chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cesio Albenga - Imperia cappella sussidiaria San Gottardo Parrocchia di Santi Lucia e Benedetto Pianta; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno 1585 - 1586(citazione intero bene); 1624 - 1635(citazione intero bene); 1720 - 1720(aggiornamento intero bene); 1939 - 1941(citazione intero bene); 2011 - 2014(restauro intero bene)
Cappella di San Gottardo
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella di San Gottardo <Cesio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1585 - 1586 (citazione intero bene)
Citazione nella visita apostolica di Nicolò Mascardi Vescovo di Mariana e Accia alla Diocesi di Albenga: “Oratorio Campestre di S. Gottardo. Si riduca secondo le norme o si demolisca.”
1624 - 1635 (citazione intero bene)
Nel Sacro Vago Giardinello (opera manoscritta in cui il vescovo Pier Francesco Costa ricostruisce la storia delle chiese di Albenga nell'anno 1624) in riferimento alle chiese esistenti nel territorio di Cesio, si segnalava che “l'Oratorio campestre di San Gottardo” veniva mantenuto di elemosina.
1720 (aggiornamento intero bene)
In controfacciata sul medaglione si legge la data 1720, probabilmente epoca dell’aggiornamento barocco.
1939 - 1941 (citazione intero bene)
Ulteriori notizie sono del 1941, quando l’allora parroco Don Antonio Leone, nella compilazione di un questionario relativo agli edifici di culto nel comune di Cesio, conferma le buone condizioni statiche dell'edificio, e informava la Curia che il tetto, rifatto nel 1939 non aveva bisogno di interventi di manutenzione. Da questo documento apprendiamo anche che in quella data la cappella era amministrata dalla fabbriceria insieme alla chiesa parrocchiale e non aveva contabilità separata: la cappella non possedeva beni né beni immobili né beni mobili, i paramenti venivano portati dalla Chiesa parrocchiale in quanto nella cappella venivano celebrate solo due funzioni all'anno.
2011 - 2014 (restauro intero bene)
Con Aut. Prot. 37205 Mon 7 del 15/12/2011 sono state assentite dalla Soprintendenza le opere di restauro consistenti in: revisione del manto di copertura, convogliamento ed allontanamento delle acque piovane, rifacimento degli intonaci interni e del portico e tinteggiatura a calce, trattamento degli elementi in ferro, demolizione del pavimento in graniglia e ripristino del sottostante pavimento originario in pietra. Il ha messo in luce delle finte finestre dipinte nel presbiterio che erano state in passato cancellate o semplificate.
Descrizione
La cappella votiva di San Gottardo, sita nell’omonima località, esternamente è articolata in tre volumi di diverse altezze che corrispondono al portico, all’aula centrale ed al presbiterio. I prospetti sono finiti ad intonaco strollato ed il tetto è a due falde con manto di copertura in marsigliesi. Il portico antistante l’aula principale ripara l'accesso alla chiesa che è costituito da un varco con arco a tutto sesto e chiuso da una semplice cancellata in ferro. Questo volume, che presenta una volta a crociera e due sedute laterali in muratura, veniva certamente utilizzato anche come riparo, dal caldo e dalla pioggia dai contadini che lavoravano nelle fasce circostanti. La pavimentazione è in lastre di pietra posate con ampie ed irregolari fughe. Internamente l’edificio presenta un impianto molto semplice, costituito dall’aula centrale quadrata con volta a vela e da un presbiterio di medesima forma con volta a botte con unghie. Le pareti del presbiterio presentano nicchie (due per ogni lato).
Pianta
Cappella composta da un’aula rettangolare e da un presbiterio di ugual forma ma leggermente più stretto, i due ambienti sono raccordati da una trabeazione con sottocornice dentellata e fregio decorato a finte scansie marmoree e girali vegetali. Le volte sono a botte sul presbiterio ed a vela sull’aula, dipinte di celeste e con i controarchi rossi ornati da fregi con girali vegetali in bianco. Esternamente la cappella è preceduta da un portico a pianta quadrata aperto solo sul fronte.
Elementi decorativi
Un doppio cornicione (con decorazioni dipinte, con ancora evidenti le tracce del chiodo sull’intonaco per la tracciatura) e su cui si impostano le volte, corre lungo tutto il perimetro della chiesa. Una finestra trilobata sul prospetto principale è, insieme al varco di accesso, l'unica apertura che illumina l'interno della cappella. Le pareti sono ad intonaco liscio tinteggiato a calce. Il maestoso altare è in materia e stucco, ornato al di sopra del fastigio curvilineo da un S. Giovannino e da due angioletti a tuttotondo, mentre festoni di frutta decorano le paraste ai lati della nicchia per statua e foglie d’acanto il fregio al di sopra.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è realizzato con grosse lastre di ardesia, un tempo coperte da un pavimento in graniglia che è stato rimosso nell'ultimo restauro.
Coperture
Le coperture dei diversi ambienti sono a due falde con manto in tegole di cemento.