - Imperia
cappella
sussidiaria
Madonna della Neve
Parrocchia di Nostra Signora Assunta e San Martino
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1585 - 1586(citazione intero bene); 1624 - 1635(citazione intero bene); 1795 - 1795(gestione intero bene); 1894 - 1894(manutenzione intero bene); 1909 - 1909(manutenzione copertura); 1999 - 2005(restauro intero bene)
Cappella della Madonna della Neve
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Madonna della Neve <Moano, Pieve di Teco>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1585 - 1586 (citazione intero bene)

Il visitatore apostolico invita all'adeguamento liturgico dell'oratorio della Beata Vergine.

1624 - 1635 (citazione intero bene)

La chiesa è citata, durante la prima metà del secolo, nel "Sacro e Vago Giardinello".

1795  (gestione intero bene)

Il serenissimo Senato della Repubblica di Genova con un decreto bandisce le elezioni degli "Uffiziali della Chiesa ed Oratori" di Moano; gli eletti per l'oratorio di Maria Vergine di Colla sono Nicolao Massa e Gio Brunengo.

1894  (manutenzione intero bene)

Si svolgono piccole riparazioni alla chiesa.

1909  (manutenzione copertura)

Vengono annotati sul libro dei conti della fabbriceria interventi al tetto e al parafulmine dell'edificio.

1999 - 2005 (restauro intero bene)

Il 17/08/1999 la Soprintendenza emette un'autorizzazione al restauro di coperture, intonaci esterni ed interni della chiesa. Nel 2005 si concludono i lavori, che hanno comportato il consolidamento delle murature, la stuccatura raso-pietra dell'esterno, il rifacimento dell'intonaco interno del porticato e dell'interno della chiesa, la stuccatura delle fessurazioni delle volte, la tinteggiatura degli interni e il restauro della cornice.
Descrizione

L'oratorio sorge su uno spartiacque tra le colline alle spalle di Moano, frazione collinare del Comune di Pieve di Teco (IM). La chiesa ha il tipico impianto degli edifici religiosi che sorgono sui percorsi di crinale, caratterizzati dalla presenza di un porticato, che in questo caso si presenta aperto su tre lati con tre archi. Il lato meridionale dell'edificio e l'interno sono intonacati, gli altri prospetti esterni si presentano in pietra a vista. Quasi priva di elementi decorativi, l'aula unica si conclude con l'abside semicircolare. Dal presbiterio con coro, appena sopraelevato rispetto alla navata, si accede a un piccolo vano ad uso sacrestia, addossato al lato meridionale dell'edificio e anch'esso voltato. Sempre su questo lato, a continuare il corpo di fabbrica principale, vi è un altro vano accessibile dall'esterno, attualmente inutilizzato ma un tempo destinato a ricovero e sosta.
Pianta
L'aula ha forma rettangolare, come il presbiterio, concluso da abside semicircolare. Le coperture sono con volte a botte lunettate.
Elementi decorativi
La chiesa è praticamente priva di decorazioni, ad eccezione di un cornicione sagomato continuo che si sviluppa alla base delle volte, sottilineato da una tinteggiatura colorata. L'altare, posto al centro del presbiterio, con due gradini portacandelieri, è caratterizzato da semplici linee vagamente neoclassiche e sorregge una teca contenente una statuetta della Vergine.
Facciata
La facciata, intonacata in bianco e totalmente priva di decorazioni, è parzialmente obliterata dal porticato. Sotto l'arco si aprono l'ingresso e le due "finestre di devozione" laterali, con scalini sottostanti.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in lastre quadrate di marmo bianco e bardiglio.
Coperture
La copertura del tetto si presenta a due falde, con manto in "ciappe" sorretto da struttura lignea.
Adeguamento liturgico

nessuno
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