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Soleto
Otranto
chiesa
sussidiaria
Madonna delle Grazie
Parrocchia di Maria Santissima Assunta
Pianta; Illuminazione naturale; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (anni Settanta)
anni 70 - anni 70(costruzione intero bene)
Chiesa della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Madonna delle Grazie <Soleto>
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione)
Notizie Storiche

anni 70  (costruzione intero bene)

l'edificio è stato costruito in luogo di una chiesa preesistente con medesimo titolo, ed è stato benedetto da Monsignor Nicola Riezzo arcivescovo idruntino in data 11 settembre 1977.
Descrizione

sorge in località "Piani", in un'area verdeggiante in posizione pressoché baricentrica rispetto agli insediamenti urbani di Soleto, Sogliano Cavour, Corigliano d'Otranto e Galatina. L'edificio insiste su un'area posta nel punto di confluenza tra le vie Madonna dei Piani e Pindari, volge la facciata in direzione sud-ovest, e si correda a nord-ovest di una piccola sacrestia e di una torretta campanaria con cella a quattro fornici, copertura piramidale e croce sommitale. Dinanzi alla facciata si sviluppa un ampio piazzale asfaltato ad uso parcheggio, mentre il sagrato vero e proprio è individuato da un basso parapetto dal profilo mistilineo che ritaglia uno spazio di rispetto sopraelevato di un gradino, pavimentato con piastrelle di cemento stampato 25x25 cm di colore rosaceo. La scatola architettonica intonacata e tinteggiata di bianco si fodera alla base di un rivestimento lapideo, ed è connotata dalla facciata lievemente sporgente sulle fiancate a imitazione di antichi contrafforti, dall'uso reiterato del coronamento a cuspide che movimenta i prospetti, e dall'utilizzo fantasioso di elementi in laterizio puramente decorativi, il cui contrasto cromatico conferisce un'impronta tipicamente mediterranea. Sulle fiancate spiccano finestre a croce, mentre sulla parete tergale emerge un accenno di abside con catino tinteggiato di rosso.
Pianta
lo spazio interno è costituito da un'unica spaziosa navata perimetrata da murature robuste e illuminata in abbondanza da finestre perimetrali. Il presbiterio, sopraelevato di due gradini, si correda di una piccola sacrestia cui si accede mediante una porta posta sulla parete sinistra o direttamente dall'esterno. La copertura piana è intonacata al pari delle pareti, e come queste è tinteggiata di un colore giallo paglierino. Lungo il perimetro si arricchisce tuttavia di una cornice color nocciola, richiamata più in basso da una cornice a stucco di colore bianco che nasconde corpi illuminanti.
Illuminazione naturale
eccezion fatta per la facciata, i prospetti sono caratterizzati da aperture ampie protette da grate metalliche e tamponate da vetrate trasparenti: due alte aperture fiancheggiano l'altare, mentre su ciascuno dei prospetti laterali si distribuiscono due finestre a croce simmetriche con oculo centrale.
Facciata
la facciata cuspidata è caratterizzata dal timpano perimetrato da elementi in laterizio e dalla grande croce al neon che ne spezza il coronamento protendendosi coraggiosamente verso il cielo. Poco più in basso un secondo timpano emerge al centro della facciata alloggiando l'icona policroma a rilievo della Madonna delle Grazie.
Pavimenti e pavimentazioni
superato il piccolo sagrato con piastrelle di cemento stampato di colore rosaceo, all'interno il piano di calpestio si compone di una trama diagonale indifferenziata di piastrelle in graniglia di cemento biancastro 25x25 cm con inerti beige di media pezzatura. Del tutto analogo il pavimento della sacrestia.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (anni Settanta)
realizzato nell'ultimo post-concilio, l'edificio è stato concepito in funzione della liturgia rinnovata.
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