chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Erli Albenga - Imperia chiesa sussidiaria San Martino Parrocchia di Santa Caterina Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile nessuno sec XI - sec XI(costruzione intero bene); sec XI - sec XIX(trasferimento ingresso); sec XV - sec XV(realizzazione affreschi); 1562 - 1929(trasferimento intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1610 - 1610(costruzione campanile); 1624 - 1653(citazione intero bene); 1945 - 1956(ristrutturazione intero bene); 1996 - 1998(restauro intero bene)
Chiesa di San Martino
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Martino <Erli>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
sec XI (costruzione intero bene)
La chiesa è di origine "protoromanica", con muratura tutta irregolare, forse del secolo XI, priva di elementi decorativi, salvo gli affreschi interni, in due strati di epoche diverse, che probabilmente un tempo ricoprivano interamente le pareti.
sec XI - sec XIX (trasferimento ingresso)
Fino al XIX secolo l'entrata principale della chiesa era sul lato destro; tale porta attualmente murata è ancora chiaramente visibile
sec XV (realizzazione affreschi)
Gli affreschi sono probabilmente frutto di diversi interventi, collocabili tutti intorno alla seconda metà del XV secolo.
1562 - 1929 (trasferimento intero bene)
Fu chiesa parrocchiale fino al 26 ottobre 1562, anno in cui il Vescovo Fieschi approvò il passaggio dei Sacramenti nella Chiesa di Santa Caterina appena eretta. Da questa data sino al 1929 in S. Martino vennero celebrati soltanto i funerali, oltre alle festività dell'omonimo Santo che continuano tuttora. Sino alla costruzione del nuovo cimitero attualmente funzionante i defunti di Erli, Cerisola e zone circostanti trovavano sepoltura dapprima sotto il pavimento della chiesa, poi nel cimitero costruito accanto ad essa.
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga: “Si riparino le pareti nella parte anteriore e si spiani il pavimento. Si trasferisca la campana altrove affinché la fune non penda davanti all’altare maggiore. Si riformi il cimitero conformemente ai decreti generali e non si seppellisca in chiesa. Si imbianchi tutta la chiesa all’interno.”
1610 (costruzione campanile)
I parrocchiani costruirono il campanile che fu iniziato il 16 giugno 1610 e terminato 31 luglio
1624 - 1653 (citazione intero bene)
Nel Sacro e Vago Giardinello , succinto riepilogo delle raggioni delle Chiese e Diocesi di Albenga iniziato dal Vescovo Pier Francesco Costa nel 1624 e completato dal Canonico Paneri; quest’ultimo così descrive la chiesa: “Risiede il ben inclinato ovile d’Herli d’amena campagna in salubre aria poco discosto dal fiume Neva, la cui piccola chiesa con il coro a levante e la facciata a ponente, con due porte a mezzogiorno e il cimitero accanto visto che più non bastava cresciuto poi e rivolto a maggior imprese il nominato gregge, acceso di devozione piantò più vicino all’acque suddetta sacro habitacolo e fortezza invincibile dall’eloquentissima tromba di Sapienza Cattarina Santa”
1945 - 1956 (ristrutturazione intero bene)
Nel primo dopoguerra fu ricostruito il tetto, il pavimento, il campanile e restaurati gli affreschi; i lavori furono terminati nel 1956, anno in cui l’edificio venne benedetto.
1996 - 1998 (restauro intero bene)
Con Autorizzazione SV/MON 1 prot. 9195 del 05/11/1996 della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici della Liguria sono stati assentiti gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento consistenti in: rifacimento della struttura e del manto di copertura in tegole, di tavolato in legno e delle gronde in ardesia del tetto; demolizione dei pilastri in c.a. incongrui di un intervento precedente e sostituzione degli stessi con catene in ferro ; restauro dell'intonaco interno nelle parti non interessate dai cicli pittorici, realizzazione di un’intercapedine esterna, impermeabilizzazione della cuspide del campanile e pitturazione dell'intonaco della torre campanaria; realizzazione di un impianto di messa a terra dalle scariche atmosferiche sul campanile; risanamento statico dei muri di contenimento del sagrato; sostituzione dei serramenti esterni; risanamento della scala di accesso alla Chiesa.
