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restauro
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Chiusanico
Albenga - Imperia
cappella
sussidiaria
Sant'Anna
Parrocchia di Santo Stefano
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
1447 - 1447(citazione intero bene); 1552 - 1552(restauro intero bene); XVII sec - XVII sec(citazione intero bene); 1979 - 1979(contenzioso intero bene); 2011 - 2011(manutenzione intero bene); 2012 - 2012(restauro intero bene)
Cappella di Sant'Anna
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella di Sant'Anna <Chiusanico>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

1447  (citazione intero bene)

La prima citazione documentaria della chiesa risale al 1447.

1552  (restauro intero bene)

"Santa Maria del Gombo" viene restaurata con il finanziamento da Guglielmo Danio; i suoi discendenti ricevono il patronato della chiesa.

XVII sec  (citazione intero bene)

La citazione più antica dell'oratorio conservata nell'archivio parrocchiale di Chiusanico è contenuta in un testamento del 1618. "Santa Maria del Gombo" è citata da Paneri nel "Sacro e Vago Giardinello", dove è trascritta la lapide tuttora esistente sulla parete sinistra.

1979  (contenzioso intero bene)

Scoppia un contenzioso tra gli eredi Gandolfo che rivendicano la proprietà della chiesa, in quanto discendenti di Guglielmo Danio, e la Curia che sostiene l'appartenza ecclesiastica dell'edificio. La contesa si conclude a favore della Diocesi.

2011  (manutenzione intero bene)

La Soprintendenza autorizza lavori di ordinaria manutenzione dell'edificio.

2012  (restauro intero bene)

Il sindaco di Chiusanico decreta l'inagibilità della struttura e ordina il ripristino delle condizioni di sicurezza della copertura. La Soprintendenza impone il vincolo architettonico sulla chiesa. Cominciano lavori di ristrutturazione dell'edificio e di restauro dell'interno.
Descrizione

La cappella di Sant' Anna, detta anche di Santa Maria del Gombo, sorge nel territorio comunale di Chiusanico (IM), a circa 420 metri di quota sul livello del mare. La chiesa sorge tra le case di borgata Castello. L’edificio ha la facciata rivolta verso una piazzetta quadrangolare acciottolata, che fa da sagrato. I prospetti esterni si presentano in pietra a vista, ad eccezione della facciata intonacata. Con due gradini, dalla strada si fa ingresso nell'aula unica, articolata in due campate, e nell'area presbiteriale, estesa circa la metà. La chiesa è formata da un corpo centrale con abside conclusiva, con il presbiterio leggermente alzato. Gli spazi sono illuminati dalla lunetta in facciata, da una finestrella "del perdono", da una finestra che si apre nella parete del presbiterio alla base della volta e da un'altra lunetta nel corpo centrale.
Pianta
La chiesa ha una pianta rettangolare a forma stretta e allungata, suddivisa in presbiterio e aula dalle campate della volta a vela.
Elementi decorativi
Due segmenti di trabeazione collegano i capitelli delle lesene che dividono l'aula in due campate a quelli delle lesene dell'arco trionfale, percorrendo solo la campata centale. Il sottarco dell'arco trionfale è decorato con colorati cassettoni a stucco. L'altare, di gusto già ottocentesco, ha una lineare mensa a sarcofago e due gradini portacandelieri, decorati con marmorizzazioni colorate. Nell'interno della chiesa si conserva, a sinistra dell'ingresso, un'acquasantiera in pietra nera, recante scolpita un mano e motivi vegetomorfi. Sulla parete di fondo è inserita la pala d'altare. Sulla parete sinistra una lapide seicentesca ricorda la "pubblica memoria" del giuspatronato della famiglia Danio sulla chiesa.
Facciata
La facciata, intonacata e colorata, ha un disegno a capanna reso asimettrico dalla presenza, sulla destra, di un affioramento roccioso inglobato nelle fondazioni. La facciata è bucata dall'ingresso, affiancato dalla sola finestra "di devozione" sinistra, e da una finestra superiore a lunetta. Sopra il portale si apre una nicchietta che ospita una statuetta della Madonna di Misericordia.
Campanile
La chiesa possiede un grezzo campaniletto a vela inserito in linea con la facciata, in asse con il colmo del tetto. E' coperto con due lastre spioventi in ardesia.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in grosse lastre di pietra.
Coperture
Il manto della copertura è in tegole marsigliesi.
Adeguamento liturgico

nessuno
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