Descrizione
La chiesa di S. Martino, la più antica di Erli, si trova nella parte alta del paese, sopra la frazione Poggio, un tempo la più popolosa. La cosa che maggiormente colpisce l'osservatore è la semplicità delle murature esterne che, realizzate in pietra faccia a vista, si adattano splendidamente nel paesaggio circostante immerso nelle antiche fasce. Le caratteristiche architettoniche rivelano lire dal primo sguardo le origini medioevali del fabbricato, la Chiesa è infatti ad un'unica navata che si conclude con un’abside semicircolare, la copertura è costituita da un tetto a capriata a due falde mentre il piccolo catino absidale è riparato da una struttura che si appoggia direttamente sulla volta.
Anche all'interno si respira lo stesso clima di semplicità tipico dello stile Romanico, le murature sono piuttosto spesse e, nella parte destra, sono dotate di sottili bucature a mo' di feritoie dalle forme originali del '300, al di sopra sono state aperte successivamente due finestre di forma quadrata che costituiscono la maggiore fonte di illuminazione naturale dell'edificio. I muri interni sono completamente intonacati e nella parte sinistra presentano un importante ciclo di affreschi che costituisce l'elemento di maggio pregio dell'edificio.
Pianta
Chiesa a navata unica con abside semicircolare in passato chiusa per appoggiarci l’altare. L’edificio ha due ingressi sul fianco meridionale, probabilmente uno per gli uomini e l’altro per le donne, uno è stato murato l’altro è stato coperto da interventi di carattere edilizio. Sulla parete destra si aprono due finestrelle quadrate.
Il muro dietro l'altare, al quale è appeso il quadro, è di costruzione posteriore a quella della chiesa. All'epoca in cui essa venne costruita, la celebrazione della messa rievocava la "mensa" Eucaristica, per cui l'altare era un tavolo rivolto verso il pubblico.
Furono creati a questo scopo altari col tabernacolo, spesso dall'aspetto solenne, rivolto verso il popolo. Anche l'altare di "S. Martino " subì questo cambiamento con la costruzione del muro suddetto.
Elementi decorativi
La chiesa è priva di elementi decorativi eccetto gli affreschi interni che rappresentano una serie di santi tutti incorniciati da una fascia blu, bianca e rossa sotto il quale è riportato il nome. Sulla parete sinistra vi è affrescato un polittico con la Madonna in trono con Gesù Bambino attorniata da un lato da S. Antonio abate, dall’altro da S. Caterina d’Alessandria ritratta con la ruota del martirio in mano e S. Lucia. Attorno vi sono le immagini di altri santi: San Giorgio con il piede sul collo del drago e la spada alzata che regge nell’altra mano una bilancia che pesa le anime, San Pantaleo, Sant’Antonio dei porcari, San Cristoforo che attraversa un mare in cui sono raffigurati pesci e chiocciole e San Sebastiano.
Sul lato destro vi è l’Annunziata in un riquadro uguale a quelli della parete sinistra, seguita a destra da una teoria di santi, incorniciati in un unico riquadro.
L’arco trionfale era in origine bordato a fasce bianche e blu.
Facciata
L’esterno è in pietra faccia a vista, con la facciata spoglia il cui accesso è raggiungibile attraverso una scala in muratura, l’arco della porta è ornato da mattoni.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle di pietra di Finalmarina.
Coperture
Il tetto è a capanna in capriate lignee e manto in tegole marsigliesi e abbadini di gronda in ardesia.
Campanile
Il campanile, situato posteriormente sul lato sinistro, è a pianta quadrata terminante in una cuspide intonacata a pianta ottagonale.